19enne aggredita a Mantova da immigrato con precedenti per violenza sessuale.

Stava portando fuori il cane per quella breve passeggiata permessa dalle ordinanze sull’emergenza Coronavirus, quando è stata aggredita da un uomo che ha cercato di stuprarla, un richiedente asilo, pluripregiudicato per violenza sessuale, che dimora in un centro di accoglienza nel suo stesso quartiere, a Mantova. L’uomo, messo in fuga dal padre della giovane, è stato poi rintracciato e arrestato dalla Polizia di Stato.

E’ accaduto nel pomeriggio di ieri. La ragazza stava portando a passeggio il cane nelle adiacenze della sua abitazione, e aveva appena fatto rientro nel giardino di casa, quando il giovane, un ivoriano di 28 anni, con i capelli acconciati tipo “rasta”, l’ha afferrata per il collo, scaraventata a terra bloccandola.

Il padre della vittima, in quel momento in casa, attirato dalle urla della figlia, è intervenuto e lo ha inseguito fino a quando l’uomo è stato bloccato.

“Dagli accertamenti effettuati a suo carico – spiega una nota della Questura – era possibile appurare che il delinquente risultava essere senza fissa dimora in Italia, domiciliato nello stesso quartiere della vittima, in una struttura per richiedenti asilo, e pluripregiudicato in più province per reati di tipo sessuale nei confronti di giovani donne, nonché responsabile dei reati di spaccio di stupefacenti e rapina. Scarcerato per fine pena lo scorso 31 gennaio dalla Casa Circondariale di Terni, ove era stato recluso per reati, anche in questo caso, di violenza sessuale aggravata, violazione di domicilio e lesioni personali, era in seguito stato internato nel Centro di Permanenza per i Rimpatri di Ponte Galeria, a Roma, dal quale era uscito lo scorso 28 febbraio poiché richiedente asilo politico”. (ANSA)