Coppa Italia, Milano avanti nella Fin al 8, battuta Reggio Emilia, oggi la semifinale contro Venezia.

Missione compiuta. L’Olimpia assume il controllo del suo quarto di finale di Coppa Italia nel cuore del primo periodo, poi non molla mai la presa e non permette a Reggio Emilia di farsi mai minacciosa. 80-52 il finale. In una serata in cui il tiro da fuori è stato alterno (8/26), l’Olimpia ha costruito la sua vittoria in difesa, sporcando le percentuali reggiane (39% da due, 23% da tre, media corretta con il 5/7 del quarto periodo, a gara finita), controllando le palle vaganti e anche i rimbalzi (nove di Shavon Shields, sette a testa di Kyle Hines e Zach LeDay). Coach Messina ha ruotato 12 uomini, senza spremere nessuno. Il nuovo acquisto Jakub Wojciechowski è entrato in partita con i rimbalzi, poi è anche andato in doppia cifra.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia esce dal primo time-out di Coach Messina con un parziale di 5-0 e la prima di due palle intercettate da Kevin Punter nel primo periodo, un break con il quale corregge i primi novanta secondi di partita. Con il quintetto alto (Shields da guardia, Datome da ala piccola), l’Olimpia genera mismatch che LeDay sfrutta per segnare sette punti e scavare il primo vantaggio significativo, sul 16-7, grazie anche a due liberi di Biligha. Alla fine del primo periodo è 19-10 Milano dopo la tripla con cui Punter punisce Reggio Emilia non appena si schiera a zona.

IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia usa il suo gioco interno, gli assist di Rodriguez (cinque nel primo tempo), per scappare subito via, 27-13, quando Coach Martino spende il time-out e Datome ferisce un cambio difensivo attaccando spalle a canestro il playmaker Brandon Taylor. Il vantaggio si amplia, perché Milano controlla il proprio tabellone e tiene Reggio Emilia senza triple nei primi 16 tentativi. Gradualmente anche i rimbalzi offensivi aumentano, otto all’intervallo. LeDay usa tutta la sua energia in un primo tempo da 11 punti e quattro rimbalzi, poi segnano da tre anche Moretti e Delaney e il margine scollina oltre i venti punti. Wojciechowski, all’esordio, tramuta in un canestro un passaggio di Rodriguez poi si fa vedere con un paio di rimbalzi offensivi. Alla fine del secondo periodo è 41-22 Olimpia.

IL TERZO QUARTO – L’Olimpia non è assistita dal tiro da tre per cui, nonostante diventi dominante a rimbalzo d’attacco (12 dopo tre periodi) e conceda pochissimo in difesa, il margine resta costante attorno ai 18-20 punti per sei-sette minuti. Poi dalla difesa nascono un paio di contropiedi e su una schiacciata di Shields dopo otto minuti il vantaggio cresce fino ai 24 punti, con time-out urgente di Coach Martino. Milano non ritrova il tiro da tre in questo frangente (5/19 dopo tre quarti), ma non smarrisce mai intensità difensiva e voglia di conquistare le palle vaganti. L’ultimo canestro lo segna Paul Biligha dalla media e vale il 59-31 al termine del terzo periodo.

IL QUARTO QUARTO – Milano schizza oltre i trenta di vantaggio con una tripla di Punter e poi supera il limite quando ne mette una anche Cinciarini. Qui Reggio Emilia si sblocca un po’ al tiro, prima con Koponen in contropiede poi con Baldi Rossi e Kyzlink ritornando a meno 25. L’Olimpia però resta in partita, non concede nulla. Wojciechowski segna un tiro dalla media, poi uno dall’angolo. Altre due triple di Baldi Rossi consentono a Reggio Emilia di ridurre il gap, mentre Coach Messina ruota tutta la panchina, finendo per vincere 80-52.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria su Reggio Emilia: “Loro avevano assenze pesanti e importanti, ma hanno giocato una partita seria sui due lati del campo. Adesso ci prepariamo ad un impegno che sarà ovviamente molto più difficile, contro un’avversaria di un altro livello. Sono contento della difesa sulle penetrazioni che ha tenuto ed è stata molto buona, ovviamente ho potuto ruotare tanti giocatori quindi nel prossimo turno dovrà crescere il minutaggio degli elementi più importanti della squadra. Wojciechowski è un ragazzo che ha buona mano, sa prendere posizione, e mi permette di avere una seconda alternativa per proteggere Kyle Hines in campionato oltre a Paul Biligha. Ovviamente, è atteso da compiti più difficili, ma oggi posso dire che l’inizio è stato incoraggiante”.

Jakub Wojciechowski: “Sono molto contento perché abbiamo vinto, la mia prestazione viene dopo. Mi viene da dire che con questi compagni è tutto più facile. Si sono messi tutti a disposizione per aiutarmi, lo staff mi ha spiegato tutti i giochi, come stare in campo, tutti sono stati molto disponibili. Non avrei potuto chiedere di meglio. Sono contento di questo, di poter aiutare”.

Zach LeDay: “E’ una vittoria, un primo passo, ma ne mancano altri, dobbiamo già pensare al prossimo avversario. La nostra mentalità, quella che ci ha portato fino qui, adesso tra le prime quattro, è di affr0ntare una partita alla volta, di lavorare giorno per giorno. Certo, vogliamo alzare il trofeo, ma al momento l’unico pensiero è per la semifinale”.

La semifinale di sabato 13 febbraio (alle 18.00 al Mediolanum Forum, diretta su Eurosport 1, Eurosport Player e Rai Sport) tra Milano e Venezia è la stessa della passata edizione della Coppa Italia, a Pesaro, quando la Reyer vinse in rimonta e poi conquistò il trofeo. Da allora le due squadre si sono affrontate anche nella semifinale di Supercoppa, a Bologna, e quella volta è stata l’Olimpia ad affermarsi e poi assicurarsi il successo finale. In Coppa Italia è la terza sfida: l’Olimpia vinse il quarto di finale del 2016 proprio al Mediolanum Forum vincendo poi la Coppa; Venezia ha vinto la semifinale di un anno fa. Milano è reduce dal largo successo nel quarto di finale con Reggio Emilia in cui ha ruotato 12 giocatori. Sergio Rodriguez ha stabilito il primato societario di assist in una gara di Coppa Italia con nove. I 52 punti subiti sono il minor numero di punti concessi in assoluto in una Final Eight. La Reyer ha battuto la Virtus Bologna, in una partita più combattuta, ma comandata per tutti i 40 minuti di svolgimento.

COACH ETTORE MESSINA – “Affrontiamo la miglior squadra degli ultimi tre anni, in cui tutti sanno cosa fare e nessuno fa ciò che non sa fare. Avremo quindi bisogno di giocare con grande concentrazione, estrema attenzione ai dettagli e speriamo di avere anche buone percentuali di realizzazione”.

NOTE Nel quarto di finale, l’Olimpia ha usato 12 giocatori, nessuno più dei 26 minuti di Zach LeDay (primo scorer di squadra con 15 punti assieme a Kevin Punter) e nessuno meno degli 11 di Davide Moretti e Jakub Wojciechowski. Shavon Shields è stato il miglior rimbalzista a quota nove, ma Kyle Hines e lo stesso LeDay hanno aggiunto sette rimbalzi. Sergio Rodriguez ha distribuito nove assist in 17 minuti. Nella storia delle Final Eight questa è la settima semifinale giocata dall’Olimpia. Il record nei sei precedenti è di 3-3, con vittorie nel 2015, 2016 e 2017. Coach Ettore Messina ha vinto la sua partita di Coppa Italia numero 63 raggiungendo al sesto posto di sempre Bogdan Tanjevic. Lo precedono Alberto Bucci (81), Tonino Zorzi, Carlo Recalcati, Valerio Bianchini e Franco Marcelletti (65). Andrea Cinciarini è arrivato a quota 68 assist in carriera in Coppa Italia rinforzando il suo secondo posto a 15 lunghezze da Marques Green.

VENEZIA – Venezia, sei vittorie di fila in campionato, otto delle ultime nove, ha modificato il proprio assetto nel corso della stagione firmando il playmaker Wes Clark (7.3 punti e 3.5 assist di media nelle prime uscite di campionato) per affiancarlo ad Andrea De Nicolao (3.4 assist di media) e utilizzando diversamente Julyan Stone (4.8 punti ma 6.8 rimbalzi per gara). La squadra allenata da Walter De Raffaele ha un organico collaudato che comprende ovviamente Stefano Tonut (14.8 punti a partita, primo realizzatore di squadra), Michael Bramos (10.9 punti di media, 42.4% da tre su oltre sei tentativi per gara), Mitchell Watt (14.3 punti e 5.2 rimbalzi), Austin Daye (12.8 punti e 52.8% da tre) e Valerio Mazzola. Ha in roster otto stranieri e quindi due non sono utilizzabili. Il neozelandese Isaac Fotu è infortunato, mentre nel quarto di finale è stato impiegato Jeremy Chappell e non il centro Gasper Vidmar. Sono utilizzati anche il playmaker Davide Casarin, l’esterno Luca Campogrande e Bruno Cerella.

I PRECEDENTI VS. VENEZIA – Sono 95 in totale i precedenti tra le ultime due squadre che abbiano vinto il titolo italiano (Olimpia nel 2016 e 2018, Venezia nel 2017 e nel 2019) e che si sono equamente divise gli ultimi quattro scudetti. L’Olimpia ha un vantaggio netto nei confronti diretti, 71-23. A Milano il parziale è 41-5 in favore dell’Olimpia, compreso il successo di questa stagione 87-72. Nel 2015/16, le due squadre si sono misurate 10 volte, con un bilancio di 8-2 in favore dell’Olimpia che comprende la semifinale di Supercoppa, il quarto di finale di Coppa Italia e la semifinale scudetto vinta 4-2 conquistando le ultime tre partite di cui due in trasferta. Olimpia e Reyer si erano incontrate anche nei quarti dei playoffs del 2012 con vittoria 3-0 di Milano (in trasferta canestro risolutivo di Malik Hairston) e nel 2017 nella finale di Supercoppa vinta dall’Olimpia 82-77 con 29 punti di Jordan Theodore, MVP della competizione svoltasi a Forlì. A Venezia è 28-17 per l’Olimpia, che ha vinto lo scorso anno 71-70 con tripla decisiva di Vlado Micov (11 punti come Michael Roll e Luis Scola, 19 quelli di Sergio Rodriguez). In campo neutro, a Pesaro, si è giocata la semifinale di Coppa Italia del 2020 con successo della Reyer e quella di Supercoppa a Bologna, quest’anno, con vittoria dell’Olimpia 76-67.