Sabato comodo per l’Inter. La squadra di Inzaghi vince senza problemi al Bentegodi oggi 23 novembre e liquida il Verona con un 5-0 senza storia. Gara in discesa per i nerazzurri, che dopo un brivido in avvio con la traversa di Tengstedt, archiviano la pratica già nel primo tempo con una cinquina messa agli atti in 14 minuti e tornano in testa alla classifica con 28 punti (+2 sul Napoli, impegnato domenica alle 18 con la Roma).
Per l’Inter, la novità della mattinata è la febbre di Lautaro Martinez. Con il Toro indisponibile (oltre a Calhanoglu , out per un’elongazione e sostituito da Asllani), Inzaghi regala una chance dal 1’ a Correa: il Tucu si fa trovare pronto e dopo una traversa per parte (prima Tengstedt al 6′, poi proprio Correa) porta in vantaggio i nerazzurri. Al 16’, l’argentino arriva in porta dopo una combinazione al bacio con Thuram e batte Montipo’ con lo scavino. Passano 5 minuti e la squadra di Inzaghi raddoppia, con protagonisti stavolta a parti invertite: Correa serve Thuram, che supera Montipo’ in scioltezza per il bis. L’Inter domina il campo e il Verona è poca cosa: così, al 25′ arriva un tris che è fotocopia della rete precedente, per la doppietta di Thuram (stavolta innescato da Bastoni). E alla mezz’ora è De Vrij (entrato al 16’ per una contrattura ai flessori della coscia destra di Acerbi), con una gran girata in area di rigore, a sigillare il poker. L’incubo del Verona non finisce qui: prima dell’intervallo, c’è ancora gloria per i difensori. Al 41’, Barella e Mkhitaryan scambiano, Correa rifinisce di tacco per Bisseck e il tedesco infila la cinquina. Padroni di casa non pervenuti dopo i primi 45’.
La ripresa inizia con una girandola di cambi. Quattro per Zanetti, che manda in campo Lazovic, Dani Silva, Ghilardi e Sarr per Harroui, Dawidowicz, Bradaric e Mosquera. Zielinski prende invece il posto di Barella tra gli ospiti, mentre intorno all’ora di gioco Inzaghi fa riposare Thuram e Bastoni – anche in vista dell’impegno di martedì in Champions, contro il Lipsia – e concede minuti a Frattesi e Arnautovic. I nerazzurri gestiscono le forze nel secondo tempo ed evitano di affondare ancora il colpo, limitandosi al palleggio sulla mediana. A un quarto d’ora dalla fine, c’è spazio anche per l’esordio stagionale di Buchanan (al posto di Carlos Augusto), fermo da luglio per una brutta frattura alla tibia. Inzaghi guarda al turno di coppa con più di qualche sorriso. E, almeno per una notte, da primo della classe.
Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, analizza ai microfoni di DAZN la gara vinta 5-0 contro l’Hellas Verona: “Correa lo conosciamo bene, si sta allenando molto bene da luglio, per lui la concorrenza è grande però già prima dell’altra sosta avevo pensato di farlo giocare a Roma. Stavolta non avevo alcun dubbio, dovevo decidere chi fargli giocare a fianco fra Thuram e Arnautovic. Lautaro lo avrei portato in panchina per darci una mano nel finale, sono contento per Joaquin e per i ragazzi, abbiamo fatto una grande gara”.
La difesa a 4 è un’idea per il futuro?
“Per noi è una soluzione, nella ripresa avevo bisogno di far rifiatare qualche giocatore perché le nazionali portano via tante energie anche mentali. Carlos Augusto era al rientro dopo un mese di assenza Siamo riusciti a vincere una partita importantissima, l’unica piccola preoccupazione è il problemino di Acerbi che per precazione mi ha chiesto il cambio perché non sentiva un flessore uguale all’altro ma abbiamo visto com’è entrato De Vrij. Speriamo di riavere presto Ace”.
Thuram evoluzione naturale?
“Penso che Marcus abbia già fatto grandissime cose l’anno scorso, doveva fare ancora più gol ed è stato bravissimo. Veniva da una partita in cui aveva speso tanto contro l’Italia, si sta togliendo tante soddisfazioni così come il resto dei compagni”.
Quanti punti servono per gli ottavi di Champions?
“Mancano almeno 7-8 punti, vogliamo proseguire così. Avevamo un calendario non semplice, adesso affrontiamo due squadre tedesche che stanno facendo grandi cose. Affronteremo il Lipsia, vogliamo fare una grande partita davanti ai nostri tifosi”.
Il gol Bisseck?
“Bisseck è stato bravo, è un ragazzo che ha lavorato tanto e adesso sta raccogliendo i frutti”.