L’Olimpia crolla di nuovo all’overtime, Sassari va in finale.

Nemanja NedovicrBanco di Sardegna Dinamo Sassari - A | X Armani Exchange Olimpia MilanorPlayoff - Semifinali - Gara 03rLegabasket Serie A 2018/19rSassari, 02/06/2019rFoto MarcoBrondi // CIAMILLO-CASTORIA

Il secondo supplementare consecutivo della serie coglie l’Olimpia ancora senza falli da spendere, senza lunghi e senza uno straccio di protezione arbitrale, com’era prveedibile nella bolgia di Sassari. Milano lotta ancora, resta aggrappata alla partita, la riapre, va giù, riemerge da ogni affondo, ma poi deve arrendersi, Nedovic viene addirittura espulso. Finisce la stagione. Sassari va in finale. Complimenti a Sassari.

IL PRIMO TEMPO – Sassari parte con un gancio di Cooley e una tripla di Smith e va avanti 5-0. L’Olimpia risponde con un parziale di 7-0 completato da una tripla di Nunnally. L’antisportivo fischiato proprio a Nunnally determina il primo tentativo di allungo. Con sette punti di Thomas, il vantaggio sale a otto punti (20-12) nonostante la seconda bomba di Nunnally. Dopo il time-out, l’Olimpia fa 4-0 con un jumper di Brooks e due tiri liberi di Micov. Qui sale in cattedra Jaime Smith, che finora non era mai stato un fattore. Gioca un primo quarto mostruoso, segna sia contro Cinciarini che contro James, produce 14 punti, mette tre triple consecutive e allunga a più 10. Milano replica con una tripla di Micov (sette nel primo), poi un’entrata energica di Nedovic. Alla fine del primo periodo, è 29-21 Sassari. Nedovic segna sette punti consecutivi, ricuce a meno cinque, Thomas segna due volte, ma Nedovic risponde ancora. Kuzminskas converte un assist di James e schiaccia il meno due, 35-33. Il pareggio lo firma Mike James con un fade-away, poi lo ribadisce Kuzminskas con un gancio. Stefano Gentile spariglia la gara con una tripla, ma James segna due volte, prima attaccando l’area poi con una tripla da lontanissimo. Milano mette la testa avanti sul 44-42. La quinta bomba di Smith restituisce il vantaggio a Sassari, ma è cancellata da quella di Nunnally. Tarczewski capovolge gli equilibri dentro l’area, va a raggranellare palloni e tiri liberi. Kuzminskas con un gancio allunga a più cinque, ma Sassari chiude meglio con Smith (19 nel primo tempo) e due liberi di Carter. All’intervallo è 52-51 Olimpia.

IL SECONDO TEMPO – Milano prende quattro punti di vantaggio con un tap-in di Tarczewski, in campo con tre falli, ma due palle perse consecutive determinano cinque punti e il sorpasso di Sassari. Giocando in post basso, Mike James restituisce il vantaggio all’Olimpia con un gioco da tre. Il quarto fallo di Tarczewski, con Sassari che gioca su Cooley, costringe Milano ad abbassare il quintetto con Brooks da 5. Il centro di Sassari, una spallata dietro l’altra, mette le tende in lunetta, riporta la sua squadra avanti. Nedovic risponde con una tripla, poi Sassari fa 7-0 con una tripla di Polonara e quattro consecutivi di Pierre. La differenza di falli e viaggi in lunetta è abissale. Sassari ne approfitta e schizza a più otto, 74-66 alla fine di un terzo in cui l’Olimpia segna solo 14 punti. Il margine tocca i 10 punti, Tarczewski è in campo con quattro falli contro Thomas. Nedovic colpisce da tre, Nunnally con un lungo due, l’Olimpia torna a meno cinque. Thomas la respinge con una tripla frontale. Nunnally segna ancora dall’arco. Il deficit a metà del periodo è di cinque punti. Cooley stoppa Brooks e segna dalla media allungando a più sette quando in campo vola di tutto, a Tarczewski fischiano un fallo tecnico che è anche il quinto e a Micov un comico fallo in attacco. la sequenza spinge Sassari a più otto e Milano a finire con un quintetto “extra small”. La reazione orgogliosa è impressionante: James segna da tre, poi prende fallo e mette due liberi, la difesa sale di colpi e di disperazione. Nunnally dall’angolo mette la tripla del sorpasso dopo una transizione esemplare. Pierre trova il quinto fallo di Nunnally su una stoppata nel traffico, mette un libero su due. L’Olimpia ha un tiro, James tenta il colpo del k.o dall’arco, ma sbaglia. Lo stesso fa Thomas dalla parte opposta. E’ 89-89, un altro supplementare.

IL SUPPLEMENTARE – Gentile parte con due tiri liberi, Kuzminskas risponde con la tripla che riporta avanti Milano, poi con due tiri liberi che impattano la tripla di Smith. Ma Cooley va quattro volte di fila in lunetta e i falli su James e Kuzminskas non trovano chiamate. Il metro arbitrale è completamente sbilanciato e Sassari schizza a più sei. L’Olimpia si smarrisce e Sassari va in finale. Complimenti.

Il commento di Coach Simone Pianigiani: “Complimenti a Sassari prima di tutto, ha giocato bene, con spirito e qualità. Voglio ringraziare il Signor Armani e il Presidente Proli per il sostegno che ci hanno dato permettendoci di lavorare bene. Purtroppo è stata una stagione in cui non siamo mai riusciti a schierare la squadra che avevamo pensato, in EuroLeague abbiamo lottato fino all’ultimo tuffo e questo forse ci ha fatto pagare un prezzo. Siamo arrivati a questi playoff in condizioni imperfette trovando una squadra invece in grandi condizioni. Alla fine lo sport è una questione di dettagli e bisogna saper accettare gli episodi. Lo spirito era giusto, anche stasera non abbiamo mai mollato, usciamo con due sconfitte subite dopo due tempi supplementari giocati ambedue senza lunghi. Tarczewski anche stasera ha finito con un plus/minus positivo. Degli arbitri preferisco non parlare, non voglio finire la stagione con una squalifica. Resta il fatto che il poco che abbiamo giocato al completo l’abbiamo fatto dimostrando parecchie cose. Tutto questo deve darci le indicazioni su cosa fare in futuro. La difesa? Chiaro che le caratteristiche dei singoli, delle guardie, sono chiare. Se avessimo avuto uno come Gudaitis assieme a Kaleb saremmo stati diversi come consistenza dentro l’area. In EuroLeague è ovvio che se hai Rodriguez e DeColo devi avere anche Clyburn o Hines, ma noi non siamo di quel livello. Però con Gudaitis i playoff li avremmo fatti. Concordo che a livello di mentalità e attitudine dobbiamo crescere. Non sono contento del risultato finale perché l’obiettivo era vincere due scudetti consecutivi. Il primo posto in regular season dimostra che potevamo farcela, che lo scudetto potevamo vincerlo e quindi non posso essere soddisfatto, nonostante il passo in avanti programmato e fatto in Europa. Non lasciamo il vuoto, ma tanti giocatori che resteranno. Ripartiremo incazzati per dare a Milano quello che Milano merita. Per quanto mi riguarda, ci confronteremo con serenità come è giusto che sia. Ho lavorato nelle migliori condizioni possibili e sono orgoglioso di aver lavorato per due anni in Olimpia e nel gruppo Armani. Poi è giusto confrontarsi, al di là dei contratti e lo faremo presto”.