Olimpia, serata storta, sconfitta a Parigi

E’ una serata vissuta tutta all’inseguimento, sulla quale pesa l’inizio da 0-12. Tante volte si è avvicinata anche in modo sensibile, anche ribaltando l’inerzia della partita, addirittura con un terzo quarto da 30 punti, ma non è mai riuscita tranne qualche volta a fermare l’attacco del Paris Basketball, ispirato dalla serata mostruosa di TJ Shorts, micidiale ad attaccare in velocità, a colpire dalla media e a mandare a canestro i compagni nel 92-79. Questa volta, Mirotic non riesce ad essere eroico come a Belgrado: le sue condizioni fisiche sono precarie e deve appellarsi solo al suo cuore, ma in generale l’Olimpia non è riuscita ad arginare il gioco dentro-fuori imposto da Shorts e in attacco ha vissuto di fiammate, Nico Mannion all’inizio, un incredibile Fabien Causeur nel terzo quarto, ma non di costanza.

L’Olimpia ha un inizio molto incerto, non riesce a prendersi vantaggi contro la difesa aggressiva del Paris Basketball che occupa l’area e anticipa le linee di passaggio. Per quattro minuti segna solo la squadra di casa, a Bolmaro fischiano un antisportivo e quando Outtara converte la terza tripla, Paris è avanti 12-0. Il primo canestro lo segna Mannion da tre dopo quattro minuti e mezzo. Lo imita subito dopo Shields. E’ il primo momento favorevole all’Olimpia ma non dura. Su un tecnico fischiato a LeDay per flopping, Paris risale a più dieci. Nico Mannion prova a caricarsi la squadra sulle spalle. Serve, è necessario, perché Paris cerca di eliminare i principali realizzatori di Milano, soprattutto raddoppia sempre o addirittura triplica Mirotic. Le due triple di Mannion riportano l’Olimpia a meno quattro. Quella di Stefano Tonut, che un avvio notevole, vale il meno uno, 16-15. Ma il primo periodo lo finisce meglio Paris, con due liberi di Shorts e un rimbalzo offensivo convertito da Hayes per il 22-18. L’Olimpia nel primo periodo ha sei triple ma nessun canestro da due e nessun tiro libero. L’inizio del secondo quarto però somiglia al primo. Shorts detta i ritmi, manda a canestro Ward e Paris riprende nove puti di vantaggio prima che l’Olimpia si metta in moto. Lo fa ancora Tonut, due volte, attaccando il ferro. Ma in difesa la velocità avversaria si rivela un problema. Un gioco da tre punti di Nadir Hifi apre il massimo vantaggio di 11 punti con time-out incluso. Al ritorno in campo, l’Olimpia produce un 4-0 cancellato da una tripla di Maodo Lo. Al terzo fallo di Bolmaro, si prova ad abbassare il quintetto con Shields da ala forte nominale. Un 5-0 firmato da LeDay dall’angolo riporta l’Olimpia a meno sei, ma proprio nel momento migliore riemerge Paris con un contropiede di Shorts e una tripla di Herrera per il 48-37 di metà gara.

Paris Basketball tenta di chiuderla subito, con TJ Shorts a imporre il proprio passo. Una sua tripla da rimbalzo d’attacco, un’altra centrata da Sebastian Herrera spaccano l’equilibrio e generano 17 punti di vantaggio all’inizio del terzo periodo. Dopo una sbandata, l’Olimpia si rimette in ritmo con una tripla di Causeur, un canestro da sotto di Mirotic e un gioco da tre ancora di Causeur. Dopo due tiri liberi convertiti da Mirotic, parziale di 10-0, l’Olimpia torna a meno sette. La rimonta è frustrata da una tripla fortunosa di Daulton Hommes. Trascinata da un incredibile terzo quarto di Fabien Causeur, tra entrate, falli subiti, floater, l’Olimpia torna diverse volte a meno quattro. A frustrarla sono tre tiri liberi di Herrera e poi Shorts ripristina le nove lunghezze di vantaggio, 76-67, dopo tre quarti. Nel quarto quarto, l’Olimpia non riesce a trovare continuità né in attacco né in difesa, inoltre ha problemi di falli, quattro Bolmaro, quattro Mannion, tre di Shields e Causeur. Paris Basketball riesce ad aprire il campo con le penetrazioni di Shorts e chiude 92-79.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Parigi: “Siamo partiti male, è stato un brutto avvio e l’abbiamo pagato. Dopo siamo migliorati e riportato la gara in equilibrio ma quando siamo arrivati a meno quattro abbiamo commesso qualche errore ad esempio un fallo su un tiro da tre in un momento cruciale dopo un terzo periodo giocato bene. Purtroppo ci sono ancora errori che ci portiamo dietro e ci impediscono di essere abbastanza consistenti. Ma torniamo a casa sapendo di aver fatto diverse cose buone nonostante il brutto avvio e qualche problema, ad esempio stasera era evidente che Mirotic fosse in difficoltà anche se ha voluto esserci. In queste condizioni non era facile giocare contro una squadra così veloce che si esprime a questi ritmi. Ovviamente, TJ Shorts ha dominato la partita. Mi impressiona la sua personalità: vederlo anche da avversario è un piacere. Ha questo cambio di passo, di direzione, che è difficile da contenere e poi prende sempre le decisioni giuste. Persino in difesa fatichi ad attaccarlo perché è estremamente veloce e forte fisicamente poi loro sono bravi ad aver costruito un sistema che si adatta rapidamente quando provi ad attaccarlo in post basso. Non sono sorpreso da Tiago Splitter: come faceva da giocatore regge bene la pressione, ha sempre un buon piano gara e una rotazione consistente. La sua squadra gioca con entusiasmo e zero pressione. Per quanto ci riguarda cercheremo di recuperare chi è maggiormente in difficoltà e ci prepariamo a queste ultime quattro partite giocandoci le nostre chance fino in fondo perché è dimostrato che può accadere di tutto”.