Atalanta, brusca sveglia a Firenze

La Fiorentina gioca una grande partita e supera l’Atalanta 1-0 al Franchi, nel big match della 30esima giornata di Serie A. Decisiva la rete di Kean al 45′ del primo tempo, ma sono diverse le occasioni fallite dai viola con la squadra di Gasperini in calo (e di nuovo ko in trasferta dopo sette mesi). La Viola sale così a 51 punti e aggancia al settimo posto la Lazio, impegnata domani con il Torino, mentre l’Atalanta resta terza a 58 punti, ma spreca l’occasione di agganciare momentaneamente il Napoli al secondo posto.

Palladino sceglie il tandem d’attacco Gudmundsson e Kean, mentre nel terzetto difensivo davanti a De Gea giocano Pongracic, Mari e Ranieri. Nell’Atalanta Gasperini ripropone Retegui titolare, con lui Lookman e De Ketelaere. In mezzo al campo spazio per Pasalic con De Roon, ai lati Bellanova e Zappacosta. Partita molto equilibrata, soprattutto nella prima frazione, che però si sblocca nel finale grazie a Moise Kean che ruba un pallone a metà campo a Hien e si invola verso la porta battendo Carnesecchi con un tocco morbido nell’angolino.

Nella ripresa la Viola è ancora pericolosa al 51′ con una conclusione dal limite di Fagioli, ma Carnesecchi si stende e smanaccia a lato. Al 60′ ancora Kean protagonista: l’attaccante anticipa Djimsiti, ma arriva l’intervento provvidenziale di Carnesecchi.. Al 62′ altra ripartenza di Dodò, che arriva al limite e serve Kean: il centravanti azzurro controlla e calcia di potenza, ma la palla termina alta sopra la traversa.

La reazione bergamasca arriva al 65′ con De Ketelaere che calcia a fil di palo, ma al 72′ è miracoloso due volte Carnesecchi: Beltran imbuca per Ranieri, che si presenta a tu per tu con il portiere dell’Atalanta. Carnesecchi respinge la prima conclusione e si oppone anche sulla seconda. Grande occasione per il raddoppio sprecata dai viola. Nel finale di gara esce Kean, con l’ovazione del Franchi, ed entra Zaniolo.

Ai microfoni di DAZN, il tecnico bergamasco analizza lucidamente i motivi di una sconfita che pesa, ma invita tutti a non demoralizzarsi e guardare subito avanti. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister, questa sconfitta vi costringe a rivedere gli obiettivi? Ora l’Atalanta deve concentrarsi più sulle squadre alle spalle che su quelle davanti?
«No, sarebbe un errore guardare indietro. Dobbiamo continuare a puntare avanti, sempre e comunque. Restano otto gare, di cui cinque nel nostro stadio, e vogliamo giocarcele al massimo. Abbiamo ancora un buon margine sulle inseguitrici, anche dopo oggi, ma dobbiamo assolutamente cambiare passo».

La prestazione è apparsa negativa soprattutto nell’approccio iniziale. Problemi di testa o gambe appesantite dalla sosta?
«Di certo la sosta non ci ha aiutato: abbiamo lavorato inizialmente solo con quattro giocatori, poi con l’addio momentaneo anche di Ederson addirittura in tre. È chiaro che questo ha avuto delle ripercussioni, anche se tutte le squadre hanno avuto gli stessi problemi. Oggi ci è mancata completamente l’energia necessaria per creare occasioni e mettere in difficoltà la Fiorentina. Non avevamo velocità, dinamicità, né forza nelle gambe, e così diventa davvero complicato vincere una partita».

È preoccupato dall’andamento recente della squadra? Sono arrivate solo due vittorie nelle ultime sei giornate…
«Preoccupato no, però è evidente che nelle ultime partite siamo mancati in qualcosa, oggi più del solito. A Torino contro la Juventus, per esempio, avevamo giocato bene e vinto. Con l’Inter avevamo perso, ma con una buona prestazione. Stavolta, invece, il problema principale è stato fisico: quando non hai brillantezza atletica non riesci a saltare l’uomo, e senza questa componente diventa tutto molto difficile. Comunque, nonostante tutto, siamo lì a giocarci qualcosa di importante e siamo ancora terzi. È uno stimolo che deve spingerci a ripartire subito, già dai prossimi scontri diretti».

Per la prima volta dopo due anni avete chiuso senza tiri in porta: come giudica la prestazione dell’attacco?
«È stata una difficoltà generale, ma chi ha sofferto maggiormente sono stati proprio i giocatori che rientravano dalle nazionali. Retegui è stato forse l’unico più attivo, anche se veniva da un infortunio. Gli altri, invece, sia titolari che subentrati, non hanno inciso per nulla. È stata una giornata negativa anche per fattori esterni, forse il caldo improvviso, ma non cerchiamo alibi. Il gol preso nel finale del primo tempo ha complicato ulteriormente tutto. Fino a quel momento sembravamo più in controllo noi della Fiorentina, poi tutto è diventato difficile».