Super Olimpia sbanca Barcellona

L’Olimpia resta aggrappata all’avversario nel primo tempo, va sotto di nove nella ripresa e in quel momento risponde con una forza inaudita, sia in difesa che in attacco. Il Barcellona segna cinque punti, tutti di Punter, ma sono gli ultimi del terzo quarto in cui invece l’Olimpia, trascinata da Zach LeDay ma non solo Zach LeDay, esplode, segna un canestro dietro l’altro, guadagna tiri liberi, li centra e in un attimo capovolge tutto, passa dall’orlo del baratro a dominare la partita volando a più 16 per poi controllare la gara nel quarto conclusivo. Una vittoria strepitosa, con 54 punti nel secondo tempo di cui 36 in un terzo periodo da consegnare alla storia. Per l’Olimpia è la sesta vittoria in fila, l’ottava nelle ultime nove, 94-81.

IL PRIMO TEMPO – Il Barcellona è molto centrato nell’esecuzione offensiva. Nei primi cinque minuti mette tre triple con tre giocatori diversi, incluso Jan Vesely, riesce ad arrivare al ferro con relativa facilità e scappa a più sei al primo time-out. Al rientro, con Mirotic in panchina a respirare dopo sette punti consecutivi, il Barcellona continua a macinare buoni tiri ampliando il divario con due canestri consecutivi di Hernangomez da sotto. Milano scivola a meno nove. Nel finale di periodo, ha un passaggio favorevole perché LeDay e Shields attaccando dal palleggio si procurano quattro tiri liberi con i quali riducono lo scarto a cinque punti. L’ultimo possesso però è favorevole ai blaugrana con una tripla di Dario Brizuela, in campo a sorpresa al posto di Alex Abrines indisposto, per il 24-16. La partita riprende quota all’inizio del secondo quarto. Un canestro di Diop, poi una palla rubata ancora da Diop, una tripla di Mirotic. L’Olimpia ricuce il divario, anche se la difesa non riesce a sostenere lo sforzo dell’attacco così il Barcellona rimane davanti. Una tripla pazzesca di Armoni Brooks riporta l’Olimpia a meno uno. Dal time-out, il Barcellona esce con cinque punti consecutivi di Justin Anderson. Ma LeDay risponde anche con lui cinque punti e l’Olimpia resta lì, incollata all’avversaria. Un tiro libero di Mirotic firma la parità a quota 38, poi il Barcellona prova a finire ancora meglio con un’altra tripla di Anderson, cui risponde in penetrazione Causeur per il 43-30 dell’intervallo.

IL SECONDO TEMPO – Due volte la tripla del pareggio viene respinta da due rimbalzi beffardi sul ferro. La prima è di Mirotic, la seconda di Mannion, cui poco dopo tolgono anche un tiro libero per invasione di piede. Il Barcellona approfitta di un paio di congiunture favorevoli per schizzare a più nove su una tripla di Juan Nunez. Nel momento più difficile, l’Olimpia risponde con una tripla di Causeur poi un gioco da quattro punti di LeDay. Kevin Punter prova a caricarsi il Barcellona sulle spalle: prima segna un jumper dalla media, che LeDay cancella con la seconda tripla consecutiva, poi segna a sua volta dall’arco e tocca a Shields rispondere con un’altra tripla. L’Olimpia da meno nove torna a meno uno. Bolmaro dalla lunetta firma il sorpasso. L’inerzia cambia padrone, la difesa sale di tono. Il parziale è impressionante. Contiene anche cinque punti di Dimitrijevic. L’Olimpia piazza un break complessivo di 30-5 e da meno nove vola a più 16 in un terzo periodo da 36-17, chiuso avanti 76-60. Il Barcellona va all’assalto in un Palau che diventa incandescente per sostenere il tentativo di riprendere in mano l’inerzia della gara. Vesely dentro l’area soprattutto e Satoransky riavvicinano il Barcellona a meno 11. Ma dall’angolo LeDay respinge la rimonta. si sistema soprattutto in difesa. A quattro minuti dalla fine, Mirotic dalla lunetta ripristina i 16 punti di margine che c’erano all’inizio del quarto quarto. Così il finale diventa una passerella per Nikola Mirotic e uno show per Zach LeDay, 33 punti e record carriera nel 94-81 finale.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Barcellona: “E’ stata una vittoria importante contro una squadra forte come il Barcellona, sul suo campo. Sono felice per i giocatori perché sono stati pazienti. Nella prima parte la loro difesa con i cambi ci ha un po’ complicato la circolazione di palla e in difesa abbiamo sofferto. Nel secondo tempo siamo stati molto più pazienti in attacco, abbiamo costruito tanti tiri aperti ma soprattutto la difesa è salita di livello. Grande vittoria, ma è solo una partita, festeggiamo per 24 ore, ma questa è una competizione molto lunga e molto dura. In ogni partita può accadere di tutto. Per noi è stato un altro passo avanti in termini di coesione, consistenza, difesa, controllo dei nervi, tutte le piccole cose che ci possono aiutare a vincere le partite. Ad esempio, oggi abbiamo concesso solo tre rimbalzi d’attacco al Barcellona nel primo tempo e nessuno nel secondo. Abbiamo cambiato otto giocatori in estate e trovare equilibrio non è stato facile. Vincendo la Supercoppa a Bologna in trasferta contro la Virtus era un’indicazione importante che avevamo dei valori. Poi abbiamo anche perso una partita in cui vincevamo di 27 punti: il controllo di nervi è fondamentale per tutti. Se sbagli due tiri, subisci due contropiedi, specialmente in casa ti viene ansia. E’ successo a noi, è successo ad altri, vincere in casa sta diventando difficile. Nel nostro caso abbiamo avuto Josh Nebo disponibile solo per quattro gare. Per noi è un giocatore fondamentale. Ma ci siamo adattati ad esempio giocando minuti importanti con Zach LeDay e Mirotic insieme. Il 30-5 di parziale non è solo merito nostro, o demerito loro. Come ho detto, alle volte si sbaglia e si diventa nervosi e cambia tutto sul campo.”