Scuole parificate, vescovo di Pavia scrive al ministro.

Un sostegno agli istituti scolastici paritari. La garanzia che le scuole riaprano a settembre “in sicurezza”, con l’auspicio di una parziale ripresa delle attività in estate per i bambini dell’infanzia e del nido. La soluzione al problema dei docenti precari. Sono i temi che il vescovo di Pavia, Corrado Sanguineti, sottopone in una lettera aperta al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

Il vescovo ricorda al ministro che “le scuole paritarie di ogni ordine e grado sono il 24% del totale con oltre il 10% di allievi italiani. Si tratta di circa 900.000 studenti, 180.000 dipendenti e 12.000 istituti scolastici che svolgono un servizio scelto liberamente da molte famiglie, apprezzato e pubblico. Non riesco a comprendere sinceramente perché finora il governo, in cui lei riveste l’alta responsabilità di essere ministro dell’Istruzione, si sia mostrato così poco attento alle necessità di questo mondo della paritaria”.

Riguardo alla chiusura delle scuole per l’emergenza coronavirus, il vescovo Sanguineti afferma che “è una situazione pesante sulle spalle delle famiglie e vi sono difficoltà legate alla disparità economica e sociale: non tutti hanno computer e tablet per ogni figlio, non tutti i bambini hanno genitori in grado di seguirli nell’uso di questi strumenti. Per non parlare di chi ha figli con disabilità o deficit cognitivi”.
Il terzo tema trattato nella lettera aperta riguarda “lo stato d’insicurezza dei numerosi docenti precari: dietro ciascuno e ciascuna di loro c’è una famiglia, che patisce un’ingiusta e prolungata precarietà. (…) Credo che uno Stato moderno deve trovare modi più adeguati per immettere progressivamente in ruolo questi docenti, senza i quali la scuola non potrebbe realizzare il suo servizio”. (ANSA).