Rebic risponde a Morata, buon pari del Milan in casa Juventus.

Juventus’ Leonardo Bonucci and Milan’s Mike Maignan in action during the italian Serie A soccer match Juventus FC vs AC Milan at Allianz Stadium in Turin, Italy, 19 september 2021 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Juventus e Milan 1-1 (1-0) nel posticipo della 4/a giornata del campionato di calcio di Serie A disputato sul terreno dell’Allianz Stadium di Torino.

I gol: nel primo tempo Morata per la Juventus al 4′; nel secondo tempo Rebic al 31′. (ANSA).

Stefano Pioli è stato intervistato da DAZN al termine di Juventus-Milan. Queste le sue dichiarazioni:

Dopo la sofferenza iniziale c’è stata la reazione: “Siamo venuti qua per vincere la partita, nei primi minuti abbiamo trovato una juve migliore di noi. Poi siamo migliorati, nel secondo tempo sicuramente molto meglio noi. Abbiamo provato a vincerla, è stata una prestazione positiva”.

I meriti di Rebic: “I meriti glieli do tutti i giorni, ha grandissima intensità e qualità. Gioca in tutti i ruoli, ci sta dando una mano con Olivier e Ibra fuori. Credo che abbia nelle sue qualità giocate importanti che possono aiutarci a rompere le partite”.

Quanto ti è mancato un terminale offensivo come Ibra o Giroud? “Non abbiamo fatto una prestazione inferiore alle precedenti, bisogna contare il valore dell’avversario. Abbiamo giocato un buon calcio. Abbiamo subito un gol in cui abbiamo commesso errori, un gol che ha permesso alla Juve di difendere basso. Non mancano le idee, la volontà e lo spirito di squadra: abbiamo provato a vincere la gara e questo è importante”.

Avete avuto difficoltà con i movimenti di Rabiot? “Sì, loro hanno lavorato molto bene da quel lato. Sviluppavano di la, la collaborazione di Saelemaekers e Tomori in certi casi doveva essere migliore. Non abbiamo iniziato bene, potevamo fare qualcosa in più ma loro hanno fatto ottime giocate che hanno saltato la nostra prima pressione e qualcosa abbiamo concesso”.

La squadra è più consapevole? “Sono d’accordo, è anche quello che ho detto alla squadra: dobbiamo essere consapevoli. L’anno scorso per vincere partite del genere dovevamo quasi sperare nel miracolo, invece quest’anno sappiamo che possiamo vincerle. Anche stasera siamo stati coraggiosi e alla lunga abbiamo provato a vincerla. Oggi abbiamo giocato di tempo effettivo 48 minuti: si parla troppo, si fischia troppo. Dipende da noi, dal nostro atteggiamento, dalle proteste, dagli arbitri. 48 minuti di tempo effettivo sono troppo pochi, questo fa la differenza anche in Europa. Se vogliamo poi rapportarci ad altri campionati cerchiamo di crescere tutti da questo punto di vista”.

Quanto è contento della crescita dei suoi giovani? “Sono felicissimo di queste situazioni, ho sempre notato grande disponibilità e voglia di superare momenti difficili, anche individuali. Sono ragazzi tenaci e di qualità, quando lavori con questa dedizione poi le soddisfazioni arrivano”.

Al terzo minuto lei Morata lo avrebbe preso? “Io non lo prendevo (ride, ndr)”.