Eurolega, l’Olimpia batte anche il Partizan.

L’Olimpia resiste all’inizio, accetta il corpo a corpo con il Partizan e poi nel quarto conclusivo s’impossessa con ferocia della partita, costruendo la vittoria in difesa e finendola in attacco, con 53 punti negli ultimi tre quarti, 46 nel secondo tempo. Milano ha faticato in attacco nel primo tempo, usando soprattutto la voglia di strappare palloni e di fabbricare punti a tenerla in gara, ma nella ripresa ha cavalcato il gioco interno di Brandon Davies (12 nel secondo tempo) e trovato i missili di Billy Baron oltre al ritmo dei due playmaker. Shabazz Napier e Kevin Pangos non hanno ripetuto i 41 punti di Valencia, ma hanno prodotto 20 punti e 11 assist insieme, non hanno subito in difesa e creato per sé stessi e gli altri nella metà campo offensiva. L’Olimpia ha tolto il contropiede al Partizan, ha tenuto sotto controllo tutti, anche Kevin Punter che ha segnato nove punti nel primo periodo ma sei nel resto della gara, marcato bene da Stefano Tonut per 13 minuti filati di grande intensità. L’Olimpia ha usato Shavon Shields in quintetto: non ha trovato ritmo al tiro, ma in difesa, sulle palle vaganti ha fatto il suo consueto lavoro in 14 minuti intensi. Per l’Olimpia è la sesta vittoria in fila, che eguaglia le strisce già costruite nel 2019/20 e nel 2020/21.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia si innervosisce perché nei primi cinque possessi crea cinque grandi tiri dal perimetro, anche per il tiratore scelto Billy Baron, ma tutti vengono respinti dal ferro. Il Partizan viene forzato a due infrazioni di 24 secondi consecutive, ma poi si sblocca ispirato da Punter. Le percentuali di Milano restano basse, la difesa riduce la propria efficacia e il Partizan scappa sul 10-2. Una tripla di Napier riporta l’Olimpia a meno quattro, ma il Partizan risponde. Nunnally da tre costruisce il massimo vantaggio, nove punti, prima che Milano nel primo momento davvero favorevole della sua partita piazzi un parziale di 5-0 con un jumper dalla media di Brandon Davies e una tripla dall’angolo di Pippo Ricci. L’ultimo canestro lo segna però Punter (nove nel primo) e chiude il quarto sul 19-13.

IL SECONDO QUARTO – Il Partizan prova di nuovo a scappare, con due canestri consecutivi di LeDay. L’Olimpia non trova grande ritmo in attacco, ma si aggrappa a tutto quello che ha per arrivare al ferro, prima con Hines su un lob di Ricci poi con Melli su una penetrazione con assist di Pangos. Il Partizan è molto aggressivo sul playmaker canadese, che ne approfitta per leggere la situazione e dare via tre assist praticamente consecutivi (quattro a metà gara). Su un suo suo floater, con l’Olimpia molto aggressiva in difesa nonostante i falli dei lunghi (due per Ricci, Hines e Voigtmann), e poi due tiri liberi di Napier, la partita torna in parità a quota 25. Su un eccezionale tap-in di Melli, arriva anche la seconda parità, poi una tripla di Baron spinge Milano avanti. Lessort a rimbalzo accorcia subito e alla fine del secondo è 30-29 Olimpia.

IL TERZO QUARTO – La partita diventa subito un botta e risposta, ad alti contenuti fisici. Voigtmann segna i primi cinque punti dell’Olimpia, ma il Partizan risponde ogni volta, con una tripla di Exum, due liberi di Punter, poi un jumper di Nunnally con il quale torna a comandare. L’Olimpia pareggia ancora con Baron. LeDay con un gioco da tre punti la spinge ancora sotto. Una combinazione stoppata di Davies, contropiede di Tonut vale l’ennesimo meno uno. Una tripla di Pangos ripristina ancora la parità dopo otto minuti. Milano va avanti con due tiri liberi di Davies, ma il Partizan replica subito sempre dalla lunetta con Smailagic. L’ultimo canestro è uno step-back da tre di Napier che consegna all’Olimpia il 49-46.

IL QUARTO QUARTO – L’Olimpia prova a mettere le mani sulla partita con un parziale di 6-0 nel quale ci sono un’entrata di Napier, un canestro da fuori di Davies e un no-look ancora di Napier per Davies. Il break a cavallo dei due periodi è 9-0 e Coach Obradovic deve spendere il secondo time-out della ripresa, nel momento in cui l’intensità difensiva di Milano è altissima. Dalla sospensione, l’Olimpia esce forzando un’infrazione di 24 secondi e con un altro 5-0 nel quale firmato da Baron e Tonut. Il Partizan si rimette in moto sfruttando il bonus bruciato presto da Milano. Il controparziale di 5-0 costringe questa volta Coach Messina al time-out. Anche questa volta l’uscita dall’huddle è strepitosa. Davies mette la palla nelle mani migliori, quelle di Baron, per la tripla che chiude il parziale del Partizan, poi su una palla rubata segna in situazione di post-up contro Lessort ricostruendo il massimo vantaggio di 14 punti a 5:27 dalla fine. L’Olimpia paga un po’ di stanchezza in attacco, ma stringe i denti in difesa nonostante i problemi di falli. Il margine raggiunge i 15 punti. Il Partizan tenta l’ultimo assalto con una tripla di Nunnally e un tiro libero di Lessort. Ma Melli da sotto e Pangos da tre chiudono la partita.  Alla fine è 76-62.

NOTE – Nicolò Melli con otto rimbalzi ha superato i 626 in carriera di Kaleb Tarczewski ed è diventato il primo di sempre nella storia dell’Olimpia di EuroLeague nei rimbalzi. E’ anche arrivato ad un solo punto dai 2.000 segnati in carriera.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita con il Partizan: “Siamo estremamente contenti, perché abbiamo battuto una squadra che gioca con grande disciplina sia in difesa che in attacco. Abbiamo visto tutti quanto siano migliorati rispetto a inizio stagione sotto la guida di Coach Obradovic. Noi abbiamo avuto un inizio timido, abbiamo costruito tiri buoni sbagliandoli, ma poi la nostra reazione è stata importante, la difesa è salita di tono e nel secondo tempo siamo stati molto disciplinati in attacco, nel mettere la palla nelle mani giuste, quelle di Billy Baron, sotto di Brandon Davies che ha giocato bene sia in combinazione con Hines che con Melli, o dei nostri due playmaker che hanno controllato il ritmo della gara per tutta la sera e creato molto dalle situazioni di pick and roll. Voglio rimarcare anche la prova di Tonut, dei suoi 13 minuti difensivi in cui credo sia riuscito a non far mai segnare Punter. Continuiamo a lavorare e migliorare. Questo è l’obiettivo, senza illudere noi stessi e i nostri tifosi che oggi hanno creato un’atmosfera eccezionale, rispondendo alla sfida di quelli del Partizan. Penso sia stata una bella serata per tutte e due le tifoserie”.

Su Pangos e Napier insieme: “Sì, pensavo potessero soffrire in difesa soprattutto stasera contro una squadra che ha giocatori come Dante Exum che possono usare il post basso. Ma hanno lottato e poi in attacco hanno dato molto. Mi pare ci sia anche una buona intesa tra i due. Questo è molto importante”.

Su Pippo Ricci: “Ci sta dando tanto perché è un jolly che può giocare sia da 3 che da 4. Nel campionato italiano è ancora più importante e questo ci permette di essere fiduciosi in vista della parte finale della stagione”.

Su Shavon Shields: “E’ venuto a Valencia per giocare cinque minuti e testarsi in un ambiente emotivamente meno teso di quello che avrebbe trovato stasera e l’ha fatto. Stasera ha giocato di più, in difesa l’ha fatto bene, come sempre, ai suoi livelli, in attacco gli manca solo un po’ di ritmo al tiro. Ma l’ho visto sereno e sorridente. Questo è molto importante per noi. Ora vediamo quali saranno i prossimi passi. Non siamo ancora sicuri di portarlo a Brindisi domenica”.