Senza due dei tre playmaker, Leandro Bolmaro e Diego Flaccadori, con problemi di falli distribuiti su tanti giocatori e in particolare su David McCormack, di fatto eliminato, l’Olimpia deve inventarsi la partita contro Paris Basketball, squadra veloce, ostica, di talento. Riesce a vincere 79-74 dopo una ripresa trascorsa ad inseguire.
Sono stati i veterani a vincerla, segnando i canestri decisivi, Shields – 19 punti nel secondo tempo -, LeDay – che ha dato tanta energia, giocando quasi solo da centro in assenza di Josh Nebo -, Mirotic – 14 punti nel primo tempo – e un immenso Pippo Ricci nelle piccole cose, difesa, rimbalzi offensivi strappati, anche i due tiri liberi del pareggio che ha completato la rimonta. L’Olimpia ha dovuto inventare la gara con tanti uomini fuori ruolo per esigenze di giornata, Fabien Causeur molto da playmaker, come Girodano Bortolani nel primo tempo; Zach LeDay quasi solo da centro; c’è stata anche una buona apparizione di Ousmane Diop che a rimbalzo ha lottato. Alla fine l’Olimpia ha trovato la sua coesione difensiva nell’ultimo tratto di gara, abbastanza preso da vincerla.
IL PRIMO TEMPO – La partita ha ritmi altissimi, anche in termini realizzativi. Dopo cinque minuti, l’Olimpia guida 15-12 con Nikola Mirotic ispiratissimo al tiro (10 nel primo periodo). Al primo giro di cambi il passo della gara si abbassa. Paris Basketball è costruita attorno all’estro di TJ Shorts, che crea per sé stesso e per i compagni. Ma quando l’Olimpia scappa a più sette, è Nadir Hifi, l’altra guardia, a ricucire lo strappo con cinque punti consecutivi. Milano paga i due falli repentini fischiati a David McCormack per cui affretta la soluzione con LeDay da centro nominale prima di lanciare Ousmane Diop. Alla fine del primo quarto è avanti 20-18. Nel secondo periodo, l’Olimpia tenta ancora la fuga. Sembra riuscirci quando scappa di nuovo a più sette sul 33-26 anche con qualche errore dalla lunetta cavalcando oltre a Mirotic una fiammata di LeDay. Ma il momento migliore si trasforma in quello peggiore quando Paris Basketball, giocando a ritmi elevatissimi e tirando in transizione spara un parziale di 12-0 con quattro triple consecutive ribaltando la partita e andando a chiudere il primo tempo sul 39-35.
IL SECONDO TEMPO – Il terzo quarto è quello in cui l’Olimpia, affidandosi a Zach LeDay e alle penetrazioni di Shavon Shields riesce a produrre in attacco, ma non in difesa dove comincia a diventare un grande problema il funambolico TJ Short, capace di segnare in tanti modi diversi, soprattutto con il suo tremendo e rapidissimo palleggio, arresto e tiro dalla media. L’Olimpia si riaccende verso la fine del terzo quarto quando una grande penetrazione, appoggiando al ferro, di Brooks e poi un floater di Stefano Tonut sulla sirena rimette la testa avanti, 59-58. L’illusione che possa essere cambiata l’inerzia della gara dura pochissimo. Paris Basketball torna a usare il suo gioco in transizione, attaccando il ferro. In breve scappa più sette. Dimitrijevic con la terza tripla della sua partita riavvicina l’Olimpia solo per un attimo. Quando il centro Leon Kratzer converte un floater a centro area, 5:31 da giocare, Milano è otto punti distante dall’avversario. Quello è il momento in cui Coach Messina usa Fabien Causeur da playmaker e Pippo Ricci per avere maggiore stazza, fisicità e difesa sulle penetrazioni. Due prodezze di Shields, inclusa una tripla, consentono all’Olimpia di rimanere a contatto. Un canestro di Shields e due liberi di Ricci ripristinano la parità nel quarto periodo. Milano arriva meglio alle battute decisive. LeDay segna un canestro difficile, un viaggio in lunetta genera un solo tiro libero (annullato il primo per un fischio sull’esecuzione), ma a quel punto l’Olimpia ha due punti di margine e un super canestro dall’area di Shields a 21 secondi vale di fatto la vittoria, 79-74.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria su Paris Basketball: “Era importante rompere il ghiaccio in casa e vincere. E’ stata una partita difficile, contro una squadra veloce, che corre. Noi abbiamo trovato coesione difensiva un po’ troppo tardi, ma è stato abbastanza per vincere la partita. I nostri veterani ci hanno tenuto insieme e Shields ha guidato la squadra al successo. Vorrei citare anche l’impatto di Pippo Ricci che ci ha dato taglia, difesa sulle penetrazioni, rimbalzi. Come ha detto il mio collega del Fenerbahce è meglio imparare dopo una vittoria che dopo una sconfitta. I nostri rookie oggi spero abbiano imparato qualcosa, perché per tutti loro è stata una serata difficile. I giocatori forti di solito capiscono e si adattano in fretta. Sono convinto che lo faranno anche loro, tenendo conto che non avevamo Leandro Bolmaro: lui è un giocatore che in difesa ci avrebbe aiutato molto stasera”.
Sulla prova di Causeur – “Sì, l’abbiamo voluto sperando che soprattutto in EuroLeague giocasse partite come questa. Ci ha dato un grande aiuto anche in termini di leadership, nello scuotere i compagni che magari si stavano arrendendo un po’ troppo”.
Sulla prova di LeDay – “E’ un giocatore che ha qualcosa dentro e se hai qualcosa dentro e vieni allenato da Zeljko Obradovic per tre anni poi tiri fuori altre qualità. Oggi lui le ha. Vorrei menzionare anche la prestazione di Ousmane Diop. Abbiamo giocato molto con LeDay da 5, ma i minuti in cui è stato in campo Diop li ha interpretati bene”.