Spettacolare ed efficace protesta oggi, 12 dicembre, per quattro operai a Milano. Gli uomini, tutti di origini egiziane, addetti ai lavori di ristrutturazione di una palazzina storico-residenziale del centro, questa mattina alle 8.30 si sono arrampicati su una gru nel cantiere di via Silvio Pellico per protestare contro il mancato pagamento dello stipendio che la ditta in subappalto per cui lavorano non gli versava da due mesi.
Dopo l’intervento dei vigili del fuoco si è avviata una trattativa per convincerli a scendere.
E con la mediazione dei sindacati, il general contractor del cantiere si è impegnato a saldare il debito della ditta in subappalto, effettuando un primo pagamento immediato di acconto.
Intorno alle 14 i quattro operai sono scesi dalla gru.
“C’è un disinteresse totale da parte dalla politica nazionale e Locale sul tema degli appalti e subappalti non solo per quanto riguarda i lavoratori nei cantieri ma per tutti le tipologie di lavoro. E questa è una sua cosa vergognosa. Nella centralissima Milano dove si pensa e si approva il Salva Milano per condonare gli interventi urbanistici non ci si preoccupa mai delle persone che operano all’interno dei cantieri. C’è una disattenzione da parte degli uffici tecnici comunali e una responsabilità del committente che deve sapere a che tipo di aziende affida il lavoro, capire anche se ci sono subappalti e perché ha autorizzato tutti questi subappalti. Perché il rischio è che l’ultimo della catena non sia nelle condizioni di pagare gli operai perché a sua volta, magari, non viene pagato dal precedente appaltatore. Ancora una volta ci troviamo di fronte a una realtà in cui non vengono applicati i protocolli prefettizi sia per le opere pubbliche che per le opere private”.
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