L’Atalanta sbanca Marassi

L’Atalanta ha conquistato una vittoria emozionante contro il Genoa, imponendosi 3-2 all’ultimo minuto. Il Genoa è passato in vantaggio due volte grazie alla doppietta di Pinamonti, ma è stato raggiunto prima da Sulemana e poi da Maldini.

Il gol decisivo è arrivato all’89’, firmato dall’ex Retegui (25 reti in serie A, record per un calciatore dell’Atalanta, resisteva dal 1997 con Filippo Inzaghi) tra le proteste dei giocatori del Genoa, che avrebbero voluto che l’Atalanta fermasse il gioco per un infortunio.

A fine partita, ai microfoni di DAZN, Gian Piero Gasperini ha analizzato il momento, tra soddisfazione e qualche imbarazzo per l’episodio finale. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister, partiamo dalla fine: come commenta la rete del 3-2 di Retegui, arrivata tra le proteste di pubblico e avversari?
«Preferisco non commentare direttamente la situazione perché le immagini sono lì e chiunque può farsene un’idea chiara. Posso solo dire che inizialmente dalla panchina sembrava un episodio banale, lo stesso De Ketelaere non credo si fosse accorto immediatamente della gravità. Comunque, data la classifica tranquilla per entrambe, per fortuna la cosa non ha pesato molto sul risultato».

Un gol comunque storico per Retegui: il record di 25 gol stagionali con l’Atalanta è stato centrato proprio oggi. Come giudica questa sua straordinaria stagione?
«Mateo ha fatto qualcosa di eccezionale quest’anno, mostrando una varietà incredibile nelle conclusioni: destro, sinistro, testa, ha davvero segnato in tutti i modi. Chiaramente, per la bellezza del suo record, avrei preferito che oggi segnasse in un altro momento e non in una situazione così controversa. Comunque, i suoi gol sono stati decisivi per la nostra stagione, e adesso gli toccherà offrire una bella cena a me e ai compagni».

Una stagione eccellente la vostra. Guardando indietro, c’è qualcosa che avrebbe preferito: magari una Champions più lunga o una lotta per il titolo fino alla fine?
«Credo che fare meglio di così fosse davvero complicato. Certo, si può sempre puntare più in alto, ma guardate la classifica e vedrete le squadre che abbiamo lasciato dietro. Club prestigiosi con investimenti importanti e grandi aspettative. Noi, invece, siamo riusciti a chiudere con tranquillità a due giornate dalla fine. Non è una cosa scontata, anzi, dimostra quanto questa stagione sia stata speciale».

I tifosi, naturalmente, si chiedono cosa farà Gasperini la prossima stagione. Può darci qualche indicazione sul suo futuro?
«Stasera preferirei evitare questo argomento. La prossima settimana giocheremo l’ultima partita davanti al nostro pubblico, sarà una grande festa per celebrare questa stagione straordinaria. Abbiamo raggiunto per la quinta volta negli ultimi sette anni la Champions, un risultato incredibile per una realtà come l’Atalanta. Festeggeremo con i tifosi, che ci hanno sempre supportato nonostante in casa i risultati non siano stati al livello delle trasferte».

Chiudiamo con una nota positiva: oggi ha brillato il giovane Palestra. Lo vede già pronto per un ruolo importante l’anno prossimo?
«Palestra ha qualità evidenti. È molto giovane, un classe 2005, ma sta crescendo bene sotto ogni aspetto, sia nella fase difensiva sia in quella offensiva, dove sta diventando più concreto e lucido nelle giocate decisive. Ha una grande energia, una capacità di spingere con continuità e qualità sulla fascia. Credo che possa diventare un giocatore importante, ha tutti gli strumenti per riuscirci».


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