Quando serve una lettera di presentazione?

Cercare il primo lavoro, oppure darsi da fare per cambiare il proprio, non è certamente un’impresa facile.

Quando ci troviamo in questa situazione, la prima cosa che ci viene in mente è di scrivere o aggiornare il nostro curriculum vitae, e ci mettiamo all’opera per creare un documento da inviare al nostro potenziale datore di lavoro, per convincerlo che siamo la persona giusta da assumere.

Ecco allora che iniziamo a navigare in rete per trovare un modello di curriculum da scaricare adatto a noi, e dopo aver ricercato nel web le offerte per il lavoro che sogniamo, inviamo il nostro bel CV alle aziende che abbiamo selezionato, sperando di ottenere risposte ed essere invitati al colloquio di lavoro.

Accade però molto spesso che, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a ricevere nessuna risposta, e, delusi e frustrati, ci chiediamo dove abbiamo sbagliato.

Sicuramente, per scrivere un buon curriculum adatto alla posizione e all’azienda alla quale inviamo la nostra candidatura, occorre rispettare diverse regole; se non ci adeguiamo ai criteri corretti, corriamo il rischio che il nostro CV possa essere messo da parte.

Il curriculum però non è l’unico elemento che occorre considerare quando desideriamo candidarci per un posto di lavoro.

Un altro importante documento che possiamo allegare al CV è  la lettera di presentazione, ma  molto spesso ci si dimentica di farlo.

Scrivere una lettera di presentazione è un momento in cui, riflettendo su noi stessi, dobbiamo cercare di trovare le migliori parole per far sapere al nostro interlocutore chi siamo e che cosa abbiamo da offrire.

Per essere efficace, questo documento non deve essere troppo lungo: se vogliamo attirare l’attenzione di chi la legge, meglio essere più stringati, quindi contenersi tra le 250 e le 400 parole.

È sicuramente importante allegare una lettera di presentazione al curriculum, ma questa non è l’unica occasione in cui possiamo utilizzarla; ad esempio, se volessimo inviare a un editore una nostra opera da visionare, sarebbe necessario presentarsi opportunamente per spiegare chi siamo, quali sono state le nostre esperienze e i nostri lavori, e perché ci stiamo rivolgendo proprio a quella casa editrice.

Perciò, una lettera di presentazione s’invia ogni volta si abbia qualcosa da offrire a qualcun altro, e la prima di queste cose… siete voi.

Poiché lo scopo di questo documento è principalmente di convincere, per riuscire a essere convincenti è necessario non solo utilizzare le parole giuste, ma anche il tono adatto e un linguaggio che non sia dispersivo ma metta in rilievo i punti importanti che vi riguardano in merito a ciò che desiderate proporre.

Ad esempio, se parliamo di figure professionali, una delle più richieste oggi è lo sviluppatore di software. Poniamo vogliate scrivere una lettera di presentazione da allegare al vostro CV per candidarvi a questo ruolo.

Se volete proporvi come un bravo Software Developer, nella vostra lettera di presentazione non potrete esimervi da indicare le vostre abilità nei diversi linguaggi di programmazione e di sviluppo di applicazioni software, ma anche le vostre competenze trasversali (soft skills), come ad esempio la capacità di analisi e di problem solving.

Se volete farvi conoscere, non è sufficiente parlare delle vostre capacità, esperienze e formazione professionale e scolastica; occorre descrivere, in modo aperto e sincero, quali sono i vostri desideri per il presente e per il futuro, ma anche, ad esempio, come superate gli ostacoli nella vita di tutti i giorni.

Una delle doti richieste, a chi scrive una lettera di presentazione, è senz’altro essere capace di sintesi, selezionando parole e frasi in modo da catturare l’attenzione dell’ interlocutore.

Per farsi capire non occorre dire troppe parole, semplicemente perché, se esageriamo nei contenuti, il nostro messaggio rischia di essere non di essere incompresi, ma anche male interpretati.

Dovete ricordarvi che in quel momento siete solo parole scritte su un foglio di carta, non avete la possibilità di interagire di persona con il vostro lettore, e sappiamo tutti molto bene come le cose cambino quando si possono guardare le persone negli occhi, vedere le loro reazioni a ciò che diciamo loro, per esempio, durante un colloquio di lavoro.

Per questo, quando si scrive una lettera di presentazione, serve immaginarsi di essere di fronte non a un word processor, ma a una persona vera, e come possa reagire a ciò che scriviamo.

Se non lo conosciamo, e questo accade nella maggior parte dei casi, è opportuno informarsi (il web lo permette facilmente) sulla realtà dove il nostro lettore vive la sua esperienza di vita o di lavoro, in modo da mirare il testo della nostra lettera di presentazione sulle sue esigenze.

In questo modo, potremo personalizzare al meglio la nostra lettera e aumentare le possibilità di essere ascoltati, per raggiungere il nostro obiettivo, qualunque esso sia.