L’effetto Coppa Italia spinge il Milan nel lunch match del 34° turno di Serie A. Al Penzo, i rossoneri liquidano la pratica Venezia con la rete di Pulisic in avvio e quella di Gimenez nel finale. Finisce 0-2: dopo il grande successo nel derby infrasettimanale contro l’Inter, valso la finale della coppa nazionale, gli uomini di Conceicao tornano a sorridere anche in campionato e salgono a quota 54 punti, restando al nono posto.
Il Milan parte forte e contro i lagunari sblocca il risultato dopo una manciata di minuti. Al 5′ Candé perde palla sulla trequarti e Jimenez ne approfitta per servire Fofana: il francese pesca in area Pulisic con un bel filtrante, l’americano non sbaglia davanti a Radu e fa 1-0.
Il Venezia cresce con il passare dei minuti e al 34′ ecco la grande occasione con il cross di Haps per Yeboah, che batte Maignan con il sinistro. I lagunari esultano, i rossoneri protestano e dopo pochi secondi l’arbitro annulla per un fuorigioco di Busio a inizio azione. Poco prima dell’intervallo, annullato per fuorigioco anche il raddoppio di Pulisic. Diavolo avanti all’intervallo.
La ripresa parte senza cambi. Il Venezia gestisce il pallone fino alla trequarti, ma non trova il guizzo giusto per affondare il colpo. Il Diavolo risponde con la qualità degli uomini d’attacco: Pulisic da una parte e Leao dall’altra. Al 54’ i rossoneri chiedono un rigore: Pavlovic calcia in area, il pallone finisce sul braccio di Candé e il difensore grida al fallo di mano. Manganiello però fa proseguire. I primi cambi arrivano intorno al 64’: Di Francesco richiama in panchina Schingtienne, Busio e Fila, mandando in campo Marcandalli, Kike Perez e Gytkjaer. Conceicao toglie Abraham e ripropone Gimenez, poi butta dentro Walker e Loftus-Cheek al posto di Jimenez e Leao. Nei minuti finali il Venezia ci prova e il brivido arriva al novantesimo con il destro di Zerbin: il tiro sul secondo palo finisce fuori di un niente. In pieno recupero, Gimenez raddoppia e chiude i giochi con un bel pallonetto su assist di Reijnders.
Sergio Conceiçao ha parlato a DAZN al termine di Venezia-Milan 0-2. Queste le parole del tecnico portoghese.
Oggi un Milan che è partito bene, poi è calato ma la squadra ha voluto portare a casa la vittoria. La squadra aveva la voglia:
“Analisi corretta. Non era facile dopo il derby avere la concentrazione che ci è mancata in questi mesi. La concentrazione competitiva è fondamentale. Non è facile venire qua, è una squadra che pressa tanto, che ha le sue qualità, che gioca in modo diretto, ha giocatori veloci davanti. Anche con l’ambiente post partita derby avere questa voglia di prendere i tre punti. Poi è particolare giocare qua, c’è la barca, mancano solo le palme (sorride, ndr). Era fondamentale vincere oggi per dare solidità alla vittoria in semifinale di Coppa. Era molto importante per noi”.
Quanta voglia ha la squadra di vincere anche il secondo titolo in stagione? Fofana ha detto che è l’unica squadra a poter vincere due titoli italiani, quasi a dire che è più importante di un piazzamento in top 4…
“Io veramente non sono totalmente d’accordo con Fofana, siamo al Milan e non è più importante dei primi 4 posti. Qua gli obiettivi sono chiari, poi ci sono degli anni che non vanno bene come questo. Poi c’è ancora qualcosa da vincere e per il Milan si vive un po’ di questi titoli. È importante dare immagini diverse da quelle che abbiamo dato in questi mesi. Stiamo trovando l’equilibrio di cui parlavamo sempre ed è fondamentale a livello tecnico. Anche Di Francesco l’ha detto che siamo fortissimi a livello offensivo, a livello difensivo quindi dovevamo migliorare qualcosa. Non sono un fan di questo modulo e di questo sistema, ma mi devo adattare anche al campionato italiano e alla squadra e alle caratteristiche dei giocatori che ho davanti”.
Come sta Gimenez dopo il gol? Il passaggio di Reijnders è stata quasi una coccola da parte del gruppo per il messicano
“Ha la consapevolezza di non essere al meglio. Mi ha detto subito a partita finita che la partita non era andata bene ma il gol è stato importante. Quello è importante: mettere le cose positive, non andare sul negativo. Deve guardare a quello che deve fare, a come può lavorare per la squadra con la palla e senza palla. Poi i gol arrivano sicuramente perché lui è bravo e il gruppo conosce le sue qualità. Abbiamo fiducia in lui e in tutti gli altri”.
Le gerarchie in difesa sono definite?
“Noi prepariamo la gara e penso ai giocatori che possono darmi la possibilità di vincere partite dall’inizio. Poi io parlo sempre dell’importanza della panchina e del gruppo, loro sono veramente bravissimi da questo punto di vista. A volte anche troppo, sono troppo simpatici”.
Conceiçao vuole tenersi il Milan?
“Non è importante Conceiçao in questo momento, è importante il Milan. Lavoro tante ore al giorno con il mio staff. Poi ci sta anche perdere partite come è successo nei mesi scorsi, in alcune partite proprio brutte io e i miei giocatori non ci rivediamo in queste partite. Allora stiamo lavorando duro. Fra un mese più o meno anch’io dirò cosa voglio io. Ci può stare che anch’io ho altri pensieri, come andare in vacanza in Algarve in Portogallo per dieci anni, non lo so (sorride, ndr)”.