Il Milan ha affrontato una sfida impegnativa nel suo esordio nella Champions League 2024-2025, perdendo in casa contro il Liverpool con un risultato di 3-1. Nonostante un inizio promettente, la squadra rossonera non è riuscita a mantenere il vantaggio iniziale e ha ceduto nella seconda metà della partita. Per questa partita, l’allenatore del Milan, Fonseca, ha effettuato tre modifiche alla formazione rispetto alla precedente sfida contro il Venezia.
Ha scelto di schierare Calabria al posto di Emerson Royal e ha reinserito Tomori come titolare al posto di Gabbia. In avanti, Morata ha preso il posto di Abraham. Dall’altra parte, il tecnico del Liverpool, Arne Slot, ha confermato il modulo 4-2-3-1, apportando però alcune variazioni in difesa con l’inserimento di Tsimikas e preferendo Gakpo a Luis Diaz nella trequarti dietro Diogo Jota.
Purtroppo per Federico Chiesa, non è stata la sua serata.
Il Milan è partito subito forte, trovando il gol al 3′ minuto grazie a Pulišić. L’attaccante si è lanciato sulla destra, ha scambiato con Morata, superando Tsimikas. Arrivato in area, ha resistito al ritorno di Mac Allister e ha incrociato un destro preciso che ha battuto Alisson sul secondo palo, portando i rossoneri in vantaggio per 1-0. Tuttavia, nonostante il vantaggio iniziale, Maignan ha iniziato a manifestare problemi muscolari al quadricipite, un dettaglio che ha influenzato negativamente la prestazione della squadra.
Il Liverpool ha aumentato l’intensità del gioco e al 17′ Jota ha servito Salah, il quale ha scagliato un destro potentissimo dall’interno dell’area che ha centrato in pieno la traversa. Gli inglesi hanno continuato a pressare e al 23′ sono riusciti a pareggiare grazie a una punizione perfettamente battuta da Alexander-Arnold. Konatè ha anticipato sia Tomori che l’uscita imperfetta di Maignan, segnando di testa il gol dell’1-1. A questo punto, il Milan ha iniziato a mostrare segni di difficoltà e ha arretrato il baricentro. Al 26′, Diogo Jota ha avuto un’occasione d’oro, ma il suo tiro, dopo essere stato respinto da Maignan, non è finito in rete. Al 30′ il Liverpool ha avuto una doppia occasione con Gakpo e Salah, ma entrambi i tentativi sono stati neutralizzati: il tiro di Gakpo è stato parato da Maignan, mentre il sinistro potente di Salah ha colpito ancora una volta la traversa. L’egiziano è tornato alla carica al 40′, ma Maignan ha respinto nuovamente in corner.
La svolta decisiva è avvenuta al 41′ minuto. Tsimikas ha battuto un calcio d’angolo che ha trovato la testa di van Dijk. Il difensore olandese, con un’elevazione notevole, ha battuto Maignan a distanza ravvicinata, segnando il gol del 2-1 per il Liverpool.
Nel recupero finale della partita, ancora una volta il portiere del Milan, Maignan, si rende protagonista con un intervento decisivo su un tiro di Gakpo. Questo episodio arriva al termine del primo tempo, sottolineando l’importanza del ruolo del portiere nel mantenere il risultato in bilico. All’inizio del secondo tempo, la situazione non cambia.
Al 48esimo minuto, Maignan si distingue nuovamente per una parata su un tiro a botta sicura di Diogo Jota. In questa occasione, Jota, trovandosi in una posizione ideale per segnare, viene bloccato dalla pronta uscita bassa di Maignan, che riesce a neutralizzare la minaccia. Il Milan cerca di reagire e, al 59esimo minuto, esplodono grandi proteste da parte di Morata per un presunto fallo di Gravenberch nell’area di rigore del Liverpool.
Tuttavia, l’arbitro Eskaas non rileva alcuna irregolarità e lascia proseguire il gioco, scatenando il disappunto della squadra milanese. La squadra allenata da Slot riprende il controllo del gioco e, al 64esimo minuto, si rende pericolosa con una doppia occasione. Szoboszlai si gira rapidamente e calcia in porta, ma il suo tiro viene respinto dal giovane portiere Torriani, subentrato a Maignan in seguito a un infortunio. Sul proseguimento dell’azione, il pallone giunge a Tsimikas, che però calibra male il suo tiro, incrociandolo troppo e mancando così l’obiettivo. Al 67esimo minuto, il Liverpool sigla la terza rete con un perfetto contropiede. Gakpo si libera della marcatura di Pavlovic, entra in area e serve un assist arretrato a Szoboszlai, che di prima intenzione mette il pallone in rete, portando il punteggio sul 3-1.
In risposta, il Milan modifica il proprio assetto schierandosi con un 4-4-2, arretrando Reijnders vicino a Fofana e inserendo Abraham al fianco di Morata per incrementare la pressione offensiva. Il Milan continua a spingere e, al 73esimo minuto, Leao si rende protagonista di una grande azione personale. Tuttavia, il tiro viene deviato in calcio d’angolo da Gravenberch, che evita ulteriori problemi alla propria squadra. Nonostante i tentativi, i rossoneri non riescono a concretizzare e, all’85esimo minuto, Theo Hernandez prova a sorprendere il portiere avversario con un potente tiro dalla distanza, che però termina fuori di poco. L’ultimo sussulto della partita arriva al 97esimo minuto con un’azione sulla sinistra di Leao. Il giocatore scappa via sulla fascia e calcia con forza, colpendo il palo. Tuttavia, ormai il tempo è scaduto e non c’è più spazio per un’ulteriore rimonta.
Paulo Fonseca, tecnico del Milan, ai microfoni di Sky commenta il ko contro il Liverpool:
“Abbiamo giocato contro il Liverpool che è una grandissima squadra. Abbiamo iniziato bene la partita, poi loro hanno avuto un’opportunità in ripartenza e fatto due gol su palla ferma che hanno cambiato la partita e il nostro equilibrio mentale. In questo tipo di partite sono i dettagli che fanno la differenza, non si possono sbagliare. Penso che il Liverpool è più squadra di noi e lo ha dimostrato. Dobbiamo lavorare per avere continuità. Dopo il secondo gol subito la squadra non ha mai giocato e così è difficile”.
Sulle marcature sui calci piazzati
“Nel primo gol c’è la marcatura a uomo su Van Dijk e l’altro difensore centrale. Avevamo preparato la partita per marcare individualmente i due centrali”.
Perché Leao è stato servito poco?
“Era una cosa che abbiamo preparato nel poco tempo a disposizione. Sfruttare il corridoio destro per servire Leao col passaggio lungo e metterlo in condizione di sfruttare l’uno contro uno”.
Perché non sfruttare Reijnders e Loftus-Cheek come mezzali?
“Rispetto tutte le opinioni. Ma penso che noi possiamo con diverse strutture. Sto cercando le migliori caratteristiche per i nostri mediani. Penso che Reijnders non è un giocatore per giocare vicino a Fofana, penso che la struttura con due centrocampisti mi piace ed è così che abbiamo creato le situazioni più pericolose”.