Inter, la fuga scudetto è realtà, superata la Juve nel big match

L’Inter batte la Juventus per 1-0 nel big match in calendario oggi 4 febbraio per la 23esima giornata della Serie A 2023-2024. I nerazzurri si impongono con l’autogol di Gatti e prendono il largo in classifica. La capolista ha 57 punti e ora ha 4 lunghezze di vantaggio sui bianconeri. La formazione allenata da Inzaghi deve anche recuperare una partita e potenzialmente può volare a +7 rispetto alla squadra guidata da Allegri.

Inzaghi non rinuncia alla coppia d’attacco Lautaro Martinez-Thuram, con Dimarco e Darmian sulle fasce e Calhanoglu in cabina di regia. Acerbi con Bastoni e Pavard davanti a Sommer. Allegri, invece, in attacco sceglie la coppia Vlahovic-Yildiz con Kostic e Cambiaso sulle corsie esterne. Rientra Rabiot a centrocampo.

Match equilibrato e intenso, con l’Inter che nella prima parte tiene maggiormente il possesso del pallone, anche se sono poche le conclusioni a rete. Al 18′ Dimarco da posizione defilata, servito da Pavard, calcia al volo ma il pallone termina sull’esterno della rete. Al 19′ rimessa laterale lunga di Darmian, con Thuram che prolunga di testa, per Lautaro la cui conclusione è murata da Cambiaso. La Juve non trova la via per cercare la rete e al 25′ ancora Inter pericolosa. Sul cross rasoterra di Dimarco, Thuram perde l’attimo per il tiro ma è decisiva la chiusura in scivolata di Bremer. Il break bianconero arriva al 31′ con un inserimento di McKennie che smista per Vlahovic in area ma il serbo sbaglia il controllo e Pavard lo ferma. Al 37′ l’Inter passa in vantaggio: cross di Barella in area, ci prova Pavard in sforbiciata, palla che va verso Thuram ma è Gatti a deviare di petto nella propria porta, per l’1-0.

Ad inizio ripresa la musica non cambia con i nerazzurri che continuano a spingere. Al 56′ Barella allarga verso sinistra per Dimarco che incrocia il tiro ma non inquadra la porta. Un minuto dopo ancora pericolosa la squadra di Inzaghi. Al 57′ Calhanoglu raccoglie una corta respinta di Bremer e conclude verso la porta colpendo il palo esterno. E’ sempre Inter in pressing e Gatti salva su Lautaro Martinez. Juve pericolosa al 60′ con un tiro-cross di Kostic, ma Mkhitaryan allontana la minaccia e l’Inter riparte in contropiede con Thuram che prova a servire Dimarco al centro dell’area anziché calciare verso lo specchio. Gara ora più aperta con la Juve che cerca con insistenza il pari e l’Inter che prova a chiuderla.

Al 63′ va Yildiz dalla bandierina, sponda di Bremer per Vlahovic che in rovesciata conclude di poco alto. Sono continui i ribaltamenti di fronte con Calhanoglu che prova dal limite ma il tiro termina alto. Dopo un’altra occasione per Lautaro non sfruttata, la Juve va vicina al pari: al 67′ ci prova Gatti dal limite con un tiro potente che esce di poco alla destra di Sommer. Sull’ennesimo cambio di fronte, occasione monumentale al 69′ per l’Inter con Dimarco che pennella in area per Barella, colpo al volo di destro ma è prodigiosa la risposta di Szczesny che salva la Juve.

La squadra di Allegri spinge con insistenza alla ricerca del pari ma si espone alle ripartenze dell’Inter. All’87’ arriva un’altra occasione clamorosa per i nerazzurri, con due nuovi entrati, Dumfries che mette al centro per Arnautovic che solo in area batte a colpo sicuro ma trova uno Szczesny superlativo che devia con la mano di richiamo. Nei 5′ di recupero concessi dall’arbitro Maresca, la Juve prova a salire per gli assalti finali ma non trova il gol, l’Inter fa decollare la fuga scudetto.

Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, parla così a DAZN dopo la vittoria sulla Juventus: “Ci siamo presi una vittoria. Importante, strameritata e voluta con la forza del gruppo, per come l’abbiamo preparata e come abbiamo giocato. Siamo molto contenti ma è una tappa di un lungo percorso, manca ancora tantissimo. Juve e Milan non molleranno un centimetro, ma davanti a uno stadio così è una bellissima serata”.

Perché nel finale ha scelto Klaassen?
“L’ho detto, meriterebbe più spazio. Parliamo di un centrocampista che ha fatto più di 100 gol in carriera ed è un ragazzo straordinario. Ieri Frattesi ha avuto un problemino e avevo quindi lui e Sensi. O Asllani, che però non fa la mezzala da un po'”.

L’unico neo è stato non chiuderla prima?
“L’ha tenuta aperta Szczesny con parate incredibili. Però abbiamo concesso una sola ripartenza in 95 minuti: Sommer è stato sempre attento ma stasera si è riposato. La squadra è stata bravissima, da 7 mesi lavora in modo esemplare”.

La vostra maturità fa impressione.
“Sì, ma nello stesso tempo sappiamo che mancano 4 mesi intensi, con tantissime partite, e che dobbiamo continuare in questo modo. In campionato abbiamo vinto 18 partite su 22, il percorso è straordinario e nonostante questo siamo solo a 4 punti dalla Juve. E anche il Milan è sempre lì, lo scorso anno con questo punteggio il Napoli era molto più avanti”.

Un difetto lo troviamo?
“Stasera è difficile, per quanto si è visto il risultato è molto stretto. Un portiere straordinario ha tenuto aperta la partita, ho rivisto i suoi interventi su Barella e Arnautovic prima di venire qui. Impressionanti”.

Cosa vorrebbe aggiungere a questa Inter?
“Dobbiamo lavorare, stasera devo rivedere la gara, ma la Juve si difendeva molto bassa e siamo stati bravissimi. Nell’unica occasione loro dovevamo esserlo di più, sulla ripartenza di McKennie nel primo tempo. Cerchiamo di analizzare dove si può far meglio”.

Vi portate la fiducia in Europa?
“Quello è l’obiettivo, tra poco ricomincia la Champions, palcoscenico importantissimo per noi. Quest’anno riproveremo a fare un percorso straordinario, pur sapendo che agli ottavi avremo già una squadra impegnativa”.