Morto operaio egiziano vittima di incidente sul lavoro mercoledì scorso a Monza. Uil: inaccettabile, serve reato omicidio sul lavoro

È purtroppo deceduto l’operaio 42enne rimasto vittima di un incidente mercoledì 24 aprile in un cantiere in via Giacosa, nel quartiere Cederna, a Monza.

L’uomo, di origini egiziane, era stato colpito in testa da un pezzo di ferro che si è staccato da una delle gru che si trova nel cantiere edile nel quale stava lavorando. La chiamata con la richiesta di soccorso era scattata nel primo pomeriggio e pochi minuti prima delle 15 in via Giacosa erano intervenuti gli agenti della polizia di Stato insieme ai sanitari del 118 con un’ambulanza e un’automedica allertate in codice rosso e il personale dell’Ats. Le condizioni dell’operaio 42enne erano apparse fin da subito gravissime e il trasferimento era avvenuto in codice rosso all’ospedale San Gerardo.

L’uomo è morto sabato. Un drammatico incidente sul lavoro sul quale ora sta indagando l’Ats.

Davanti alla morte dell’operaio egiziano rimasto ferito lo scorso 24 aprile la UIL
Monza e Brianza e la Feneal UIL Bergamo e Brianza sono pronti a nuove iniziative anche forti per cercare di mettere un argine a questa strage infinita.

Dopo questo ennesimo incidente mortale, infatti, che arriva quando non si sono ancora spenti i riflettori sul precedente, i sindacati sono esasperati davanti a numeri che lo scoro anno nella maglia nera Lombardia hanno registrato 172 morti e oltre 500 mila infortuni e che nei primi mesi del 2024 segna già oltre 30 decessi.

<<E’ inaccettabile – sottolinea il coordinatore UIL Monza e Brianza Giancarlo Pagani– che ogni giorno si debbano registrare incidenti e morti sul lavoro. Abbiamo ribadito in più occasioni, anche in virtù della campagna nazionale lanciata 2 anni fa Zero Morti sul Lavoro, che serve una vera formazione delle maestranze. Una formazione fatta on the job ossia sul posto di lavoro proprio per capire quelle che possono essere le problematiche del cantiere o della fabbrica. Una richiesta che facciamo insieme a maggiori ispezioni, lo stop dei supabbalti a cascata, una procura speciale e anche l’omicidio sul lavoro. Purtroppo pare che alla politica dia fastidio sentir parlare di vittime e di incidenti sul lavoro come se mettessero in conto che la cosa sia del tutto normale. Davanti a tutto questo siamo pronti a
misure ancor più drastiche perché davvero così non è possibile continuare>>.

<<Ancora una volta – sottolinea Fabrizio Zaniolo di Feneal Uil Bergamo e Brianza – siamo a
denunciare la mancanza di sicurezza all’interno dei cantieri edili nonostante la campagna Uil. E nuovamente siamo a piangere e denunciare la perdita di un amico e un compagno che lavorava in sub sub appalto. Lo ribadiamo per l’ennesima volta: si metta un freno ai subappalti a cascata e si investa in ispezioni e formazione anche attraverso quella on the job>>.