Inter fermata a Marassi dal Genoa

Dopo quattro vittorie consecutive l’Inter frena al Ferraris pareggiando 1-1 con il Genoa e deve rimandare l’appuntamento con il titolo di campione d’inverno. Tutti nel primo tempo i due gol: al vantaggio nerazzurro con Arnautovic al 42′, replica Dragusin al 52′. In classifica i vice campioni d’Europa salgono a quota 45, 5 in più della Juventus impegnata domani sera in casa con la Roma, i rossoblù agganciano il Lecce al 12° posto con 20 punti.

Partono forte gli ospiti e dopo nemmeno 60 secondi c’è subito un tentativo di Mkhitaryan: l’armeno scappa via e si invola in area ma col mancino colpisce male e conclude largo. Al 9′ ci prova Thuram, palla pennellata da Arnautovic per la testa del francese che riesce ad anticipare il suo avversario e la sua conclusione è parata da Martinez. Al 15′ il match viene sospeso dall’arbitro Doveri per scarsa visibilità dovuta al fitto lancio di fumogeni dagli spalti. L’incontro riprende dopo circa 7 minuti. Al 26′ azione di sfondamento di Arnautovic sulla destra e cross dall’altra parte dove arriva Carlos Augusto col mancino: tiro ribattuto.

Al 33′ prima occasione per i padroni di casa, cross dalla destra e deviazione aerea di Acerbi che rischia di beffare Sommer: Bani arriva in scivolata e palla fuori di un soffio. Al 42′ l’Inter sblocca la partita. Nasce tutto da una lunga rimessa laterale, la palla viene respinta corta e Barella col destro incrocia e trova il palo. Sulla ribattuta del legno è pronto Arnautovic che in due tempi riesce ad andare a segno. Al 47′ Ekuban sfiora il gol con un colpo di testa sul quale fa buona guardia Sommer. Al settimo minuto di recupero i padroni di casa pareggiano. Calcio d’angolo battuto da Gudmundsson, stacca Dragusin, Sommer non riesce a respingere e la palla finisce in rete.

Dopo 4 minuti nella ripresa occasione da gol per i rossoblù. Calcio d’angolo battuto dalla sinistra, svetta in anticipo Vasquez che di testa incrocia sul palo lontano e per poco non trova lo specchio della porta. Al 6′ replica Arnautovic, lancio lungo di Bastoni per l’inserimento centrale in area di Barella, sponda di petto del centrocampista e l’austriaco va alla conclusione col mancino: tiro forte ma impreciso e palla fuori. Al 10′ ancora Vasquez pericoloso sugli sviluppi di una palla inattiva: rientra sul lato destro e calcia sul primo palo, Sommer mette in angolo.

Al 23′ opportunità per Acerbi: pennellata di Calhanoglu per il colpo di testa dell’ex difensore della Lazio sul primo palo, bravo Martinez a respingere. Poco dopo la mezz’ora Calhanoglu cerca di far male col destro da fuori, palla a lato di poco. Nel finale assalti infruttuosi dell’Inter che deve accontentarsi di un punto.

Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di Dazn dopo l’1-1 contro il Genoa: “Sapevamo che tipo di partita andavamo ad incontrare. Il Genoa stava bene, la partita è stata combattuta. Ai ragazzi non posso rimproverare nulla, se non la difesa sul corner che ha permesso al Genoa di rientrare in partita. Volevamo vincere e non siamo contenti del pareggio, ma chiudiamo l’anno con un’ottima classifica e sappiamo che ogni partita nasconde delle insidie”.

Quando non si vince, si deve almeno pareggiare.

“Sì, però tutti volevamo vincere. Non avevamo mai preso gol da palla inattiva quest’anno e dovevamo difendere meglio in occasione dell’1-1. Non era facile giocare, campo pesante per tutte e due. Nel secondo tempo abbiamo avuto una grande occasione con Acerbi e poi preso un paio di ripartenze a cui abbiamo rimediato bene”.

Il centrocampo ha sofferto l’intensità del Genoa?

“Abbiamo trovato una squadra molto intensa, non era facile trovare. Dovevamo muovere la palla più velocemente, avevamo difficoltà in più per il campo e per l’avversario che ha meritato il punto e fatto un’ottima gara”.

Giocare o meno con Lautaro condiziona anche i compagni?

“Non deve essere assolutamente un alibi. Lui, Dimarco e Cuadrado sono giocatori importanti, ma la squadra senza di loro ha fatto benissimo col Lecce e oggi ha fatto una buona partita contro una squadra in salute non riuscendo a venirne a capo”.

Cosa dovrà mantenere l’Inter nel 2024 e cosa dovrà cambiare?

“Deve mantenere compattezza e voglia e deve dare continuità alle prime 18 partite. La prima metà l’abbiamo fatta bene, ma il nostro percorso sarà lungo e difficile e lì dovremo essere ancora più bravi”.