Referendum San Siro, lunedì consegna delle firme in Comune.

Nella prima domenica di luglio, il museo e il negozio di San Siro sono rimasti chiusi, per effetto della scadenza, avvenuta ieri, del contratto di servizi di M-I Stadio, la società composta da Milan e Inter per la gestione dell'impianto, di proprietà del Comune di Milano, 1 luglio 2018. ANSA/CAPPELLERI

“E’ un fine settimana straordinario di mobilitazione per portare a casa un primo risultato: arrivare mercoledì prossimo a depositare in Comune oltre mille firme a favore di ognuno dei due quesiti referendari cittadini a difesa di San Siro, avviando la richiesta di ammissibilità”.

Così Lorenzo Lipparini, radicale ed ex assessore alla Partecipazione di Palazzo Marino, tra i promotori delle due consultazioni pubbliche che interessano non solo il Meazza ma anche l’intera area di San Siro. “Online sul sito partecipazione.comune.milano.it abbiamo già raccolto 900 firme autenticate tramite Spid, e ai banchetti ‘in presenza’ oltre un centinaio. Quindi le prime mille firme ci sono e tanto basterebbe ma ne vogliamo in più per avere un ‘cuscinetto’ di sicurezza. L’obiettivo è chiudere questa prima partita nel weekend. Ricordiamo che per indire i referendum servono 15mila firmatari a quesito ma queste prime 1200 firme raccolte servono per sottoporre i singoli quesiti al Comitato dei Garanti del Comune per poi ottenere il via libera alla raccolta delle altre 14mila”.

I banchetti in presenza, che vedono la partecipazione di molte delle organizzazioni aderenti, si terranno nei principali mercati cittadini e fuori dallo stadio dove in calendario ci sarà Inter-Sassuolo. Dalle 9 alle 12.30 di sabato i promotori saranno ai mercati in piazza Caneva, via Falck, via Valvassori Peroni e in piazza Miani, via Ippocrate e viale Umbria. Nel pomeriggio, dalle 14, in viale Umbria (dirimpetto la Coop), piazza Oberdan e Wagner. Domenica dalle 16.30 in poi a San Siro, nei pressi dell’uscita della metropolitana.(MiaNews)