Milletrecento, Leonardo inventore, Mondiali di calcio. Sono solo alcuni dei temi a disposizione degli oratori per il Carnevale Ambrosiano 2025. Una festa di colori, maschere e allegria che culminerà nel sabato grasso ambosiano, l’8 marzo.
Nel 50° anniversario del Carnevale dei ragazzi a Milano, infatti, la Fom (Fondazione Oratori Milanesi) ha proposto come tema «Replay 49+1»: un vero e proprio catalogo per permettere alle parrocchie di rivivere i temi susseguitisi per le sfilate e le feste degli anni passati. «Quest’anno sarà possibile scegliere uno o più dei 49 temi offerti e condire insieme a piacere, secondo alcuni suggerimenti che daremo, i diversi Grandi Giochi realizzati per i Carnevali precedenti», spiega Samuele Cattaneo, storico collaboratore della Fom. Un viaggio nella memoria che avvicinerà ancora di più le generazioni coinvolte.
Ogni oratorio sceglierà dunque uno o più temi e li rappresenterà coinvolgendo tutti e rendendo protagonisti bambini, ragazzi e animatori. Una grande rievocazione dal 1976 a oggi. “Per gli adulti sarà un vero e proprio salto nel tempo – aggiunge Cattaneo -. Magari qualche genitore potrà tornare un po’ bambino, vedendo un proprio figlio o figlia indossare gli stessi abiti che l’hanno visto protagonista da piccolo in una delle sfilate dell’oratorio. D’altra parte il Carnevale Ambrosiano dei ragazzi ha sempre avuto un atteggiamento molto profetico per accrescere la partecipazione e uscire dalle quattro mura dell’oratorio. È insomma una delle prime forme di esperienza di sinodalità nella Diocesi di Milano».
Dal famoso tema “Waterlook” del 1985 (in cui venivano rappresentate le campagne napoleoniche) a quello fantascientifico U-FOM del 1988, fino allo “Splash-un mare di risate” (2007) e “Coleotteri, Stupidotteri e Bomboloni” (2018). Dopo aver scelto il tema (o i temi) si potrà poi sfogliare il fascicolo dedicato (disponibile su www.libreriailcortile.it/123-grandi-giochi) e mettersi all’opera nella ideazione e realizzazione dei costumi, dei carri, delle ambientazioni e dell’animazione.
La festa o la sfilata potranno poi essere organizzate in diversi modi. La Fom ne suggerisce tre: “Come un set”, simulazione di un set cinematografico come contenitore di diversi giochi in costume, “Un Multuverso”, una storia che segua un canovaccio alternato a giochi da far fare ai ragazzi e uno speaker/narratore onniscente che spiegherà al pubblico cosa sta succedendo, “Al Museo”, i temi scelti come la vetrina di un ipotetico museo.
«Ciò che accomuna i nostri Carnevali non è solo la fantasia di generazioni di collaboratori della Fom, che da mezzo secolo li hanno ideati, ma la coscienza che il Carnevale è una straordinaria occasione per sperimentare l’efficacia educativa del Grande Gioco Robinsoniano e in generale dell’Animazione Educativa oratoriana, che nel Carnevale trova una delle sue palestre e nell’oratorio estivo la sua manifestazione più estesa», spiega Carlo Biraghi, responsabile della Commissione Carnevale della Fom. Confezionare insieme i costumi, usare materiale di recupero, collaborare fianco a fianco tra adulti, animatori e ragazzi per preparare carri, scenografie, balli, giochi e musiche… «Il Carnevale è un modo di fare animazione con la A maiuscola. Una situazione particolare in cui i ragazzi vengono interpellati e chiamati a intervenire come protagonisti attraverso laboratori creativi. Un’occasione per aiutarli a lavorare insieme con la fantasia e a far emergere i propri talenti», conclude Biraghi.