La giornata di ringraziamento alla Protezione Civile Regionale in Piazza Duomo.

“Il sistema lombardo di Protezione civile ha saputo con capacità e organizzazione schierarsi a tutela delle comunità locali e della collettività. Ringraziamo tutte le persone che hanno lavorato nei tanti momenti difficili vissuti quest’anno. Rimboccarsi le maniche è il Dna della protezione civile lombarda e di tutto il paese e se il sistema ha retto dobbiamo dire grazie a tutti voi”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Protezione civile intervenendo, su delega del presidente della Giunta regionale, alla Giornata di ringraziamento alla Protezione civile regionale, rivolgendosi ai volontari presenti alla cerimonia che si è tenuta in piazza Duomo a Milano.

300.000 giornate di lavoro

“Dal 21 febbraio a fine maggio – ha precisato l’assessore – sono state, infatti, oltre 300.000 le giornate lavorative dedicate alla Protezione civile. Tante le persone che hanno dedicato tempo e sforzi a favore della collettività. Un aiuto fortissimo, quindi, un lavoro che quando si parla di Protezione civile, ricordiamolo, è sempre gestito dai volontari. È un dovere ora riconoscere sinceramente quello che è stato fatto. Il grazie, per questo motivo,  va a tutti perché ovunque impegno e passione straordinari hanno reso onore al nostro territorio e a tutti coloro che sono stati in prima fila, in silenzio senza cercare vetrine e notorietà”.

Un grande sforzo organizzativo

“Un lavoro impressionante se pensiamo alle oltre 20 tende pre-triage montate davanti agli ospedali – ha ricordato – e altrettante davanti agli istituti penitenziari. L’aiuto fornito per montare l’ospedale da campo all’esterno dell’ospedale di Cremona, quello dell’esercito italiano presso l’ospedale di Crema, nonché l’aiuto per l’ospedale degli alpini a Bergamo. Senza dimenticare altre attività a livello locale, dalla distribuzione dei dispositivi alla consegna di pasti e medicinali a chi non si poteva muovere. Un grande lavoro di logistica per il trasporto di medici, attrezzature negli ospedali. Il volontariato, infatti, interpreta molto bene lo spirito di solidarietà e il senso di comunità: chiediamoci quanto sarebbe costato economicamente sopperire alla mancanza dei volontari. Una cifra non compatibile con le attuali gestioni di bilancio. Perciò abbiamo il dovere di investire sul volontariato”.

“Ogni giorno è importante per ripartire – ha concluso l’assessore – visto che purtroppo non è finita; il lavoro svolto fin qui, infatti, testimonia la forza dell’impegno profuso”.