Giornata Mondiale del suolo, Legambiente in via Bach.

La Giornata Mondiale del Suolo – il 5 dicembre di ogni anno – è l’occasione per rendere visibile l’impegno a recuperare il ruolo del suolo in città. Oggi infatti l’assessore milanese all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran ha incontrato la presidente regionale di Legambiente Barbara Meggetto e il consigliere delegato del campus Bocconi Riccardo Taranto, in via Bach, nel Parco Ravizza: una strada che ha cessato di essere un nastro di asfalto per diventare, a tutti gli effetti, parte del parco che attraversa, come da tempo chiesto dai comitati del quartiere e dallo stesso Municipio 5.

Il “new deal” urbanistico milanese è diventato misurabile e riconosciuto anche dalle associazioni ambientaliste: il capoluogo lombardo guida infatti la classifica dell’ecosistema urbano di Legambiente per l’indicatore dell’uso e consumo del suolo.

Milano risulta, tra le grandi città italiane, quella col più basso dato di suolo impermeabilizzato pro capite: solo 76 mq/abitante (per fare un confronto, Torino è a 97, Roma a 104 e Bologna a 122 mq/ab). E, soprattutto, mostra una notevole tenuta alla pressione demografica: sebbene sia stata la città in cui è cresciuta di più la popolazione residente, con un incremento medio di 14.000 abitanti/anno, ciò è avvenuto senza nuovo consumo di suolo, quasi nessun intervento urbanistico ha intaccato aree libere, le nuove edificazioni sono avvenute all’interno di piccole e grandi trasformazioni nella città già costruita. 

«Le città che fermano il consumo di suolo non guadagnano solo in termini ambientali ma anche di qualità della vita» dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. «Un utilizzo più efficiente degli spazi urbani, evitando la crescita disordinata delle periferie, permette di valorizzare le funzioni di prossimità, rendendo più accessibili i servizi di prossimità, dal commercio ai servizi alle attività scolastiche e ricreative, e meno onerosi gli spostamenti. Salvare il suolo è un guadagno per tutti.»

«Azioni di depavimentazione come quella presentata questa mattina in via Bach saranno sempre più capillari e intense, perché sono fondamentali nello sviluppo di una città che vuole sempre meno cemento e più verde – dichiara l’assessore Maranse da un lato con ForestaMi stiamo lavorando per portare 3 milioni di nuovi alberi nella città metropolitana entro il 2030, dall’altro interveniamo in maniera puntuale sulla città densificata per renderla più vivibile e sostenibile. Anche nel Piano di Governo del Territorio, che prevede una riduzione del 4% del consumo di suolo rispetto al Piano precedente, abbiamo introdotto importanti novità che vogliono portare alla depavimentazione e liberazione di nuove aree permeabili».   

A Milano il recupero del suolo è sancito anche dal recente Piano di Governo del Territorio della città, che non solo imposta una robusta riduzione delle previsioni di espansione edilizia, restituendo decine di ettari di aree di prevista trasformazione ad un destino agricolo, ma introduce il ripristino dei suoli liberi come obbligo nelle piccole e grandi trasformazioni urbane. Le norme di piano stabiliscono infatti che per ogni intervento edilizio importante, anche di ricostruzione, debba essere attuato un ripristino di suolo, incrementando la permeabilità rispetto alla situazione preesistente, per aumentare il verde e migliorare il paesaggio e il clima urbano.