Un primo tempo strepitoso, chiuso avanti di 19 e poi tanto orgoglio e difesa per proteggere la vittoria, 81-76 contro i campioni in carica del Real Madrid. Shavon Shields ha giocato una partita strepitosa: si è preso la squadra sulle spalle nel primo tempo quando c’era da resistere alla partenza offensivamente bruciante del Real Madrid, chiudendo a quota 27. Nikola Mirotic l’ha imitato: le sue triple nella prima parte di gara sono state quelle che hanno spaccato la partita. Alla fine hanno sommato 50 punti insieme. Ma l’Olimpia ha vinto perché quando serviva ha difeso forte e soprattutto ha vinto la battaglia a rimbalzi contro la squadra più fisica e potente di EuroLeague, arginando tra l’altro lo strapotere di Tavares e Poirier. I 15 rimbalzi offensivi, che poi hanno generato seconde opportunità anche da tre, sono stati il fattore chiave della vittoria.
IL PRIMO TEMPO – Il Real Madrid esegue alla perfezione, crea solo tiri buoni, mettendo in difficoltà la difesa dell’Olimpia. In attacco c’è una tripla di Shields, ma su un floater di Musa che vale il 12-5, Coach Messina deve spendere il primo time-out. Al rientro, l’Olimpia segna in tre possessi consecutivi, anche se la seconda tripla di Shields viene frustrata dalla risposta di Musa. Shields prova a caricarsi la squadra sulle spalle, poi all’ingresso di Mirotic arriva una seconda minaccia offensiva. L’Olimpia prende ritmo in attacco. Mirotic parte con due tiri liberi poi segna tre triple e porta Milano avanti 21-19 alla fine del primo quarto. All’inizio del secondo periodo, l’Olimpia ha in mano l’inerzia. Su situazione di pick and pop, orchestrata da Maodo Lo, con Napier in panchina dal quinto minuto con due falli, Mirotic centra il bersaglio da tre per la quarta volta consecutiva. Milano fugge. Arriva a più 17. Hezonja risponde. Anche quando le percentuali scendono o Hines commette il secondo fallo, l’Olimpia regge con la difesa, anticipando le linee di passaggio su Tavares. L’ultima fiammata la porta due volte a più venti, anche su un canestro di rapina di McGruder a rimbalzo. Alla fine del primo tempo è 48-29 Olimpia.
IL SECONDO TEMPO – Il Real Madrid parte con una tripla di Deck, poi una di Hezonja dall’angolo, mentre Tavares alza i giri del motore vicino a canestro. In attacco, i Blancos producono 12 punti nei primi cinque minuti della ripresa. Ma l’Olimpia in attacco cerca le soluzioni migliori, non solo con Shields, anche con Hall che segna due volte al ferro. Il vantaggio scende fino a 14 punti, poi Milano riparte. McGruder converte un floater poi una tripla dall’angolo che ripristina il più 19.. Coach Mateo ripiega sull’assetto con due playmaker, Llull e Rodriguez. Insieme producono un nuovo parziale di 7-0 che riduce il deficit a 12 punti. Napier risponde con due tiri liberi, giocando con tre falli. Ma l’ultimo canestro lo segna Poirier in gancio. Alla fine del terzo è 66-54 Olimpia. All’inizio del quarto, Milano fa fatica in attacco, ma difende con tutto quello che ha. La sblocca Mirotic con la quinta tripla della sua gara. Il Real Madrid però replica con un parziale di 8-0 inaugurato da un’entrata di Yabusele e fortificato da due triple consecutive di Chacho Rodriguez. La rimonta arriva fino a meno due grazie al gioco interno di Poirier e la regia di Rodriguez. In due momenti difficili, l’Olimpia si aggrappa ad una palla rubata che Shields converte in un canestro in contropiede e, sul più due, una tripla dall’angolo di Mirotic. Poco dopo un suo fade-away le restituisce sei punti di margine. Lo imita in entrata Napier. Ma il Real Madrid non molla e alla fine è la difesa a salvare la vittoria, 81-76 con due uomini, Shields e Mirotic a quota 50 complessivi.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria sul Real Madrid: “Bellissima vittoria, contro i Campioni d’Europa. Bella per noi, per i tifosi, per tutti. Abbiamo giocato un primo tempo eccezionale, poi la differenza rispetto ad altre volte è che nel terzo quarto il punteggio è stato in equilibrio. L’ha vinto il Real Madrid ma non puoi pensare che non rimonti una squadra come quella. A guidarla è stato Rodriguez, con la sua presenza, la personalità, i tiri. E’ eccezionale. Il quarto periodo è stato difficile perché avevamo alcuni giocatori stanchi. Ma penso che nei quattro minuti finali la difesa sia salita di tono e ci abbia consentito di vincere la partita. Ovviamente Shields e Mirotic hanno segnato 50 punti in due contro il Real Madrid. E’ una cosa incredibile. Ma non batto una squadra così con due giocatori. Tutti hanno dato tanto. In particolare credo che la chiave sia stato aver vinto a rimbalzo. Soprattutto i rimbalzi d’attacco ci hanno garantito possessi extra che abbiamo sfruttato. Non so quale significato attribuire a questa vittoria. Non vorrei enfatizzarla o sminuirla. E’ una vittoria. Continuiamo a giocare e vediamo cosa succede. La pausa lunga è una novità, quindi nessuno sa come reagiranno le squadre. Chi la affronta dopo una bella vittoria magari avrà un piccolo vantaggio, ma poi tutti giochiamo la Coppa, tanti giocatori andranno in Nazionale, quindi sarà lunga. Sui cali della ripresa dico che il comune denominatore è che smettiamo in attacco di fare le cose giuste. A Pistoia siamo stati bravi a dare di più la palla dentro. Contro questa difesa ovviamente era più difficile. Dovremmo fare come nel primo tempo, avere un pick and roll, un’uscita, un post basso, variare sul tema. Naturalmente quando la palla pesa e la difesa diventa più fisica tutto si complica. Credo che la strada sia lavorare sull’attaccare portando di più la palla dentro”.