Il Monza vince all’Allianz Stadium, Ciurria e Dani Mota affondano la Juventus, e Di Gregorio si supera.

Juventus' Gleison BremerFilip Kostic and Monza's Armando Izzo in action during the italian Serie A soccer match Juventus FC vs AC Monza at the Allianz Stadium in Turin, Italy, 29 January 2023 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Altro pesante stop per la Juventus, cade allo Stadium di fronte al Monza, sul 2-0 già al 45′, e Palladino si conferma la bestia nera di Allegri.

I bianconeri allungano a tre la striscia di gare senza successi in campionato, dopo la sconfitta di Napoli e il pareggio casalingo con l’Atalanta.

La ‘missione impossibile’ della rincorsa all’Europa, evocata dopo la penalizzazione di 15 punti, si complica ulteriormente. Ora, classifica alla mano, i bianconeri sono più vicini alla serie B (+11) che alla zona Champions (-15). Palladino invece bissa il successo dell’andata e scavalca in classifica proprio la sua ex squadra da calciatore.

Pogba e Vlahovic vengono accolti dal boato dello Stadium e si accomodano in panchina, come tandem d’attacco Allegri sceglie Di Maria-Kean e in difesa dà una chance a Gatti insieme a Bremer e Danilo, con De Sciglio sulla destra al rientro da titolare dopo l’infortunio. Palladino lancia Rovella, di proprietà della Juve, e Izzo, ex Toro, davanti ci sono Pessina e Caprari a supporto di Mota. Il tifo bianconero resta in fibrillazione per la penalizzazione di 15 punti, cori e fischi, soprattutto dalla curva Sud durante l’inno della Serie A e il minuto di silenzio in memoria di Carlo Tavecchio. Prima della partita, all’arrivo del bus della squadra, cori e striscioni, uno dedicato all’Avvocato: “Sono passati 20 anni … sembrano secoli. Gianni Agnelli sempre nei nostri cuori”, l’altro di incoraggiamento nella bufera delle inchieste: “Si serrino i ranghi, si compattino le schiere. Che mai si abbassino le nostre bandiere”. McKennie è in tribuna per l’ultima gara prima della partenza per Leeds e per l’Inghilterra, i suoi ex compagni partono forte: subito una punizione tagliata di Paredes che mette i brividi a Di Gregorio, poi un inserimento in area di Rabiot che non trova la porta. Al 10′ la Juve si spaventa per lo svantaggio firmato Caprari, ma dal Var annullano per la posizione irregolare dello stesso attaccante. I brianzoli capiscono di poter colpire e lo rifanno, questa volta è tutto buono: Machin imbuca per Ciurria, Kostic si perde il taglio alle spalle e Palladino può davvero esultare per l’1-0. I bianconeri perdono sicurezze e tornano a sbagliare troppo, il Monza ne approfitta e raddoppia al 39′. Carlos Augusto recupera palla a centrocampo e ha spazio per avanzare fino al limite dell’area avversaria, poi serve Mota che è bravo a saltare Szczesny e a depositare in rete a porta vuota. Nell’intervallo Allegri studia una rivoluzione di uomini e di modulo, la Juve si ripresenta con una sorta di 4-4-2 con gli ingressi di Locatelli, Soulé e Iling-Junior per Fagioli, Paredes e Kostic. La scossa non si vede, all’ora di gioco i 39mila dello Stadium chiedono alla squadra di tirar fuori gli attributi e il tecnico prova a gettare nella mischia Milik al posto di un fischiatissimo Kean. Locatelli, Milik e Di Maria trovano tre grandi risposte di Di Gregorio ma è ancora troppo poco, ecco perché Allegri aggiunge pure Vlahovic alla batteria offensiva per l’ultima mezz’ora. Bremer segna il gol della speranza in mischia ma è fuorigioco, nell’occasione si fa male Milik ma non ci sono più cambi e i bianconeri chiudono in 10. E’ il segno della resa definitiva, la Juve perde la prima gara in casa di questo campionato e scivola tredicesima, sommersa dai fischi dello Stadium. Festeggiano i mille brianzoli arrivati a Torino, mentre sui social partono le ironie sui premi promessi dal presidente Berlusconi in caso di vittoria sulle gandi. Con quella di oggi, sono già due i successi dei brianzoli sui bianconeri, che all’andata vinsero in casa 1-0 all’esordio dell’ex juventino Palladino. Ai quali Allegri non ha potuto che fare i complimenti.

“Oggi è stato tutto bello, emozionante: la vittoria, la grande prestazione dei ragazzi, i complimenti di Allegri alla fine e anche questa cravatta gialla che mi ha regalato Galliani”. Così l’allenatore del Monza, Raffaele Palladino, dopo la vittoria sulla Juve allo Stadium. “Questo successo resterà nella storia del Monza ma segna anche un punto importante – ha aggiunto -. Dal mio arrivo abbiano fatto un bellissimo percorso cominciato proprio con la vittoria sulla Juventus ma poi pur avendo fatto anche belle prestazione non avevamo mai battuto una grande a casa sua. Oggi siamo riusciti a coronare tante belle prestazioni”. “Non guardo alla classifica ma abbiamo cominciato un 2023 alla grande e sono felice di questo momento ma noi soprattutto dobbiamo pensare alla salvezza – ha detto ancora il tecnico dei brianzoli ai microfoni di Dazn -. I ragazzi sono eccezionali e continuando così spero che potremo raggiungerla presto per poi pensare ad altro”.