L’Inter batte il Frosinone per 2-0 nel posticipo della dodicesima giornata della Serie A 2023-2024, sale a 31 punti e si riprende il primo posto in classifica scavalcando la Juventus, seconda a quota 29. Il Frosinone, k.o. per il gol di Dimarco e il rigore di Calhanoglu, rimane a quota 15.
L’Inter prova a prendere in mano le redini del match contro un avversario che non rinuncia alla fase offensiva. Il Frosinone non si limita a chiudere gli spazi e, quando ha l’opportunità, alza il baricentro. La prima chance per la formazione allenata da Inzaghi arriva al 19′: conclusione potente di Lautaro, Turati si salva con una parata eccellente.
E’ l’unico vero pericolo che la porta ciociara corre fino al 43′, quando Dimarco inventa il gol del vantaggio. L’esterno dell’Inter, da oltre 50 metri e da posizione defilata a sinistra, pesca il jolly con un mancini che sorprende Turati fuori dai pali e si insacca: 1-0.
Il raddoppio arriva subito in avvio di ripresa. Thuram va giù nell’area laziale dopo un contatto cercato con Monterisi, rigore e dal dischetto Calhanoglu non sbaglia: 2-0. Il Frosinone, che non ha più nulla da perdere, si riversa in avanti e al 57′ sfiora il gol: Cheddira calcia in diagonale, palo. Al 64′ ci prova Marchizza, Sommer è attento. L’Inter gestisce pallone ed energie ma non rinuncia a cercare il tris. Lo sfiora Barella al 67′, spedendo il pallone sull’esterno della rete. Il Frosinone non riesce a creare chance degne di nota nell’ultimo quarto d’ora, l’Inter non trema e vince 2-0: Inzaghi torna primo.
Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, dopo la vittoria contro il Frosinone e la vetta della classifica riconquistata è intervenuto al microfono di DAZN: “Dimarco ha fatto un eurogol, penso che stia facendo già il giro del mondo. Era un momento della partita equilibrata, avevamo creato qualcosa contro un’ottima squadra. Avevamo avuto qualche situazioni in cui avevamo sbagliato la rifinitura. Il gran gol ci ha aperto la partita e l’azione di Thuram che ha portato al rigore ci ha fatto vivere un secondo tempo più tranquillo”.
Cosa le è passato per la testa al gol di Dimarco?
“Lui ci ha abituati in allenamento, ha qualità balistiche incredibili. E’ un gol che si vede raramente, gli ho fatto i complimenti, li merita. Lui e i ragazzi stanno lavorando benissimo”.
Il livello delle medio-piccole della Serie A si è alzato secondo lei?
“Ogni gara in Serie A è difficile. Oggi aspettavamo un sistema di gioco e il Frosinone ne ha adottato un altro. Già hai poco tempo per preparare le partite, poi trovi una squadra organizzata e ben allenata come il Frosinone, che cambia sistema, e i ragazzi devono essere bravi a capire che bisogna cambiare qualcosa in possesso e non possesso. Venivamo da partite dispendiose, anche in Champions. Tutte le partite hanno grandissima difficoltà”.
Quest’anno avete un’attenzione particolare, l’Inter sembra imbattibile.
“Sì, ho apprezzato molto anch’io, la squadra è stata concentratissima, siamo sempre stati nelle distanze. Il Frosinone è una squadra che gioca, utilizza anche il portiere, lo sapevamo. Tutte le squadre sono organizzate e pericolose”.
Aveva percepito quest’estate di avere una squadra così forte e pronta?
“Ero molto fiducioso. Poi lo dirà il tempo. I ragazzi hanno fatto queste prime 16 partite nel migliore dei modi, lavorano molto bene insieme da luglio. Io cambio giocatori, cerco di utilizzarli tutti e dobbiamo continuare così. Sappiamo che non siamo neanche a un terzo del campionato e che le difficoltà arriveranno, in quei momenti la squadra dovrà fare la differenza”.
La favorita è l’Inter?
“A me le griglie non piacciono. Noi promettiamo a tifosi e società di fare più partite è possibile, com’è stato il primo anno e com’è stato lo scorso anno con la cavalcata in Europa. Poi per quanto riguarda le favorite, ci sono tante squadre attrezzate. In questo momento ci danno per favoriti per come stiamo giocando, per quello che stiamo esprimendo. Probabilmente non siamo i più ricchi in questo momento, perché gli ultimi tre calciomercati con me sono stati così: abbiamo fatto sempre utili, il primo anno di 120 milioni, il secondo di 30 milioni e quest’anno abbiamo fatto zero nonostante la finale di Champions. Sappiamo di avere grandissimi dirigenti e un presidente che ci sta sempre vicino, nelle difficoltà abbiamo provato a tirare fuori il meglio”.
E un allenatore che?
“Che ha la fortuna di avere un gruppo così, con ragazzi di responsabilità, che mettono in campo sempre tutto. E un pubblico come quello di stasera che ci supporta sempre”.
Si nota grande serenità nello spogliatoio: questo è frutto dei risultati o del gruppo?
“No, ma deve essere sempre così. I ragazzi lavorano nell’insieme, l’io deve rimanere da parte. C’è gran coesione, è un gruppo molto unito. Tutti sanno e rispettano le scelte, col fatto di essere all’Inter sanno di essere stati scelti e di avere la nostra fiducia”.