L’Inter di Conte non si ferma più

Mancano otto gare al termine di questa stagione di Serie A e l’Inter guida la classifica con un vantaggio di 11 punti sul Milan secondo in classifica. Anche nella vittoria giunta all’esito di una gara estremamente complicata contro il Cagliari, Lukaku e compagni hanno dato prova della loro forza, dimostrando una volta di più di essere ormai una squadra matura, capace di portarsi a casa anche le partite difficili.

 

Le vittorie di fila sono 11

Sono 11 le vittorie consecutive dei nerazzurri che ora puntano al record di 15 vittorie consecutive messo a segno dalla Juventus di Massimiliano Allegri nella stagione 2014-2015 e a quello di 18 vittorie consecutive dell’Inter di Mancini. Eppure l’Inter non aveva iniziato al meglio il campionato e si era presto ritrovata a inseguire i cugini rossoneri che invece per tutto il 2020 sono stati pressoché imbattibili. Poi, a seguito dalla cocente eliminazione giunta ai gironi di Champions League, i nerazzurri hanno cambiato volto e hanno messo in fila una serie incredibile di risultati utili consecutivi che dura tutt’oggi. Il segreto di questo cambiamento risiede nel lavoro svolto da Antonio Conte sulla testa dei propri ragazzi, che ora hanno preso consapevolezza della propria forza, delle proprie qualità e, soprattutto, dei propri limiti. Solo qualche mese fa l’Inter avrebbe pareggiato o addirittura perso una partita come quella contro il Cagliari in cui i sardi hanno badato solo a difendersi e ad affidarsi alle ripartenze. Lukaku e compagni sono invece riusciti a portarsi a casa altri tre punti fondamentali nella corsa scudetto e che permettono ai nerazzurri di essere anche secondo le scommesse sportive i favoriti indiscussi per la vittoria del titolo.

I segreti dell’Inter di Conte

Inutile girarci attorno: l’Inter è una squadra forte in ogni reparto, probabilmente la più forte della nostra Serie A. Eppure l’inizio di campionato aveva fatto temere ai tifosi del Biscione che questa potesse essere l’ennesima stagione interlocutoria, come spesso avvenuto negli ultimi anni. L’arrivo di Hakimi, la definitiva esplosione di Bastoni e di Barella e la ritrovata vena realizzativa della coppia d’accatto formata da Lukaku e Lautaro hanno invece permesso all’Inter di diventare squadra e di compiere il tanto atteso salto di qualità. Ma il vero capolavoro di Conte è stato il recupero di Eriksen che, dato per sicuro partente alla vigilia della scorsa sessione di mercato, non solo è restato nella città meneghina, ma ha permesso ai nerazzurri di diventare la squadra che sono oggi. Il danese, in compagnia di Barella, Brozović e Sensi, offre al tecnico salentino numerose soluzioni sia in fase di impostazione del gioco che in fase offensiva e non è un caso che le 11 vittorie consecutive siano arrivate da quando Eriksen è diventato titolare.

Manca ormai poco al termine di questa stagione e l’Inter si gode il primo posto in solitaria con un vantaggio rassicurante sulle inseguitrici. Dopo 10 anni dall’ultima volta, i tifosi nerazzurri tornano a sognare lo scudetto che ora è proprio lì a un passo.