Atalanta sconfitta dalla Juve, ma i veri perdenti sono i razzisti che insultano Vlahovic.

La Juventus sbanca il Gewiss Stadium e sale al 2° posto in classifica. I bianconeri si impongono per 2-0 sull’Atalanta grazie ai gol nella ripresa del 19enne Iling-Junior, al primo centro con la maglia della Juve, e di Vlahovic, avvicinando la qualificazione, al netto delle sentenze sui processi plusvalenze e manovra stipendi, alla prossima Champions League.

In classifica la squadra di Allegri raggiunge quota 66 punti, scavalcando la Lazio di due lunghezze e lasciando l’Inter a tre, mentre gli orobici restano fermi al 6° posto insieme alla Roma con 58 punti.

Gli ospiti impostano la partita soprattutto per contenere e poi saltare le linee del pressing, alto e forsennato, degli avversari. Il problema è che, eccetto i primi minuti e un paio di circostanze a metà primo tempo (incoraggiate più dall’errore di Koopmeiners in appoggio verso Di Maria), il gioco non riesce. Anzi, è l’Atalanta a trovarsi con il possesso del pallone nella trequarti avversaria, con molte occasioni un paio clamorose come il palo di Scalvini a Szczesny battuto, oppure la conclusione di Pasalic su un traversone di Koopmeiners, fuori di poco.

Nella ripresa Gasperini alza ulteriormente il baricentro della sua squadra togliendo Ederson per inserire Boga, scalando sul 3-4-1-2 ma all’11’ è la Juve a passare: errore di Zappacosta in apertura di azione, poiché tenta di anticipare Iling Junior, lasciando il buco alle sue spalle. La sovrapposizione di Rabiot è con i tempi giusti, un difensore anticipa Milik sulla riga rimettendola in mezzo dove lo stesso inglese firma lo 0-1. Subito dopo è il turno di entrare per Muriel, andando di fatto a formare un tridente. Come e più di prima i nerazzurri attaccano, pur lasciando qualche spazio nell’uno contro uno in difesa.

Un tiro di Muriel sibila oltre il palo, Danilo riesce a fare un recupero straordinario su un’altra conclusione del colombiano, mentre Szczesny è pronto sulla punizione di Koopmeiners, destinata a finire in rete. Le potenziali ripartenze sono molteplici, ma sballate sempre per poca precisione. Nell’assedio finale ci sono miriadi di conclusioni deviate davanti a Szczesny e, quando il polacco è fuori causa, Maehle spedisce la sua conclusione fuori di un soffio.

Finale convulso: Rabiot verticalizza perfettamente per Vlahovic che fallisce il 2-0 davanti a Sportiello. Dall’altra parte Zappacosta colpisce il palo con un tiro dalla distanza. Tutta la Curva Nord atalantina becca il centravanti serbo con cori razzisti e l’arbitro Doveri interrompe momentaneamente (per circa un minuto) la partita nel recupero. Il risultato cambia solo al triplice fischio, quando Chiesa va in contropiede e serve Vlahovic che, con il sinistro, manda sotto l’incrocio per il definitivo 2-0.

Dusan Vlahovic subisce cori razzisti, segna, esulta e viene ammonito. Il centravanti serbo della Juventus firma il gol del 2-0 nel match che i bianconeri vincono sul campo dell’Atalanta. Vlahovic, subentrato dalla panchina, viene preso di mira con i cori “sei uno zingaro” dagli spalti. Nel primo minuto di recupero, l’arbitro Doveri ferma il gioco e lo speaker dello stadio richiama il pubblico ad un comportamento corretto. Nel finale di gara, al 98′, Vlahovic va a segno con il gol del 2-0 proprio sotto la curva ‘calda’ del tifo atalantino. I cori ripartono, Vlahovic ‘invita’ a proseguire con gli insulti e viene ammonito dall’arbitro Doveri. Già in passato, quando giocava nella Fiorentina, Vlahovic fu oggetto di insulti razzisti da parte di alcuni tifosi dell’Atalanta: i cori, in quel caso, si alzarono anche durante un’intervista tv a fine partita.

Il nuovo caso arriva a poche settimane da quello che ha coinvolto Romelu Lukaku. Il centravanti belga dell’Inter, espulso a Torino nel match di andata della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, è stato graziato dal presidente federale Gabriele Gravina che, con un provvedimento senza precedenti, ha cancellato la squalifica comminata dal giudice sportivo. Ora, sui social, i tifosi della Juventus attendono un analogo provvedimento del presidente Figc.

“Il razzismo è gravissimo e va combattuto ma, secondo me, in questo caso si tratta piuttosto di maleducazione. E’ rivolto a un singolo. Il razzismo è una cosa più seria”. Così l’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, in merito al coro “sei uno zingaro” rivolto dalla curva orobica all’attaccante della Juventus Dusan Vlahovic. “Se parlate di razzismo siete completamente fuori strada -aggiunge Gasperini a Dazn-. Noi abbiamo Pasalic, Djmsiti, in passato Ilicic: avrebbero dovuto fare cori anche a loro… Condanno qualsiasi gesto di maleducazione, ma è come il coro “figlio di p..” o i “buu” anche se nella propria squadra hai giocatori di colore”.