Inter, vittoria nel diluvio di Torino

L’Inter non molla la presa scudetto. All’Olimpico Grande Torino, la squadra di Inzaghi liquida 2-0 la pratica Toro grazie alle reti di Zalewski e Asllani. I nerazzurri controllano bene la partita sotto il diluvio e salgono a 77 punti, ad una sola lunghezza dal Napoli: la capolista pareggia in casa 2-2 con il Genoa e frena la corsa verso lo scudetto.

Succede di tutto nel primo tempo. Pronti via, l’arbitro La Penna ferma la gara per problemi sugli spalti . Sono necessari i soccorsi per la caduta di un tifoso e la partita riprende dopo qualche minuto, accompagnata dagli applausi dello stadio. La gara riprende e l’Inter passa in vantaggio al quarto d’ora con Zalewski. Gran gol dell’esterno, che beffa Milinkovic-Savic con un destro a giro dal limite dell’area. Su Torino cala il diluvio e il gioco rallenta con il passare dei minuti: prima dell’intervallo l’unica occasione degna di nota capita a Che Adams. L’attaccante colpisce di testa in tuffo, ma il miracolo di Martinez tiene i nerazzurri avanti. Al 43’ La Penna ferma il gioco per la pioggia eccessiva, che in poco diventa grandine. Poi, dopo i test del rimbalzo con i capitani, si riparte e si va negli spogliatoi al termine dei 6 minuti di recupero.

L’intervallo dura una mezz’ora proprio per i dubbi causati dalla pioggia. Anche qui, dopo il sopralluogo con Ricci e De Vrij La Penna dà l’ok e si torna in campo. Inzaghi propone due cambi per sfruttare gli spazi sulle fasce: dentro Dumfries e Dimarco, fuori Carlos Augusto e Bissek (entrambi ammoniti). Dimarco è subito protagonista e manda Taremi in porta con un bel filtrante dalla sinistra: Milinkovic-Savic esce a valanga, atterra l’iraniano ed è rigore. Sul dischetto va Asllani, che non sbaglia e fa 2-0. L’Inter a questo punto domina il possesso e sfiora il tris a più riprese con Dimarco e Correa, ma in entrambi i casi è provvidenziale l’uscita di Milinkovic-Savic. I granata restano vivi grazie al portiere serbo e nel finale cercano di riaprire il discorso con l’orgoglio. La chance più nitida capita al 71’, quando il sinistro dal limite di Vlasic sfiora il palo dopo la deviazione di Bastoni. Finisce 0-2 a Torino: l’Inter fa il suo e insegue il Napoli.

Simone Inzaghi, intervistato da Sky nel post partita, analizza così il momento nerazzurro: “Adesso non è più purtroppo nelle nostre mani, noi dobbiamo cercare di fare partite serie e organizzate come stasera. Abbiamo giocato con una squadra che non perdeva da otto partite sul suo campo, sapevamo che ci voleva un’Inter tosta e determinata, così è stato”.

La posizione di Zalewski ha funzionato. Sta soddisfacendo le vostre alternative?
“Molto. È un giocatore di qualità, lui nasce in quel ruolo e poi è stato spostato a fare il quinto, che fa molto bene. Ci mancavano giocatori di qualità come Calhanoglu e Barella, che oggi potevano fare una parte di gara e l’hanno fatta bene. Sono contento per Nicola, per Taremi, per tutti i ragazzi. Fino al diluvio abbiamo giocato molto bene, mi sono piaciuti molto”.

Come gestirà i prossimi giorni?
“Adesso avremo qualche giorno libero, i ragazzi devono riposarsi. Per quanto riguarda chi non c’era, non penso di poter recuperare Frattesi, Mkhitaryan, Pavard e Lautaro per la prossima. Vediamo per l’ultima… A noi mancano venti giorni, dobbiamo cercare di fare due buone partite e allenarci con serenità come facciamo sempre. L’ansia non aiuta, devono allenarsi bene come abbiamo fatto finora”.

Martinez può essere il futuro dell’Inter?
“È un portiere che abbiamo voluto a tutti i costi. C’erano vari profili, abbiamo scelto lui perché abbiamo visto i due anni al Genoa. È un ragazzo positivo, che si allena bene, poi ha sempre risposto quando chiamato in causa. È un portiere pronto per giocare nell’Inter, anche lui ha grande concorrenza perché Sommer sta facendo stagioni straordinarie. Ci è stato molto utile avere due momenti di assoluto affidamento, senza dimenticare Di Gennaro che sarebbe pronto all’occorrenza”.

Quante volte ha rivisto Inter-Barcellona?
“La sera quando sono andato a casa, obiettivamente è stata una serata forte ed ero curioso di vederla dall’anno. Abbiamo fatto una grande serata con un’avversaria di valore. Solo così si possono centrare certi traguardi, a volte si dice che l’Inter è corta: sappiamo di non avere il budget di PSG, Barcellona o Bayern Monaco. Ma sappiamo di poter essere i più bravi con l’organizzazione, anche se magari non saremo i più forti”.


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