Olimpia shock, in Eurolega rimonta da +27

La più rocambolesca delle partite: l’Olimpia gioca bene, corre, segna, difende, va a rimbalzo, trova tanto da tutti e dilaga anche sul più 27. Un più 27 pesante, nel cuore del secondo tempo, cominciato a più 18 e proseguito tenendo l’avversaria senza segnare per altri quattro minuti. Ci sarebbero le condizioni per dominare la partita, per scavare un divario importante persino in prospettiva. Persino il primo tentativo di rimonta dello Zalgiris sembra volenteroso ma velleitario perché serve soprattutto a ridurre lo scarto. L’Olimpia ruota i suoi uomini e quando serve recupera i suoi punti di riferimento. Quando lo scarto da più 27 scende a più 11, Shavon Shields prende la squadra per mano, segna due volte e riapre 15 punti di margine a cinque minuti dalla fine. E’ una partita morta e seppellita più volte. Invece l’Olimpia si ferma, smette di muovere la palla e fare canestro in attacco, fabbrica palle perse banali e in difesa “guarda” la partita: concede tiri aperti da tre o penetrazioni al ferro. Quando il suicidio è certo, non ha più il respiro, l’energia e nemmeno i falli per essere rianimata così incassa una sconfitta terribile per il morale, 85-82. In più Ousmane Diop “sale” sul piede di un avversario e si procura una distorsione alla caviglia destra che sarà rivalutata in queste ore.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia comincia con un quintetto solitamente utilizzato più avanti nel corso della gara, quello con Zah LeDay da centro nominale anche se poi è Mirotic a marcare Bryant Dunston. Lo Zalgiris parte 5-0 ma Dunston spende subito due falli. Milano supera con una tripla di Ricci. Poi viceversa il quintetto più difensivo con Bolmaro e Tonut contiene l’attacco di Kaunas e genera la fuga dell’Olimpia con LeDay a spendere l’intero primo periodo in campo e Bolmaro ad alzare pressione difensiva e ritmi offensivi. Una sua tripla spacca l’equilibrio chiudendo il primo sul 24-17. Nel secondo periodo quando anche LeDay osserva un passaggio in panchina, l’Olimpia alimenta l’allungo. Bolmaro crea situazioni in transizioni, poi è sorretto da una fiammata di Armoni Brooks. In sequenza, schiaccia un pallone in contropiede e poi converte un gioco da quattro punti. L’Olimpia scava 15 punti di vantaggio, mentre Coach Trinchieri spende due time-out per tentare di arrestare l’emorragia. Anche rimescolando le carte l’Olimpia continua a crescere: David McCormack segna due canestri da sotto, incluso un tap-in a rimbalzo e apre venti di vantaggio. Al secondo ingresso, Neno Dimitrijevic usa il suo arresto e tiro dalla media. Lo Zalgiris trova un po’ di ritmo con Lekavicius e Francisco insieme, ma si riavvicina solo fino a 17 punti di divario mentre all’intervallo sono 18, 49-31.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia ripropone il quintetto d’inizio gara. Perde un po’ di precisione al tiro ma tiene lo Zalgiris segna segnare per quattro minuti e timbra il massimo vantaggio sul 56-31 con time-out di Coach Trinchieri. Il massimo divario raggiunge quota 27, sul 60-33 Poi lo Zalgiris ricorre al pressing a tutto campo, specula anche su un calo di attenzione dell’Olimpia e progressivamente la partita cambia aspetto, Dopo tre quarti tutto appare ancora sotto controllo sul 66-48. Ma lo Zalgiris si prepara a segnare a raffica da tre, ad arrivare al ferro, mette tutti i tiri liberi, va a rimbalzo, difende. L’Olimpia aspetta solo che trascorra il tempo. Quando il divario viene ridotto a 11 punti, Shavon Shields due volte in penetrazione segna i canestri del 75-60. Una volta di più la gara sembrerebbe finita. Lo Zalgiris invece risponde ancora. Tocca a Dimitrijevic segnare un canestro pesantissimo che restituisce all’Olimpia 12 punti di margine. Ma è incredibilmente ancora lo Zalgiris a replicare. Edgaras Ulanovas, fino a quel momento, silente, zero punti, mette due triple consecutive dall’angolo. Ne mette una Smailagic e un’altra il grande protagonista della rimonta, Francisco Garcia. L’Olimpia si fa prendere dal panico, quando regge le penetrazioni commette fallo, perde uomini per penalità come LeDay e Ricci. Su un gioco da tre punti in cui si infortuna Francisco pareggia la partita. Poi lo Zalgiris va avanti. Bolmaro con una grande giocata prende fallo. Potrebbe essere un gioco da tre punti, invece la palla beffardamente finisce fuori, così deve inseguire la parità dalla lunetta. Segna solo il primo tiro libero. Lo Zalgiris costruisce l’85-82 finale perché il tentativo estremo di Armoni Brooks è sfortunato. Finisce 85-82 per lo Zalgiris con 52-22 di parziale.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la gara con lo Zalgiris Kaunas: “Dobbiamo avere l’onestà di chiedere scusa per l’orribile prestazione degli ultimi 15 minuti. Loro ci hanno creduto, hanno continuato a giocare, noi abbiamo subito. I primi 25 minuti sono stati forse i migliori dell’anno, poi quello è accaduto dopo è stato orrendo. In attacco, anziché muovere la palla come avevamo fatto prima abbiamo cominciato a cercare gli eroismi personali, in difesa abbiamo solo subito penetrazioni e nella migliore delle ipotesi quando non sono arrivati al ferro abbiamo permesso degli scarichi e comodi tiri da tre. Non abbiamo fatto nulla. Dobbiamo guardarci dentro, tutti. Per ora possiamo solo chiedere scusa, abbassare la testa e rimettersi a lavorare”.