Presentato Gp di Formula 1 di Monza

“Monza ha bisogno della Formula 1, ma  anche la Formula 1 ha bisogno e non può fare a meno di Monza. Perché questa è la vetrina più bella e appassionante e anche quest’anno è pronta a regalare un weekend ricco di emozioni. Che, ci auguriamo, da inguaribili ottimisti e mettendo in campo tutte le scaramanzie del caso, possa assumere anche tinte rosse. Rosso Ferrari”.

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la conferenza stampa di presentazione del ‘Formula 1 Pirelli Gran Premio d’ Italia’ svoltasi ieri all’autodromo di Monza.

Allargando gli orizzonti oltre l’evento sportivo, il governatore ha evidenziato come “il ‘Tempio della Velocità’, in uno scenario unico e inimitabile, sia sempre più anche motivo di attrazione turistica, oltre che sede consolidata di innovazione e sperimentazione tecnologica”.

“E tutto ciò – ha proseguito il presidente Fontana – non solo per la crescita della nostra regione, ma più in generale dell’intero Paese”. “L’Autodromo di Monza e tutto il suo contesto, con una Villa Reale sempre più ‘splendente’ e fruibile ai visitatori – ha concluso – sono uno dei fiori all’occhiello dell’eccellenza di una Lombardia vocata in maniera forte e importante a posizionamento di caratura internazionale”.

 

All’appuntamento ha preso parte anche il sottosegretario allo Sport e Giovani, Lara Magoni, secondo cui “il Gran Premio di Monza rappresenta lo sport italiano nel mondo”. “L’autodromo di Monza – ha proseguito – ha fatto e continuerà a fare la storia della Formula 1 e dello sport mondiale con Regione Lombardia sempre in prima fila per sostenere i grandi eventi sportivi. E questo è certamente uno dei più prestigiosi ed iconici del panorama internazionale. Un’eccezionale occasione di visibilità per la Lombardia, per Monza e per tutto il Paese. Lo sport ancora una volta si conferma strumento strategico per la promozione e la valorizzazione del nostro territorio”. (LNews)

Il rinnovo contrattuale è una questione che “dobbiamo affrontare velocemente. Siamo a due anni dalla scadenza del contratto. Come sapete bene gli ultimi contratti sono stati fatti a cifre molto ma molto più alte rispetto a quelle che paga ancora e che pagherà fino al 2025 ACI a Formula1. Quindi dovremmo vedere dal 2026 in poi quanto sarà questa cifra e quindi come poter riuscire ad affrontare questo impegno”. Lo ha detto il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, a margine della conferenza stampa della presentazione del Gran Premio di Formula1 di Monza che si correrà domenica 3 settembre. “Il problema più rilevante dal punto di vista economico – ha continuato Sticchi Damiani – come sempre in questi casi, è trovare risorse”. Riguardo ai lavori che presto verranno fatti nell’autodromo, anche in vista del rinnovo del contratto per il Gp, e che coinvolgeranno anche le tribune, il presidente dell’ACI ha dichiarato: “Naturalmente parliamo non della tribuna centrale, che è un monumento e sarà conservata, ben manutenuta, ma niente di più, parliamo di quelle in tubi innocenti. Ce ne sono tante, sparse in tutto il percorso, che dimostrano non solo l’età ma sono anche un po’ obsolete e antistoriche. Lì dovremmo fare delle tribune, in base anche ai finanziamenti che otterremo, per poter avere all’interno della tribuna, quindi parliamo degli spazi sottostanti, gli spazi per l’hospitality, il catering con tutti i servizi e anche lo sky box, che rappresentano la possibilità di dare un’offerta sicuramente migliore e più consona ai tempi”. Rispondendo alla domanda sulle tempistiche di inizio lavori, Sticchi Damiani ha aggiunto: “Ho parlato di fine dell’anno, fine novembre. Sappiamo che a dicembre abbiamo il rally qui a Monza. Vedremo come far convivere per qualche settimana le due cose. L’apertura del cantiere comporta una serie di attività preparatorie, vediamo se riusciamo a fare in maniera che a dicembre comunque inizio i lavori”. In merito a questi, ha continuato Damiani “non vedo grosse difficoltà, anzi, mi sembra che Regione Lombardia e il Ministero delle Infrastrutture stiano veramente impegnati. Già hanno dato delle prove concrete e siamo convinti che le daranno ancora. Il discorso della gestione è diverso. Non sarebbe male ispirarci al modello Imola che ha funzionato molto bene”.