Dybala stende il Milan, buona prova dei rossoneri a Torino.

Juventus Paulo Dybala scores the goal (1-0) during the italian Serie A soccer match Juventus FC vs AC Milan at Allianz stadium in Turin, Italy, 10 November 2019 ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

La Juventus, grazie ad un gol di Paulo Dybala (subentrato a Cristiano Ronaldo che sembra non aver gradito troppo la sostituzione) batte il Milan e si riporta in testa al campionato scavalcando l’Inter. I bianconeri non hanno vita facile contro il Milan rinvigorito dalla cura Pioli. A decidere la partita è stato Dybala, che nella ripresa sostituisce CR7 e inventa il gol che regala i tre punti e il primato in classifica alla Juventus.

Nuovo controsorpasso della Juve che soffia di nuovo all’Inter la testa della classifica. Un’altra vittoria di misura, con molto sudore, e qualche imprevisto – gli acciacchi di Ronaldo, l’infortunio di Matuidi – a spese di un Milan sempre in partita e mai sottomesso su un campo dove molte altre squadre si sono arrese con meno onore. Potrà sembrare strano, ma la svolta è stata l’uscita dal campo del re, Cristiano Ronaldo, costretto a lasciare il cambio con una smorfia e senza salutare nessuno, probabilmente per il dolore al ginocchio rivelato ieri dal suo allenatore Sarri. Per 55′ ha quasi vagato sul campo come un fantasma. L’ingresso di Dybala al suo posto e subito dopo di Douglas Costa al posto di un troppo discontinuo Bernardeschi hanno fatto la differenza. E il gol decisivo è nato proprio da uno scambio in area da attaccanti sopraffini: gioco tra Higuain e Dybala e destro vincente della ‘Joya’ bianconera. Il Milan ha dovuto inchinarsi alla prodezza, ma mai si è rassegnato e ha spesso rovinato i piani del gioco bianconero. Un motivo di (parziale) soddisfazione per Pioli. Il tecnico rossonero voleva arricchire un po’ la sua dote di di punti al Milan – solo 4 in altrettante partite – e ha sfidanto la Juve nel suo regno e finora imbattuta, in questa stagione, in campionato e in Champions.

Queste le parole di Stefano Pioli: “È mancato il risultato, ma la prestazione è arrivata – ha dichiarato a Sky Sport l’allenatore rossonero – Abbiamo fatto anche più dell’avversario, ma quando non segni una squadra come la Juve può farti la giocata e la perdi. È un peccato. La classifica chiaramente non è da Milan, questo ci obbliga a restare concentrati. La partita è stata giocata con grande intensità, questo ci deve dare convinzione nei nostri mezzi e la consapevolezza che manca quel qualcosina in più che ci permette di vincere le partite. Abbiamo avuto le occasioni, poche squadre hanno calciato 15 volte in porta in casa della Juve. Dobbiamo vivere per il gol per vincere le partite. Però c’è da dire che abbiamo preso un gol in cui non siamo stretti a dovere per difenderci dai loro calciatori pericolosi. Tante cose positive, ma c’è da lavorare a Milanello. Barcolliamo ma non molliamo, ora dobbiamo sicuramente lavorare tanto e crescere ancora. I miglioramenti li vedo tutti i giorni e anche nelle ultime prestazioni, abbiamo giocato contro Lazio e Juve e abbiamo fatto bene. Tutti i palloni possono essere decisivi, in questo dobbiamo crescere”.

“In tutte le partite cerchiamo delle soluzioni per avere dei vantaggi in fase offensiva e per appoggiare quella difensiva – prosegue – Avevamo deciso di stringerci in fase di non possesso, l’abbiamo fatto abbastanza bene. Nel primo tempo è mancata un po’ d’ampiezza, l’ingresso di Bonaventura era poi per infastidire Pjanic e per rinforzare la zona centrale. La partita l’abbiamo interpretata bene, fare risultato qua non ci avrebbe cambiato la classifica ma ci avrebbe aiutato nel morale. La squadra è giovane, i risultati ti danno consapevolezza e fiducia. Ci saranno altre partite in cui dovremo dimostrare personalità e qualità perché vogliamo e dobbiamo tornare a vincere. Mancano i gol? L’importante è creare, giocare contro la Juve è difficile e noi non siamo in un grande momento. Ma la squadra ha mostrato lo spirito giusto, è mancata la stoccata vincente. Così come nell’occasione del loro gol eravamo numericamente ben piazzati ma non ben posizionati, dobbiamo essere più attenti nelle due aree di rigore che alla fine decidono partite equilibrate come questa. Anche perché in queste ultime giornate abbiamo raccolto meno di quanto meritato. Difesa a 3? In questo momento non credo”.