Venerdì scorso c’è stato un importante incontro a Palazzo Marino in cui WeBuild ha presentato a Milan e Inter il suo piano per la ristrutturazione di San Siro.
Presente al vertice anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che da tempo spinge per questa soluzione e che ha fretta di sistemare la questione.
I due club stanno ora valutando la proposta e nel giro di una decina di giorni dovrebbero dare la loro risposta al primo cittadino (anche se almeno il Milan sembra andare deciso verso la costruzione di un nuovo stadio di proprietà a San Donato Milanese, mentre l’Inter dopo il cambio di proprietà ha messo almeno per il momento in standby il progetto per lo stadio di proprietà a Rozzanondr).
“Miracolosa torsione a 180 gradi di politica e scienza. Non si può fare, rispondeva con veemenza il sindaco a noi che chiedevamo di ristrutturare il Meazza. Non si può fare, diceva con sicurezza una perizia del Rettore del Politecnico presentata in Consiglio Comunale. Cosa è cambiato? Non certo lo studio di WeBuild, ma semplicemente gli interessi sui prestiti delle banche che hanno convinto le squadre alla ristrutturazione”: lo afferma Carlo Monguzzi, consigliere comunale di Europa Verde. “Noi siamo contenti per il grande risparmio di verde e di inquinamento, se ci avessero ascoltato la ristrutturazione sarebbe già finita” prosegue Monguzzi che poi aggiunge “due domande”. “Cosa succede delle aree intorno al Meazza, verde e servizi ai cittadini o centri commerciali e torri?” e “si passa dalla gestione privatistica dell’intera vicenda o si torna a naturali percorsi democratici come delibere consiliari e bandi pubblici?” “Vorrei poter svolgere – conclude – il mio ruolo di consigliere comunale”.
“Sorprende che il progetto realizzato da WeBuild dopo cento giorni di attesa sia stato presentato in gran segreto, ma annunciando anticipatamente alla stampa che ci sarebbe stato un incontro nella giornata di ieri, nelle stanze del sindaco che lo ha definito straordinario. Da quello che ho potuto leggere non ci sono grandi novità rispetto allo studio elaborato da Arco Associati e dall’architetto Fenyves, senza però che nessuno dei professionisti che hanno contribuito a far ripartire il dialogo tra Comune e squadre sia stato coinvolto. Spiace che anche Sala sia stato così poco elegante nonostante i miei ripetuti inviti. Mi aspetto che già settimana prossima venga convocata una commissione trigiunta, come avvenne lo scorso gennaio, per poter esprimere un parere sul lavoro svolto e fare eventuali proposte migliorative”. Lo dichiara Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia.
Grazie al Corriere della Sera emergono i primi dettagli del progetto di WeBuild: i lavori più importanti e corposi riguarderanno il primo anello che sarà completamente abbattuto e ricostruito con una doppia fila di sky box. Il secondo anello non potrà essere “toccato” per via del famoso vincolo, mentre il terzo verrà completato (verrà eliminato il tabellone luminoso che dà su via Piccolomini), così da aumentare la capienza di San Siro che dovrebbe aggirarsi tra i 72mila e i 74mila posti. Tra le priorità di Milan e Inter c’è l’aumento dei posti premium che con il progetto di restyling saranno quadruplicati, passando dai 2.900 attuali a 13.000. Dietro alla decisione di completare il terzo anello c’è anche la volontà di garantire più biglietti a prezzi popolari. Lavori importanti ci saranno poi anche all’esterno dell’impianto, dove, davanti ai Gate 8, 9 e 10, verrà realizzata una struttura di nove mila metri quadri che ospiterà il museo di Milan e Inter, bar, ristorante e uffici delle squadre e che si connetterà allo stadio con delle passerelle.
Uno dei paletti messi da Milan e Inter è di poter continuare a giocare anche durante i lavori che dovrebbero durare tre anni. WeBuild si sarebbe affidata a un gruppo australiano specializzato nelle cantierizzazioni, il quale ha garantito che il grosso dei lavori si concentrerà da maggio a settembre permettendo così lo svolgimento delle partite a San Siro senza particolari problemi. Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro con le due squadre per mettere a punto ulteriori dettagli come la lunghezza dei seggiolini e gli spogliatoi. Presentato il progetto, ora la palla passa a rossoneri e nerazzurri che dovrebbero dare una risposta entro una decina di giorni.