L’Olimpia si aggiudica il classico contro la Virtus Bologna.

La difesa dell’Olimpia è quella che vince la partita, permette alla squadra di resistere a tutti gli urti e poi di reggere i momenti difficili in attacco garantendo la vittoria di Bologna 73-68. Sono bastati alcuni guizzi offensivi, di Shields e LeDay nel primo tempo, di Kevin Punter nella ripresa per accumulare qualche punticino di vantaggio che è stato sufficiente grazie alla tenuta dietro, anche con Hines e Datome carichi di quattro falli. La Virtus ha tentato di allargare il campo giocando con quattro tiratori attorno ad un lungo, ma l’Olimpia ha risposto a tutto e infine vinto 73-68, salendo a 11-1 in campionato, con Shields ad ampliare la serie di gare in doppia cifra consecutive, Punter ad abbinare ai suoi 18 punti anche una difesa arcigna su Teodosic. Alla fine la Virtus è stata tenuta al 41% da due, molto al di sotto delle sue medie stagionali, e al 33% da tre. Kyle Hines contro la batteria di cinque lunghi di Bologna ha risposto correggendo subito la difesa sofferente dei primi possessi su Gamble arpionando anche 13 rimbalzi.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia parte 5-0 con una tripla di Malcolm Delaney e una palla rubata di Shavon Shields. Poi però le palle perse macchiano l’avvio di gara, sono tre nei primi cinque minuti. Bologna mette la testa avanti sul primo canestro di Marco Belinelli. La Virtus si affida molto al gioco interno di Julian Gamble (otto punti nel primo periodo). Milano risponde con una tripla di Punter e poi una di Shields garantita da un rimbalzo offensivo di Delaney. Un jumper di Kyle Hines vale il 17-11, due schiacciate consecutive di LeDay producono il momentaneo più otto. Bologna si rimette in moto con un parziale di 7-0 avviato da una tripla di Josh Adams. Poi Teodosic con cinque viaggi consecutivi in lunetta sorpassa sul 24-23 che chiude il primo periodo.

IL SECONDO QUARTO – Il momento di buoi offensivo dell’Olimpia prosegue a inizio secondo quarto. Il parziale negativo è di 18-4. La Virtus parte con una palla rubata a metà campo e su una transizione Teodosic segna da tre scavando sei punti di differenza tra le due squadre. Sergio Rodriguez dall’angolo restituisce ritmo alla squadra. La sua seconda bomba impatta la gara a quota 29. L’Olimpia torna avanti dopo la risposta di Adams con un taglio di Shields e un fade-away di Datome. Belinelli con tre tiri liberi pareggia ancora. Teodosic prova ad allungare per Bologna in una gara con tanti parziali. LeDay, al rientro, restituisce energia all’Olimpia con due canestri consecutivi. La sua tripla dall’angolo apre cinque punti a favore dell’Olimpia che diventano otto all’intervallo 46-38.

La nota: Zach LeDay e Shavon Shields hanno prodotto 24 punti insieme nel primo tempo con 9/10 da due e 2/3 da tre.

IL TERZO QUARTO – Bologna parte meglio, trova la tripla con Markovic e un canestro a rimbalzo di Gamble, mentre l’Olimpia si procura buoni tiri ma non converte. Dopo cinque minuti di buona difesa ma con due soli punti segnati, l’Olimpia torna sotto nel punteggio su una tripla di Markovic e poi un lay-up di Ricci. Una bomba di Punter ripristina la parità a quota 55 e poi ancora a 58 rispondendo ad Abass. Nel finale, tra stanchezze e difese attente il punteggio non si muove.

La nota: Kevin Punter ha segnato tutti gli ultimi otto punti del periodo per Milano, prima due tiri liberi poi due triple consecutive.

IL QUARTO QUARTO – La Virtus si abbassa con Abass da 4 nominale e Hunter da centro assieme a tre piccoli. In un periodo in cui le difesa continuano a sporcare le percentuali di tiro avversarie, l’Olimpia raggranella tre punti di margine con due tiri liberi di Punter e una penetrazione che converte un rimbalzo lungo di Shields. Il vantaggio sale a sei punti su un contropiede chiuso ancora da Shields con fallo incorporato. Una stoppata clamorosa di Datome su Weems prepara la transizione con la quale Rodriguez firma il 69-62 con 4:38 da giocare e un nuovo time-out di Coach Djordjevic. Al rientro, la Virtus si rimette in moto con un assist di Teodosic per Hunter. L’Olimpia difende ma non riesce a convertire abbastanza. Una seconda schiacciata di Hunter riduce il deficit di Bologna a quattro punti. Quando finalmente Punter liberato da Datome, in campo con quattro falli, centra il bersaglio il vantaggio tocca i sette punti con 1:13 da giocare. Milano ha l’opportunità di chiuderla prima, ma la precisione è scemata e per chiudere la gara deve aggrapparsi alla difesa nel 73-68 finale.

“Abbiamo giocato una buona partita, ovviamente siamo contenti”, così Coach Ettore Messina ha commentato ulteriormente la vittoria di Bologna nel corso del suo intervento nello speciale “Un Anno di Sport” della Domenica Sportiva insieme a rappresentanti di altri sport quali Filippo Tortu (che ha svelato di prepararsi per gli esami da sostenere all’università assieme al suo amico Gigi Datome, “in bocca al lupo”, ha commentato ironicamente il Coach), Simona Quadarella, Matteo Berrettini e il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “E’ una pallacanestro dove ci sono squadre che hanno dietro proprietà molto importanti, e che dunque hanno potuto affrontare con forze importanti la stagione in corso. Ma ci sono altre che senza gli incassi del pubblico stanno facendo fatica. Questo è un problema, perché va visto ovviamente anche a cascata: scendendo di categoria, il problema è reale. Il caso Roma ha fatto male perché la Virtus ha iniziato il campionato. Ora speriamo che non ci siano altri problemi. Ci sono squadre che sono state colpite duramente ma hanno continuato a giocare. Ora le gare rinviate stanno diminuendo e speriamo che, tra il vaccino in arrivo, e la crescita dei controlli, si riesca a portare a termine una stagione fino ad oggi molto bella. Ovviamente non dico che è bella perché siamo primi in classifica, anche se aiuta, penso – dico la prima cosa che mi viene in mente – che Cremona è stata appena capace di battere Brindisi che sta giocando molto bene ed è protagonista di una grande stagione. E poi ci sono giocatori importanti, la Virtus ha preso uno come Belinelli, che può cambiare volto ad una partita. Se poi, egoisticamente, dovesse impiegare un po’ a entrare in forma, meglio per noi”.

Coach Messina ha parlato anche della Nazionale: “Dobbiamo giocare il Preolimpico a Belgrado, quindi sperare di andare in finale contro la Serbia e poi ci sono tante varianti. Noi speriamo di avere tutti i giocatori migliori a disposizione, inclusi quelli che sono in NBA, loro magari non avranno qualcuno come Nikola Jokic che potrebbe fare strada nei playoff, magari non ci sarà il pubblico. Certo, è facile fare questi ragionamenti seduti su questa poltrona, da tifosi”. Infine su Alex Zanardi, nominato atleta dell’anno per la sua nuova battaglia contro il destino. “Ho letto tantissime cose su di lui, mi ha sempre colpito il grande senso di autoironia nel vivere la propria situazione. E’ molto facile fare il tifo per lui, non ci sono tante parole da dire”.