Como, quinta vittoria consecutiva

PARMA, ITALY - MAY 03: Maxence Caqueret of Como competes for the ball with Giovanni Leoni of Parma Cacio during the Serie A match between Parma and Como at Stadio Ennio Tardini on May 03, 2025 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Como ha ottenuto la sua quinta vittoria consecutiva in Serie A, battendo il Parma 1-0 grazie a un gol di Gabriel Strefezza al 78′.

La squadra allenata da Cesc Fabregas ha così raggiunto il decimo posto in classifica.

Il Parma ha avuto diverse occasioni per pareggiare, tra cui una traversa colpita da Pellegrino e un assalto finale con tre palle gol nei minuti di recupero, ma non è riuscito a concretizzare.

L’allenatore del Como Cesc Fabregas

L’utilizzo di Strefezza ha fatto la differenza?
“Strefezza lo porterei con me in ogni categoria, dall’Eccellenza alla Champions. E’ un ragazzo d’oro, prima della partita l’ho detto nella riunione tecnica, mi ha fatto male non metterlo nell’undici, meriterebbe sempre di giocare. Gliel’ho detto però, mi fido di lui e sapevo che entrando avrebbe fatto vincere la partita. E’ un giocatore da squadra, se si vuole far nascere un progetto forte lui è l’uomo giusto”.

Ora che siete decimi, qual è l’obiettivo per le ultime gare?
“L’obiettivo è dare continuità, crescere in continuità. Siamo una squadra forte, ben organizzata, con identità e valori tecnici. Ora bisogna crescere in mentalità, anche oggi si poteva far meglio a livello individuale. Sapere quando fare un fallo, quando perdere qualche secondo, quando accelerare e quando rallentare: questo è competere. Siamo una squadra giovane, c’è tanto lavoro da fare ma sono contento e fortunato ad avere questo gruppo”.

“La squadra sta crescendo, sa leggere meglio le partite, quando si difende la linea rimane alta, stiamo giocando contro squadre che vanno con palla lunga verso l’attaccante ultimamente contro di noi, e lo stiamo gestendo molto. L’Atletico non è in semifinale perché Alvarez è scivolato, Terry non ha vinto la Champions, la linea tra vincere e perdere è molto sottile. Tutti gli allenatori ora sono molto preparati a questi livelli, vince chi ha più qualità o chi come noi oggi ha un po’ più fortuna. La figura dell’allenatore è stressante, sei l’immagine del club quando vinci e quando perde, di fronte a calciatori, dirigenza, stampa e tifosi. Bisogna gestire diverse cose. Il lavoro di squadra da famiglia a Como è ottimo, sono contento. Ringrazio i ragazzi, senza la loro mentalità, disciplina e coraggio sarebbe impossibile. Dobbiamo migliorare tante cose, piccoli dettagli che ci porteranno avanti”.