Tassista aggredito da conducente NCC, la protest

Venerdì sera al posteggio taxi di via Leopardi, in zona Cadorna a Milano, si è verificato un grave episodio di violenza ai danni di un tassista milanese. Secondo le testimonianze, l’uomo di circa 65 anni si è trovato costretto a scendere dal proprio veicolo per chiedere a un conducente NCC di spostare l’auto, che bloccava l’uscita dal posteggio taxi. La situazione è rapidamente degenerata e il conducente dell’NCC, un uomo sui 35/40 anni, ha reagito violentemente colpendo il tassista con diversi pugni.

L’uomo è caduto a terra ferendosi alla testa. Per fortuna sul posto è sopraggiunto un collega che ha fermato l’aggressore utilizzando uno spray al peperoncino. Per fortuna il suo intervento ha evitato conseguenze peggiori, ma ha riacceso la discussione sul problema della sicurezza dei lavoratori del settore e la necessità di controlli più rigorosi.

Negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli episodi di aggressione tra tassisti e conducenti NCC, spesso legati a situazioni di abusivismo o alla violazione delle norme che regolano la sosta e l’accesso agli stalli taxi. Una tensione alimentata anche dalla mancanza di controlli regolari che alimentano il clima di insicurezza che sfociano poi in episodi di violenza proprio come quello accorso al tassista.

“Quanto avvenuto la scorsa notte nel centro di Milano, dove per l’ennesima volta un tassista è stato brutalmente aggredito e picchiato dal conducente di una vettura di noleggio, dimostra in modo cristallino tutta la tracotanza e il sostanziale senso di impunità di cui godono persone oramai abituate ad operare al di fuori di qualsiasi regola”.

Lo afferma in una nota il segretario nazionale di Federtaxi Cisal, Massimo Campagnolo. “A Milano, come in tante altre città italiane – prosegue – si sta determinando una situazione non più sostenibile: i conducenti delle auto bianche che si limitano esclusivamente a chiedere il rispetto delle regole del servizio, sono continuamente minacciati ed aggrediti in un clima da farwest, da noleggiatori che agiscono impropriamente e abusivi tradizionali”.

Secondo Campagnolo, “in questa situazione che sta assumendo sempre più una piega drammatica, sindaci ed amministratori non possono più permettersi di tollerare il crescente
abusivismo diffuso nel settore, favorito anche dall’operato delle applicazioni di potenti gruppi multinazionali che agiscono in dispregio alle normative vigenti”.

Gli amministratori locali, conclude la nota, “hanno il dovere di intervenire per fermare lo scempio che si sta determinando nei loro territori, al fine di tutelare gli utenti e gli
operatori regolari del trasporto pubblico non di linea”.