Eurolega, Olimpia sconfitta nel derby italiano contro Bologna, ultimo match di Eurolega.

Senza Shabazz Napier e Nicolò Melli, contro una Virtus anch’essa con qualche assenza, la più significativa quella di Milos Teodosic, l’Olimpia gioca un grande primo tempo, comanda per tre quarti ma poi si smarrisce nel periodo conclusivo e cede 89-84. Si chiude con una prova a due volti l’EuroLeague dell’Olimpia, un po’ lo specchio della stagione in cui ha finito con nove vittorie nelle ultime 13 gare, ma pagando i risultati della prima parte di stagione.

IL PRIMO QUARTO – L’avvio di gara è vibrante nonostante le assenze, con gli attacchi più efficaci delle difese, fatte salve alcune palle perse gratuite. L’Olimpia trova cinque punti consecutive di Voigtmann e vola sul 12-7. Ma il tedesco commette due falli veloci e Coach Messina deve ricorrere a Kyle Hines prima del previsto. Bologna resta agganciata, prima con cinque punti di Hackett poi con due triple di Belinelli. All’ingresso di Billy Baron,  cinque di fila anche per lui, Milano costruisce ancora un vantaggio di sei punti. Ma Hackett con un gioco da tre punti, il suo secondo, e Mickey in contropiede ricuciono a meno uno fino al tiro sulla sirena di Datome che vale il 26-22 Olimpia.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia tenta di alzare il livello della propria difesa all’inizio del secondo periodo. Gigi Datome segna ancora, poi due volte Kyle Hines con la sua proverbiale destrezza vicino a canestro. Dopo quattro minuti, Milano va avanti di nove e forza il time-out di Coach Scariolo. Al rientro, l’Olimpia non segna per alcuni possessi consecutivi, ma non subisce nulla in difesa. Davies esegue una stoppata da manuale su Shengelia. Pangos centra la tripla che apre 12 punti di vantaggio, poi Hall segna dalla lunetta anche il più 14. Dal secondo time-out di Scariolo, la Virtus esce più vivace con il ritorno di Belinelli e il gioco interno di Jaiteh, con cui rientra a meno nove. Questa volta tocca a Coach Messina spendere il time-out. Qui Tonut prima arma la mano di Baron poi segna anche improvvisando su un gioco rotto, ma nel momento migliore della Virtus che trova anche un gioco da tre di Jaiteh. All’intervallo è 47-39.

IL TERZO QUARTO – Bologna ha un avvio di ripresa scoppiettante. Segna 15 punti con cinque possessi, quattro triple e un gioco da tre punti di Hackett. Belinelli entra in ritmo, segna a ripetizione anche fuori equilibrio. La Virtus impatta a quota 54. L’Olimpia riparte con un parziale di 6-0. Ma Belinelli con cinque punti consecutivi ricuce ancora a meno tre. Un canestro da tre frontale di Datome sembra alleviare la pressione sull’Olimpia, ma nel batti e ribatti finale Hackett completa il terzo gioco da tre della sua serata e riavvicina Bologna a meno tre, 68-65.

IL QUARTO QUARTO – Hackett firma subito il sorpasso all’inizio del quarto periodo. La prima volta l’Olimpia risponde subito con Hines e Baron e torna avanti. Poi però si ferma in attacco, produce appena quattro punti in cinque minuti, e scivola sotto di quattro. Dal time-out di Coach Messina esce meglio in difesa, ma non in attacco. Bologna scappa a più nove, ha le mani sulla partita. Poi in due possessi consecutivi segnano da tre prima Baron e poi Voigtmann riportando l’Olimpia a meno tre con 45 secondi da giocare. Ojeleye però segna i tiri liberi e Bologna chiude la partita 89-84.

Così Coach Ettore Messina ha commentato l’ultima partita della stagione di EuroLeague: “E’ stata una partita bella, credo che i tifosi l’abbiano apprezzata, entrambe le squadre volevano vincere e hanno giocato duro nonostante le assenze. Noi abbiamo giocato due buoni quarti iniziali, ma l’inizio del terzo è quello che ha deciso la partita. Loro sono rientrati molto più duri e fisici di noi. Belinelli e Hackett hanno giocato ad un livello altissimo. Hackett ha creato da solo quasi 50 punti tra i suoi e i dieci assist. E’ una cosa notevole. Certamente le nostre assenze hanno pesato, ma ne avevano di pesanti anche loro a cominciare da Teodosic. Credo che volessimo vincere entrambi e loro nel secondo tempo sono stati un po’ più bravi di noi”.