La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta esplorativa sulla vendita dello stadio San Siro da parte del Comune alle squadre Milan e Inter.
L’indagine, coordinata dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e dal procuratore Marcello Viola, mira a verificare se la procedura di vendita possa causare danni alle casse pubbliche.
Al momento, non ci sono ipotesi di reato né indagati.
Le società Milan e Inter hanno recentemente presentato un documento di fattibilità e un’offerta di acquisto per lo stadio e le aree circostanti.
Il valore stimato dell’operazione è di circa 197 milioni di euro, ma il Comune dovrebbe sostenere costi significativi per la demolizione e la bonifica, stimati intorno agli 80 milioni di euro.
L’indagine, senza ipotesi di reato né indagati, mira a verificare se la procedura di cessione possa causare danni alle casse pubbliche.
L’esposto è stato presentato dal comitato “Sì Meazza”, guidato da Luigi Corbani, ex vicesindaco di Milano, che si oppone alla vendita dello stadio, ritenendola una “svendita”.
La questione ha suscitato critiche sia dall’opposizione di centrodestra che da alcuni esponenti della maggioranza, che contestano il prezzo di vendita fissato in 72 milioni di euro, considerato inadeguato. Palazzo Marino ha replicato che la valutazione è stata effettuata dall’Agenzia delle Entrate, un ente terzo rispetto agli interessi in gioco.