Europa League, Milan ai quarti, 3-1 allo Slavia a Praga

Tutto facile per il Milan che avanza in scioltezza ai quarti di finale di Europa League. I rossoneri, come all’andata al ‘Meazza’, oggi sfruttano la superiorità numerica per l’espulsione di un avversario sullo 0-0 al 20′ del primo tempo e si impongono 3-1 all’Eden Arena, dopo aver già vinto per 4-2 all’andata. A decidere il match le reti di Pulisic al 34′, Loftus-Cheek al 36′ e Leao al 51′ del primo tempo. Al 40′ della ripresa Jurasek firma il gol della bandiera per lo Slavia.

I padroni di casa partono aggressivi sin dai primi minuti. Al 3′ Maignan controlla con troppa disinvoltura un retropassaggio, la palla gli sfugge e, nel tentativo di rimediare allontanando il pallone di fretta, prende una botta dall’attaccante avversario in pressing e per poco non lo colpisce rischiando il rigore. Nell’azione il portiere francese si fa male ma stringe i denti e dopo che lo staff medico rossonero gli fascia la gamba, riprende il suo posto tra i pali.

Al 14′ proprio Maignan compie uno straordinario intervento sulla girata ravvicinatissima di Chytil, che difende palla contro Tomori e si gira all’improvviso. Palla diretta nell’angolo basso, l’estremo difensore rossonero ci arriva allungando il piede proprio della gamba infortunata. Al 18′ Maignan alza bandiera bianca: al suo posto Sportiello. Al 20′ i cechi restano in dieci. L’arbitro espelle il capitano Holes per un brutto fallo su Calabria. Lo Slavia resta in dieci come una settimana fa al ‘Meazza’. Al 24′ lo Slavia reclama un rigore per un intervento in area di Theo, l’arbitro lascia correre, Trpisovsky in panchina protesta e si prende l’ammonizione. Intanto piovono bicchieri in campo: deve intervenire lo speaker. Al 28′ Giroud triangola con Pulisic e lo lancia verso la porta. L’ex Chelsea entra in area e cerca lo scavetto, ma Stanek riesce a salvare.

Al 34′ i rossoneri sbloccano la partita. Leao in area serve Pulisic che controlla davanti alla porta, finta di destro e conclude di sinistro. Al 36′ arriva subito il raddoppio: uno-due di Theo con Leao, bel crosso del francese per Loftus-Cheek che arriva in corsa e batte a rete per il 2-0. Al sesto minuto di recupero Leao cala il tris. Dalla sua zona, a sinistra, trova un interno destro a giro che si spegne all’incrocio dei pali.

La ripresa ha poco da dire con la qualificazione in ghiaccio per i rossoneri che gestiscono senza correre particolari rischi. Al 18′ occasione sprecata da Giroud. Il Milan recupera palla alto, va subito in verticale per l’attaccante francese che davanti alla porta cerca la finezza con un tocco delicato ma la palla sfila a lato. Al 21′ l’arbitro ferma il gioco. Adli stava per calciare un corner quando gli è piovuto addosso di tutto.

L’arbitro chiede al quarto uomo di far lanciare un appello dallo speaker, ma il messaggio non viene considerato dai tifosi, che continuano a lanciare bicchieri nei pressi della bandierina, rendendo impossibile il corner. Alla fine l’arbitro va dal capitano Provod, che a sua volta si dirige sotto alla curva. Rapida chiacchierata con i tifosi e torna la calma. Al 40′ gran bel gol del neoentrato Jurasek. Il ventenne ceco trova un sinistro a giro nell’angolino.

Stefano Pioli, tecnico rossonero, si è così espresso a SkySport nel post Slavia Praga-Milan: “Ci sono 8 squadre che possono vincere l’Europa League e ci siamo anche noi”.

Avete parlato di futuro alla cena con Furlani e Ibrahimovic?

“Nono. La cena l’ho apprezzata tanto, il club mi ha fatto un regalo per le 100 vittorie col Milan. Abbiamo parlato tanto delle nostre cose, questo è un momento in cui dobbiamo essere concentrati sulle cose che dobbiamo fare”.

Se loro fossero rimasti in 11…

“Questa curiosità ce l’ho anche io, ma ho preferito che sia andata così. Si muovono tanto, alzano tanto i terzini, come il Rennes con Borigeaud. L’avevamo preparata con Leao più punta e Musah-Theo sulla sinistra. In parità numerica sarebbe stata ugualmente non semplice. Forse non hanno un giocatore o due di livello tecnico altissimo, ma sono preparati. Qui la Roma ha perso 2-0”.

È lo standard di Leao questo?

“Deve essere questo. Dipende da lui, parliamochi chiaro. Noi quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto, ora dipende da lui: ha esperienza, qualità, potenza, Mi auguro che sia così forte mentalmente da avere questo approccio alla partita”.

È diminuito il gap con le grandi del calcio europeo?

“Penso che sia un po’ diminuito per il calcio italiano, malgrado le big straniere abbiano delle possibilità economiche nettamente diverse dalle nostre. Il gap è diminuito. Eliminazione dell’Inter una sorpresa, rientra tra le squadre migliori europee. Non siamo così tanto lontani, ma non è facile mantenere alto il livello se all’estero continuano a spendere e a migliorarsi”.