Il mondo dello sport è stato colpito da un grave lutto con la scomparsa di Renato Molinari, una leggenda della motonautica italiana, morto all’età di 78 anni. Molinari è stato uno degli atleti italiani più acclamati nella storia delle competizioni acquatiche.
Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti durante la sua carriera, spicca il prestigioso Collare d’Oro al Merito Sportivo, che è il massimo riconoscimento attribuito dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI).
Inoltre, nel 2015, il suo nome è stato inserito tra quelli delle leggende dello sport italiano nella Walk of Fame situata al Foro Italico di Roma. Renato Molinari è nato il 27 febbraio 1946 a Nesso, un piccolo comune in provincia di Como. Era figlio di Angelo Molinari, un rinomato designer di imbarcazioni e anche lui campione di motonautica. Renato ha ereditato la passione per le competizioni nautiche dal padre e ha iniziato a gareggiare già all’età di 18 anni, nel 1964.
La sua carriera è stata eccezionalmente prolifica: ha vinto 18 titoli mondiali e 13 titoli europei, affermandosi come uno degli atleti più vincenti nella storia della motonautica. Molinari non si è limitato a gareggiare solo in competizioni ordinarie. Ha dominato tutte le principali competizioni mondiali come la 24 Ore di Rouen, che ha vinto quattro volte, e la 6 Ore di Parigi, anche quella vinta quattro volte. Ha conquistato la celebre gara Pavia-Venezia tre volte, stabilendo anche il record della corsa. Altri successi includono due vittorie nella 9 Ore di Parker e un trionfo nel Trofeo Duca di York a Bristol.
Nonostante i numerosi trionfi, Molinari ha sempre cercato di migliorarsi, stabilendo undici record mondiali e ricevendo il Premio “Chevron Sportsman dell’anno” per ben cinque volte, un riconoscimento che lo ha consacrato come miglior atleta dell’anno in varie occasioni. La sua carriera è continuata anche nel competitivo mondo della Formula 1 motonautica, dove ha vinto il campionato mondiale nel 1981, 1983 e 1984.
Dopo aver accumulato innumerevoli vittorie e successi personali, Molinari ha deciso di fare un passo indietro dalla competizione per assumere il ruolo di General Manager del team Nordica nel 1985. Tuttavia, la sua passione per le barche non si è mai spenta e nello stesso anno è tornato a gareggiare, questa volta con un catamarano da lui stesso progettato, il Falcon 46. Nel 1986, grazie alla sua vasta esperienza e conoscenza tecnica, è stato nominato direttore tecnico delle Formule 1, 2 e 3 nel circuito motonautico. Questo incarico ha ulteriormente consolidato la sua figura come pilastro della motonautica internazionale.
La carriera straordinaria di Renato Molinari è stata giustamente celebrata dal CONI, che il 19 dicembre 2018 gli ha conferito il Collare d’Oro al Merito Sportivo, la massima onorificenza dello sport italiano, durante una cerimonia tenutasi nella Sala delle Armi del Parco del Foro Italico