Atalanta, poker all’Inter. Spalletti: sconfitta giusta, ce la siamo presa comoda. Gasperini: a Bergamo dura per tutti.

L’Inter si sgancia dal gradino d’onore del podio rallentando la marcia dopo essersi illusa di averla acciuffata grazie a un rigore generoso, l’Atalanta si guarda bene dall’arrestare la propria: con questa fanno quattro di fila. Il 4 a 1 servito all’ex seconda in classifica fa compiere un balzo in avanti ai nerazzurri locali in una graduatoria ancora piuttosto corta, ma alle soglie della terza pausa per le nazionali è ormai chiaro che l’Europa League per gli uomini di Gasperini (due soli cambi contro i tre del dirimpettaio) è tutt’altro che una chimera. Allo start la squadra di Spalletti sembra già il piatto di portata del match all’ora di pranzo subendo il forcing deciso del 3-4-1-2 altrui, e al 2′ è l’ex Gagliardini a togliere le castagne dal fuoco ad Handanovic stoppando la svettata di Hateboer sul traversone di Gosens.

Al 4′ l’olandese è in fuorigioco sul volo del portiere interista per respingere il destro a giro di Zapata sull’asse Ilicic-Gomez, ma entro la cinquina cronometrica azzecca il taglio davanti al secondo palo insaccando in spaccata ancora sul cross del tedesco dall’out sinistro. Il terzo affondo in serie del tulipano di caso è quello buono per il vantaggio, grazie a taglio perfetto e spaccata all’altezza del secondo palo, imbeccato dal fondo dal terzino tedesco. Un giro di lancetta e la coppia legno-Handa evita il bis, quando il fantasista sloveno innesca la palla bassa di Gomez che D’Ambrosio devia sul palo prima della respinta del portiere evitando il tap-in di Zapata. Un monologo: al 13′ l’estremo della nazionale slovena salva col corpo in angolo sull’inserimento di Ilicic, servito da Zapata; al 22′ lo stesso connazionale lo grazia lisciando la palla bassa del colombiano, lanciato dal Papu.

I milanesi si fanno vedere dalle parti di Berisha solo con un tiro dalla bandierina rintuzzato a pugni chiusi, fino alla puntata verso il fondo di Asamoah al 28′: Icardi se la ritrova sul piede, Djimsiti si salva in fallo di fondo. Al 31′ Gosens imbocca il baluardo nemico sfruttando una seconda palla da corner, tre minuti e Perisic taglia l’area per elevarsi sull’ammollo di Vecino ma alza la mira. Al 37′ Zapata si beve Skriniar sull’apertura di Ilicic, che borseggia Maurito, cogliendo solo l’esterno della rete, al 40′ Miranda si tuffa provvidenzialmente per dire di no a Zapata e nel finale di frazione è ancora San Handanovic a evitare guai: al 44′ sbarra il passo a Ilicic sullo scavetto del Papu, quindi su Toloi lanciato da Freuler.

Tutte parate con gli avversari in area piccola, tutti errori pagati a caro prezzo al primo caso da moviola del secondo tempo, perché in capo a 22 secondi c’è la svirgolata su rinvio di Berisha che pesca Politano, il cui tentativo di girarsi incoccia sul braccio vicinissimo di Mancini: per Maresca è rigore, Icardi tiene la sfera bassa e pareggia dal dischetto. Spalletti ha già inserito Borja Valero per Vecino, di qua ecco Castagne per Toloi con conseguente arretramento dell’apripista in terza linea. Al 17′ orobici di nuovo avanti grazie a Mancini, al terzo gol di fila, che prende l’ascensore sulla punizione di Ilicic dalla sinistra e insacca di testa. Di là entra Keita per Politano, quindi il Gasp si chiude con Pasalic per affollare le linee al posto di Zapata, prima della contromossa avversaria Miranda-Vrsaljko.

L’Atalanta tende a gestire e un’Inter asfittica si innervosisce, con Borja sanguinante dal naso a protestare vibratamente per una manata dell’ammonito Gomez, mentre Gagliardini sale in cielo da corner (37′) senza che la palla si abbassi nello specchio. Il 4-2-3-1 ospite non trova sbocchi e sulle situazioni inattive le marcature saltano allegramente, tanto che a due dal novantesimo Djimsiti punisce la difesa incornando un’altra punizione di Ilicic, quasi un corner corto. E verso il quarto di recupero c’è spazio per Gomez che converge dalla mancina lasciando partire un bolide a giro sotto l’incrocio opposto, a Brozovic già sotto la doccia per il pestone a Ilicic costatogli il secondo giallo.

L’Inter resta a 25 punti, a -6 dalla Juve che affronta stasera il Milan, mentre l’Atalanta, alla quarta vittoria consecutiva, sale a quota 18, in zona Europa.

”Quando vengono le grandi a Bergamo abbiamo una attenzione particolare, contro di noi in casa è difficile per tutti”.

“Abbiamo un difetto che ci portiamo dietro da tempo: non riusciamo a tenere la concentrazione per un periodo lungo. Ce la siamo presa comoda, abbiamo ceduto contro una squadra tosta che ci ha battuto in tutti i contrasti”. Così Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter.

Il giorno dopo l’exploit contro l’Inter, il tecnico dell’Atalanta Giampiero Gasperini esalta la sua squadra. ”E’ un campionato difficile e molto equilibrato – aggiunge Gasperini – la classifica è cortissima, un mese fa eravamo quartultimi e in un mese abbiamo ribaltato il campionato”. (ANSA)