L’Inter sembra sempre più vicina al cambio di proprietà. Entro martedì 21 maggio Zhang dovrà restituire a Oaktree il prestito da 380 milioni di euro oppure cedere la proprietà, considerato che 3 anni fa (nel momento della sottoscrizione del prestito) la proprietà cinese aveva dato come garanzia le quote nerazzurre. Il fondo americano, qualora dovesse diventare proprietario del club, non avrebbe intenzione di fare rivoluzioni.
Si sta “creando una situazione di rischio per il Club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilità“.
È un passaggio della lettera aperta che Steven Zhang, presidente dell’Inter, invia ai tifosi nerazzurri dal sito del club.
“Gli anni 2020 e 2021 sono stati indimenticabili per la nostra generazione, poiché la pandemia globale ha cambiato profondamente molti aspetti della nostra vita. Per continuare a sostenere l’Inter, dopo avere già investito nel Club oltre un miliardo, abbiamo aperto la linea di credito con Oaktree, con l’obiettivo di proseguire il progetto vincente che abbiamo avviato nel 2016. Da allora, io e il mio management ci siamo impegnati a sviluppare successi sul campo, allo stesso tempo mantenendo una rigorosa disciplina finanziaria”.
“Il nostro duro lavoro ha dato i suoi frutti. Negli otto anni sotto la nostra gestione, insieme al nostro staff, ai giocatori e agli allenatori, abbiamo conquistato sette trofei, due finali europee, e due volte abbiamo raggiunto la vetta del campionato di Serie A. La leggendaria seconda stella è una testimonianza della nostra crescita e del nostro successo. Naturalmente, tutti i nostri partner, inclusa Oaktree, hanno potuto trarre beneficio dal raggiungimento di tali incredibili traguardi dentro e fuori dal campo”, scrive Zhang ricostruendo il quadro. I rapporti con Oaktree ora vivono un momento delicato: “Nel corso dei mesi che hanno condotto alla data di scadenza della struttura di finanziamento con Oaktree, abbiamo fatto ogni tentativo per trovare una soluzione amichevole con il nostro partner, compresa l’offerta di molteplici possibilità per Oaktree di ottenere un ritorno finanziario completo e immediato. Purtroppo, i nostri sforzi finora sono stati esasperati da minacce legali e dalla mancanza di un coinvolgimento significativo da parte di Oaktree. Tutto ciò è stato molto frustrante e deludente, ma questo comportamento sta ora creando una situazione di rischio per il Club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilità”.
“A nome dell’Inter e in qualità di Presidente, voglio rassicurare le centinaia di milioni di tifosi in tutto il mondo che faremo tutto il possibile per proteggere i nostri colori, i nostri valori fondanti e la nostra stabilità. Ci impegniamo a lavorare per una risoluzione pacifica con Oaktree e a continuare la nostra storia di successi per la nostra amata Inter”.
Entro martedì 21 maggio (scadenza originariamente prevista per lunedì 20, ma prorogata per la festività di Pentecoste in Lussemburgo) il presidente Zhang deve restituire i circa 385 milioni erogati dal fondo americano.
Qualche giorno fa la soluzione sembrava potesse essere un rifinanziamento con un altro fondo americano, Pimco, ma non c’è stata l’attesa chiusura della trattativa.
Oaktree aspetta e si prepara a riscuotere il pegno nel caso in cui Zhang non dovesse restituire i soldi: gli americani chiedono il rispetto degli accordi e si dicono non disponibili a rivederne i termini. Il pegno consiste nel passaggio di quote che ora detiene Grand Tower (quindi il 67% dell’Inter) a OakTree. Il fondo diventerebbe così l’azionista di maggioranza della società nerazzurra.
Zhang, invece, sperava e spera di ottenere una ulteriore dilazione: ha pubblicato un comunicato ufficiale sul sito dell’Inter nel quale ribadisce la volontà di trovare una soluzione pacifica e di esser pronto a tutto per difendere la stabilità della società.
Qualora Zhang non dovesse restituire i soldi entro la data concordata (21 maggio 2024) sarebbe costretto a passare la mano e a cedere la proprietà dell’Inter: 3 anni fa, infatti, aveva dato come garanzia per il finanziamento le quote del club stesso.
Il fondo americano, qualora dovesse diventare proprietario dell’Inter, non avrebbe intenzione di fare rivoluzioni: infatti sembra che Oaktree abbia grande considerazione dell’attuale management nerazzurro.