Scuola, in classe una volta a settimana? I presidi: magari.

“Studenti a scuola una volta a settimana? Magari. I ragazzi hanno bisogno di venire fisicamente negli istituti. L’educazione non e’ solo apprendimento e programmi da svolgere. Ci sono anche altre necessita’, come lo stare insieme”.
Questo il commento della dirigente della Scuola Europa Milano, Roberta Ginese, alla proposta dello psicoterapeuta dell’eta’ evolutiva Federico Bianchi di Castelbianco.
“Anche i ragazzi che in questo momento fanno lezione inpresenza sentono il vuoto nella scuola lasciato da quelli che non ci sono- continua Ginese-. Questa situazione e’ una perdita importante dal punto di vista psicologico e sociale, molto piu’ che dal punto di vista didattico. L’anno scorso, infatti, i programmi sono stati portati avanti in modo eccellente. Ma umanamente gli studenti hanno perso tutto. Ecco perche’ dico si’alla proposta”.
“Il mio appello e’ alla ministra e a tutte le istituzioni, la scuola e’ un luogo sicuro, non e’ un focolaio, chiedere un giorno a settimana alle superiori permette ai ragazzi di non perdere il contatto con l’istituzione scuola che non e’ solo apprendimento ma possibilita’ di condividere, il danno che stanno subendo i ragazzi e’ forte e ce lo porteremo dietro a lungo”.
Con queste parole Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell’eta’ evolutiva e direttore dell’Istituto di Ortofonologia (IdO), aveva infatti lanciato un appello ai decisori politici affinche’ si permetta agli studenti delle scuole superiori di tornare in classe una volta a settimana.
“Con la Dad si viene a perdere una parte importante che e’ la socialita’. La scuola, infatti, e’ fatta di un tessuto di relazioni. Relazioni che vengono a mancare, in questo momento, a tutti: studenti, docenti, personale. E non c’e’ nessun altro modo di recuperarle- commenta Chiara Arena, dirigente dell’istituto Cartesio di Cinisello Balsamo- Detto questo, quindi, sarei favorevole alla proposta di Castelbianco. Ma il sistema dei trasporti e’ in grado di reggere questa soluzione? Credo che, volendo davvero mettere in pratica quanto richiesto, sarebbe necessario un potenziamento dei mezzi pubblici”.