La Giunta ha approvato una delibera di aggiornamento del Regolamento della Commissione comunale per il Paesaggio, che entrerà in vigore a seguito del necessario passaggio in Consiglio comunale.
Per rispettare i criteri così modificati, in accordo con l’Amministrazione, i componenti dell’attuale Commissione, pur del tutto estranei ai fatti contestati dalla Procura di Milano in materia urbanistica ed edilizia, hanno all’unanimità preso atto della necessità di terminare il proprio lavoro per permettere a una nuova Commissione di operare in conformità con il nuovo regolamento, e con senso di responsabilità hanno conseguentemente rimesso il loro mandato nelle mani del Sindaco.
Il Regolamento disciplina la composizione, i criteri di selezione, la nomina, la durata e il funzionamento della Commissione comunale per il Paesaggio della città di Milano, ai sensi dell’art. 81 della legge regionale 12/2005, in attuazione dei “Criteri per la nomina dei componenti delle Commissioni per il Paesaggio e per la verifica della sussistenza dei requisiti di organizzazione e di competenza tecnico-scientifica per l’esercizio delle funzioni paesaggistiche” approvati con una delibera della Giunta regionale del 22 febbraio 2021.
Queste le principali integrazioni e modifiche introdotte rispetto al regolamento vigente: innanzitutto, l’Avviso pubblico per la selezione dei componenti della Commissione verrà rivolto a tutti i professionisti in via diretta e non più tramite Ordini professionali, Collegi, Associazioni Professionali, Università, Sovrintendenze e Associazioni, come invece è accaduto fino ad ora.
I candidati devono aver maturato una qualificata esperienza, almeno decennale (e non più triennale) se laureati, e di almeno 12 anni (e non 5) se diplomati, nell’ambito della libera professione, della carriera universitaria o in qualità di pubblico dipendente, in una delle materie indicate dalla dgr regionale e con riferimento alla tipologia delle funzioni paesaggistiche attribuite al Comune.
Il presidente, oltre all’abilitazione all’esercizio della professione, dovrà aver maturato una qualificata esperienza almeno decennale come libero professionista o pubblico dipendente nell’ambito della tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici.
Il numero dei commissari da 15 viene riportato a 11 per rendere più efficace la composizione del parere e limitare il ricorso alle sottocommissioni, anche a seguito del fatto che nessuno dei componenti – e non più la metà più uno – potrà ricoprire incarichi professionali nel territorio comunale di Milano negli anni di mandato. Quest’ultima indicazione viene estesa anche ai successivi 18 mesi dalla cessazione della carica, nei casi in cui i committenti abbiano presentato istanze esaminate dalla Commissione di cui sono stati membri.
Questo per eliminare alla radice le possibilità di casi di conflitto di interesse in presenza di professionisti che esercitano nello stesso contesto lavorativo dei progettisti degli interventi che esaminano in sede di Commissione o di eventuali committenti che operano sul territorio comunale.
Ridotto anche il numero di anni di carica della Commissione, da 4 a 3, per generare una maggiore alternanza attraverso la frequenza degli avvisi pubblici di selezione, oltre ad ottenere l’opportunità di ridurre a massimo 6 anni il loro mandato, avendo previsto anche che i commissari potranno essere rinnovati una sola volta.
Il rispetto dell’alternanza di genere resta fissato per un minimo di 5 (e non più 7) candidati per il genere di minor rappresentanza, in considerazione del numero ridotto dei commissari.
La delibera ha approvato anche la bozza di Convenzione tra il Comune di Milano e la Città Metropolitana, alla cui Commissione Paesaggio è possibile ricorrere in caso di necessità.
Le modifiche si sono rese necessarie a seguito delle indagini condotte dalla Procura di Milano e in particolare dell’Ordinanza dell’ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del 21 febbraio scorso sui criteri di nomina. Il clima che si è venuto conseguentemente a creare negli ultimi mesi ha fatto venir meno le condizioni per un sereno svolgimento dei lavori della Commissione.
La Commissione per il Paesaggio è un organo tecnico-consultivo del Comune che esprime pareri obbligatori non vincolanti (ai sensi della Legge Regionale 12/2005) su questioni di materia paesaggistica, con particolare attenzione alla coerenza del progetto con i principi, le norme e i vincoli degli strumenti paesistico-ambientali, nell’ottica di una tutela complessiva del territorio comunale.
“In quanto parte dell’Amministrazione Pubblica – dichiarano gli attuali membri della Commissione – condividiamo le medesime valutazioni, evidenziando come, in questo momento, siano venute meno le condizioni per un sereno svolgimento del nostro incarico. Al fine di tutelare il valore e la credibilità dell’Istituto che rappresentiamo, con l’obiettivo sempre perseguito di occuparsi innanzi tutto della qualità del paesaggio urbano della Città di Milano, abbiamo inteso agevolare e velocizzare la transizione verso la formazione di una nuova Commissione in linea con i criteri definiti dalla delibera di Giunta, rimettendo collegialmente il nostro mandato nelle mani del Sindaco”.