Ci sono attesa e preoccupazione, a Milano, per il corteo contro l’Eni organizzato da varie realtà dell’antagonismo militante. Si prevede infatti la presenza di centinaia di anarchici delle frange più dure, e black bloc provenienti da varie altre città italiane ed estere. Non a caso, lungo il percorso, forze di polizia e Comune di Milano stanno rimuovendo cestini e auto, isolando luoghi che potrebbero essere presi di mira (come un’area di servizio dell’Eni in via Galvani, ndr) mentre Digos e Nucleo informativo dei carabinieri monitorano l’arrivo degli anarchici. All’evento parteciperanno sicuramente i centri sociali milanesi, i No Tav e i No Tap, centri sociali di altre città, come Torino e Bologna, e gruppi esteri, oltre ad attivisti per la liberazione della Palestina.
La manifestazione partirà alle 15 dalla Stazione Centrale verso piazzale Lagosta e piazzale Maciachini, terminando (almeno secondo il programma) in via Imbonati.
Sono possibili deviazioni e rallentamenti per le linee di tram e autobus interessate dal percorso del corteo. A spiegarlo è l’Atm, l’Azienda Trasporti di Milano, precisando che le linee coinvolte sono il 2, 4, 5, 7, 9, 10, 33, 43, 51, 53, 56, 60, 70, 81, 82, 90/91, 92. “È possibile utilizzare il servizio delle metropolitane nelle tratte non servite dalle linee di superficie” fa sapere ancora l’Atm precisando che “le autorità di pubblica sicurezza potrebbero richiedere la chiusura di alcune stazioni durante il passaggio” del corteo.