Tre giorni di evento a Milano dal 7 al 9 maggio, per illustrare i risultati del progetto “CHalleNGE – Chiamata all’Azione promosso da Nuove Generazioni Ecologiste”. I partner del progetto, il Vicesindaco di Milano, delegati AICS, UE, FAO e numerosi relatori dal mondo della ricerca e cooperazione, hanno sottolineato l’importanza di promuovere un cambiamento agroecologico attraverso azioni concrete e collaborazione tra organizzazioni ed istituzioni. Iniziativa patrocinata dal Comune di Milano e Regione Lombardia.
Italia e Africa unite per un futuro più equo e sostenibile: questa è la sfida che è stata raccolta e tradotta in azioni concrete con il progetto CHAlleNGE – promosso da Deafal, ACRA, Mani Tese, Reattiva, Open Impact, Terra Nuova, Altreconomia, WWOOF Italia, con il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) – mettendo in rete esperienze, comunità educanti e pratiche virtuose di transizione agroecologica.
Tre giorni di incontri, dibattiti e testimonianze, che hanno visto la partecipazione di esperti, professionisti e rappresentanti di rilievo del mondo pubblico e privato, impegnati a diversi livelli nella promozione dell’agroecologia.
In particolare, giovedì 8 maggio presso lo Spazio Mosso si è ampiamente dibattuto dei risultati ottenuti dal Progetto CHAlleNGE, nato nel 2023 dalla coalizione Azione Terrae e ora giunto a conclusione.
Anna Scavuzzo, Vicesindaco e assessore all’Istruzione con delega alla Food Policy del Comune di Milano ha sottolineato: “A dieci anni da Expo 2015 è importante vedere come i temi della sostenibilità siano parte integrante delle agende urbane di città in tutto il mondo anche grazie a progetti di cooperazione decentrata che mettano in dialogo realtà diverse e autorità locali: promuovere esperienze e progetti che abbiano al centro della loro azione l’agroecologia ci permette di sviluppare in quest’ottica collaborazione proficue, impegnandoci nella trasformazione dei sistemi alimentari urbani e nell’affrontare percorsi di educazione e di formazione utili a coinvolgere le scuole, le famiglie, le comunità. Cambiare il proprio stile di vita è una sfida globale, impegnarsi per farlo tutti insieme è oggi ancora più importante”.
CHAlleNGE è un’importante iniziativa di Educazione alla Cittadinanza Globale, per promuovere un cambiamento concreto e coinvolgere attivamente diverse realtà e territori in Italia e nel mondo.
Afferma Irene Romualdi, AICS: “Diffondere l’importanza delle tematiche di questi due giorni di lavoro, legandole ad altri territori con uno sguardo “aperto” come fatto con le attività del Festival, partito dal Burkina Faso, e la mappatura di pratiche agroecologiche dal mondo, va nel solco di ciò, che come AICS, riteniamo importante: creare un terreno condiviso di scambio, dialogo e apprendimento condiviso. Non è casuale che i risultati di CHAlleNGE siano stati realizzati in un’iniziativa di Educazione alla Cittadinanza Globale, che è in grado di fornire e mettere in connessione contenuti e strumenti, attivando giovani, cittadinanza ed istituzioni: poiché l’azione passa per la consapevolezza”.
Il progetto ha coinvolto circa 230 classi di scuole primarie e secondarie distribuite in 7 regioni italiane, coinvolgendo oltre 4.600 studenti. Questi giovani hanno avuto l’opportunità di visitare aziende agricole del territorio che operano in un’ottica agroecologica e, attraverso metodologie interattive e coinvolgenti, si è favorita l’acquisizione di una maggiore consapevolezza dell’interconnessione tra tutti gli esseri viventi e dell’impatto delle proprie azioni sull’ambiente.
Numerosi anche i percorsi formativi attivati per docenti della scuola primaria e secondaria, educatori e agronomi di tutto il paese.
Un’altra importante attività promossa nel progetto è stata la mappatura buone pratiche di transizione agroecologica in Italia e nel mondo: 10 le pratiche realizzate in Italia – Lombardia, Veneto, Trentino, Emilia-Romagna, Campania, Sardegna, Basilicata – e 18 all’estero, con il coinvolgimento di 15 Paesi: Ciad, Marocco, Kenya, Perù, eSwatini, Croazia, Serbia, Turchia, Grecia, Portogallo, Burkina Faso, Senegal, Benin, Guinea Bissau, Niger. “L’iniziativa, è nata per stimolare la costruzione di una rete di pratiche virtuose per guidare economie del cibo eque e sostenibili, diffondere un approccio integrato e trasformativo fra gli attori chiave del sistema agroalimentare, facilitando lo scambio di esperienze.” Giorgio Menchini, portavoce della coalizione Azione Terrae.
Inoltre, è stato organizzato il Festival Itinerante dell’agroecologia: 7 tappe, una in Burkina Faso e sei in Italia, che hanno riunito istituzioni, associazioni locali e persone per favorire comportamenti e forme di partecipazione attiva, volti all’adozione di stili di consumo e di produzione più sostenibili.
Non è mancato il coinvolgimento della rete con il lancio di 2 campagne di social challenge realizzate con il contributo di Influencer cari ai più giovani.
“Il progetto CHAlleNGE ha affrontato e vinto numerose sfide per il cambiamento e ci ha dimostrato che l’agroecologia può dare risposte concrete e sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico nella filiera della produzione e consumo di cibo. Il progetto è in conclusione, ma la coalizione Azione Terrae è pronta ad intraprendere nuove sfide per generare ancora più cambiamento individuale e collettivo”. Susanna Debenedetti, Project Manager in Deafal per CHAlleNGE.
Sul sito web tutte le informazioni sul progetto CHAlleNGE e la Coalizione Azione Terrae: https://azioneterrae.com/