Alberi caduti, Lega: non è green, è incuria

Alberi caduti, anche sulle auto in sosta e sui binari del tram, cornicioni pericolanti, tetti e lamiere staccati a causa del vento: sono alcuni dei danni causati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta su Milano da ieri sera. Nella notte i vigili del fuoco del comando milanese hanno completato 120 interventi, trenta quelli ancora in attesa. Da questa mattina alle 7.30 sono già arrivate 180 richieste, oltre a 97 chiamate a minor gravità, che restano ‘in coda’. E’ questo il bollettino, aggiornato alle 11.45, diffuso dai vigili del fuoco, che hanno impiegato complessivamente trenta automezzi, di vario genere.

Per gestire l’emergenza maltempo dalla mezzanotte di ieri è aperto il centro operativo comunale di via Drago.

Il Comune ricorda che è attiva l’allerta meteo gialla (rischio ordinario) idrogeologica, idrica, temporali e vento, quindi invita cittadini e cittadine a porre particolare attenzione in prossimità delle aree a rischio esondazione dei due fiumi, Lambro e Seveso, e dei sottopassi. In particolare, a causa del vento, raccomanda di non sostare sotto e nelle vicinanze degli alberi e nei pressi di impalcature di cantieri, dehors e tende. E di provvedere alla messa in sicurezza di oggetti e vasi sui balconi e di tutti i manufatti che possono essere spostati dalle intemperie.

Nel Pavese il livello del fiume Po si è alzato di due metri e mezzo in 24 ore, quanto emerge dal monitoraggio Coldiretti su dati Aipo, sull’andamento del grande fiume al Ponte della Becca in provincia di Pavia, territorio dove si segnalano anche piante abbattute, campagne sommerse nell’alto Oltrepò e risaie sott’acqua in Lomellina a causa dell’esondazione del fiume Sesia.

I tecnici Coldiretti stanno monitorando la situazione per raccogliere eventuali indicazioni di danni o criticità. Al momento in provincia di Pavia si segnalano campagne sott’acqua nell’area di Varzi e risaie già seminate allagate a causa dell’esondazione del fiume Sesia nella zona dei comuni di Candia Lomellina e Palestro. Una situazione, spiega l’associazione, che potrebbe costringere gli agricoltori a dover riseminare e lavorare nuovamente i terreni sommersi: “Siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione del clima -osservano gli esperti di Coldiretti- con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”.

Per Coldiretti, si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono affrontare gli effetti sui cicli delle colture e sulla gestione delle acque, per la quale servono investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione.

“A causa dell’esondazione del fiume Sesia, al confine fra Piemonte e Lombardia, è chiusa la statale 596dir ‘Dei Cairoli’, dal chilometro 9,500 al 12,561, in località Candia Lomellina, in provincia di Pavia“, riferisce una nota di Anas che sottolinea: “Dove possibile la viabilità alternativa per questi tracciati è indicata in loco”.

Nella notte tra il 16 e il 17 aprile, forti raffiche di vento hanno causato la caduta di numerosi alberi in diverse zone di Milano, bloccando strade, danneggiando veicoli e mettendo in pericolo l’incolumità dei cittadini.
Un evento che, seppur legato al maltempo, evidenzia una criticità strutturale: la totale assenza di una manutenzione adeguata del verde urbano da parte del Comune di Milano.
“La giunta si riempie la bocca con la parola ‘green’, ma i fatti raccontano ben altro. Decine di alberi abbattuti dal vento dimostrano quanto sia pericolosa l’incuria: serve una gestione seria, pianificata e responsabile del patrimonio arboreo, non campagne di marketing ambientale. La sicurezza dei milanesi viene prima di tutto”, dichiara Alessandro Verri, capogruppo della Lega a Palazzo Marino.
A lui fa eco Emanuela Bossi, consigliere del Municipio 4:
“Nel nostro territorio la situazione è ormai fuori controllo: giardini pubblici abbandonati, potature inesistenti e alberi lasciati crescere in modo disordinato. È ora che il Comune presenti un piano straordinario di manutenzione e controllo, perché ogni albero non gestito è un potenziale pericolo. Non aspettiamo la prossima tragedia.”