Ha suscitato qualche protesta la seconda edizione del tavolo di dialogo tra Diocesi lombarde e realtà cattoliche Lgbt, un appuntamento fissato per il 18 novembre al santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio, che si trova in provincia di Bergamo ma fa parte della Diocesi di Cremona.
Le proteste sono arrivate da parte alcuni fedeli (circa 300 hanno scritto una lettera-appello fra gli altri al vescovo) contrari alla locandina “dove campeggiano i colori dell’arcobaleno invertito”, contrari alla scelta del santuario e contrari anche all’evento in sé perché “organizzati da realtà che tentano di raccogliere sotto l’egida del cattolicesimo persone omosessuali che non hanno nessuna intenzione di abbandonare il loro comportamento omosessuale”.
“Si è pensato al ‘tavolo’ di quest’anno – spiega il sito della diocesi – come a un’ideale prosecuzione di due eventi significativi: il Sinodo dei vescovi sui giovani e il Forum delle realtà Lgbt credenti appena conclusosi ad Albano Laziale”.