Comunali, Salvini: squadra fatta al 90%, candidato sindaco sarà civico, no parlamentari in carica.

“La squadra”, per le elezioni comunali a Milano, “penso che la presenteremo a brevissimo. Ce l’ho già in testa al 90 per cento. La squadra, compreso il sindaco”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, a margine della conferenza stampa ‘L’Italia riparte, prima il lavoro’. “A brevissimo vuol dire inizio settimana prossima”, ha aggiunto, precisando anche di averla condivisa con gli alleati.

Ai cronisti che gli hanno chiesto se Gabriele Albertini farà parte della squadra, Salvini ha detto: “Dal mio punto di vista sì. Se lui volesse sarebbe un perno assolutamente fondamentale della squadra”.

“C’è qualche nome che non è assolutamente uscito, ma che poi ci sarà. Lo tengo per me”. Lo ha detto Matteo Salvini a margine della conferenza stampa “L’italia riparte, prima il lavoro”, precisando che tra questi potrebbe esserci il nome del candidato sindaco del centrodestra . Nomi “che non ho letto da nessuna parte”. Salvini ha ribadito che il candidato apparterrà al mondo civico: “La scelta è quella, per Torino, Roma, Napoli e Milano. Mi piacerebbe che fosse del mondo delle professioni, dell’impresa, con legami con il sociale, con esperienza di docenza universitaria, con una bella famiglia”. Mentre a chi gli ha chiesto se il nome potrà essere quello di Maurizio Lupi, Salvini ha detto: “Ho scelto di non candidare parlamentari in carica”.

“Il dato certo è che anche senza il nome del candidato della squadra il centrodestra, stando agli ultimi dati, è avanti al centrosinistra a Milano. Se io fossi in Letta o in Sala sarei preoccupato. Se un sindaco, dopo cinque anni di mandato, arriva in svantaggio rispetto alla coalizione dell’opposizione che non ha ancora espresso il candidato, vuol dire che molti milanesi che avevano votato per Sala non lo votano più. Se noi presenteremo una squadra inclusiva, propositiva, vinciamo. Se io fossi in Letta o in Sala sarei preoccupato: se un sindaco dopo cinque anni di mandato, se ha fatto bene il suo lavoro non ha il 42 per cento, ma il 60 o il 70. Sarà una partita aperta, bella, che giocheremo quartiere per quartiere”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a margine dell’incontro “L’Italia riparte. Prima il lavoro”.
“Mi spiace – ha aggiunto – che la città di Milano per il Covid ma non solo per il Covid si sia fermata. Non ci siano grandi progetti, anche un progetto come lo stadio che porterebbe un miliardo di euro di investimenti e migliaia di posti di lavoro in città oltre che a riqualificare un quartiere, è fermo da mesi, da anni. E’ una città che ha bisogno di tornare a correre come Milano e i milanesi sono abituati da sempre a fare”, ha concluso Salvini. (MiaNews)