Il Comune di Milano fornisce servizi essenziali a 1,5 milioni di cittadini, oltre ad accogliere e gestire i rapporti con city users (lavoratori pendolari e turisti, espositori, etc.), soggetti partecipati, soggetti pubblici e privati.
Per modernizzare i propri servizi, processi e tecnologie di supporto e continuare a garantire il servizio migliore ai propri utenti, l’ente ha intrapreso un percorso di trasformazione digitale che ha incluso l’adozione della piattaforma di software intelligence Dynatrace per migliorare il monitoraggio applicativo dei sistemi in esercizio e supportare la migrazione al cloud delle applicazioni del Comune.
Prima dell’implementazione di Dynatrace, il team IT del Comune si doveva confrontare con la mancanza di controllo sul suo ambiente IT e di un monitoraggio end-to-end delle applicazioni critiche. Venivano utilizzati molti tool diversi e non integrati tra loro, di conseguenza il team IT spendeva molto tempo nell’individuazione, studio e relazione manuale di eventi e problemi. Non solo questo sottraeva tempo ad altre attività con una maggior rilevanza per l’organizzazione, ma non permetteva al team di trarre dai dati insight utilizzabili per migliorare i servizi e le prestazioni.
Grazie a Dynatrace, il Comune di Milano dispone ora di una osservabilità intelligente e automatica dell’intero stack, dai layer infrastrutturali fino al code level.
Un altro elemento di differenziazione importante di Dynatrace è la sua integrazione bidirezionale con ServiceNow, che il Comune di Milano utilizza per gestire i propri processi IT. Dynatrace rileva automaticamente le prestazioni, la disponibilità, gli errori e le anomalie delle risorse nelle applicazioni e nelle infrastrutture del Comune di Milano e invia le informazioni direttamente a ServiceNow. Questo crea notifiche ed eventi che contengono dati sui sistemi impattati e la causa precisa del problema, con conseguente maggiore efficacia nella gestione e risoluzione delle attività.
Francesca Lioce, Chief Officer in Service and Application Maintenance presso il Comune di Milano, ha spiegato così i benefici delle capacità di Digital Experience e Business Analytics di Dynatrace: “La business impact analysis ci fornisce la visibilità dei servizi e degli utenti interessati da un problema. Per esempio, la funzionalità di Dynatrace Session Replay ci consente di riprodurre una sessione utente di utilizzo di una particolare funzionalità per un dato sistema per riprodurre esattamente le azioni che sono state effettuate e che hanno prodotto un comportamento anomalo del sistema”.
Un beneficio di Dynatrace è stato, in particolare, la possibilità di creare viste personalizzate che offrono ai responsabili dei servizi risposte precise sulle performance e lo stato delle loro applicazioni e architetture, in tempo reale. Questi dati sono arricchiti da dati esterni tramite API, aumentando quindi la quantità di dati che è possibile monitorare.
“Il Comune di Milano rappresenta un’evidenza importante di come le istituzioni pubbliche e private possano sfruttare la tecnologia per offrire servizi migliori ai cittadini e rendere il percorso digitale di ogni utente unico e senza interruzioni”, ha dichiarato Emanuele Cagnola, Italy director di Dynatrace. “La crescente digitalizzazione sta impattando tutti gli ambiti della nostra vita, incluso il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. Ciò ha reso necessaria per il Comune di Milano l’adozione di un nuovo approccio all’osservabilità delle prestazioni per erogare servizi digitali più agili ed efficienti. Siamo felici che grazie a Dynatrace il Comune di Milano sia oggi in grado di misurare proattivamente la effettiva qualità del servizio erogato, offrire risposte sempre più tempestive ai cittadini e dedicarsi allo sviluppo di nuovi servizi”.
In futuro, il Comune di Milano progetta di estendere l’utilizzo di Dynatrace ad altre applicazioni e tecnologie e integrarlo ulteriormente con diverse sorgenti esterne per arricchire i suoi insight AIOps. Punta, inoltre, a sfruttare di più l’injection di dati e metadati esterni (incluso Open Telemetry) verso il motore di intelligenza artificiale di Dynatrace, Davis, per arricchire ulteriormente la sua capacità di identificare anomalie e poter estendere il valore della piattaforma all’interno di uno scenario multi-cloud implementato secondo il paradigma hybrid-cloud. Lo scopo è evitare il lock-in tecnologico e del fornitore, ed avere un sistema di monitoraggio unificato e integrato indipendentemente dal cloud-provider.